Alla riscoperta della Val Pogallo
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Dopo qualche anno, si ritorna in questa bella e impervia valle in una giornata
spettacolare. Con Franca, Lorena e Teresa, sento che oggi sarà una buona
escursione. Giunti al Rifugio dell' Alpino, su di una bella mulattiera, lo sguardo
spazia dal Lago Maggiore alle vette della Val Grande; fino all' Alpe Leciuri il
sentiero è ben segnato poi solo qualche ometto, ma la traccia è sempre ben
evidente verso la Colma di Belmello e la Cima Sasso, la meta di oggi.
A quota 1700 cominciamo a pestare neve e avanzando su giavina, un paio di
volte finisco in un bel buco; provo a spostarmi su roccette con qualche passo
piuttosto esposto ma, a quota 1880, un ripido traverso molto innevato mi
costringe alla resa. Le donne si attapirano un po' ma, così facendo, potremo
fare la prossima. Scendiamo a mangiare qualcosa dove non c' è neve, ci si
riposa un attimo e da qui comincia l' esplorazione. Ci tuffiamo giù per un
ripido pendio seguendo tracce animali in direzione dei ruderi di Vogogno, poi
in un bosco di faggi, dove i camosci la fanno da padroni, e con un po' di buona
sorte a Corte del Piano con i suoi innumerevoli ruderi. Finalmente, poco al di
sotto, troviamo dei bolli rossi sulle piante che ci portano a trovare dell' acqua,
la prima della giornata, ed in breve sul sentiero principale che porta a Caslù.
Ritornati sui nostri passi abbiamo ancora il tempo per una breve visita a
Pogallo e poi per la bella mulattiera a strapiombo sul rio Pogallo tutta sali
scendi, ritorniamo belli stanchi a Cicogna. Gita molto appagante con un
pizzico di incoscienza, malgrado la mia età. Ciao a tucc.
spettacolare. Con Franca, Lorena e Teresa, sento che oggi sarà una buona
escursione. Giunti al Rifugio dell' Alpino, su di una bella mulattiera, lo sguardo
spazia dal Lago Maggiore alle vette della Val Grande; fino all' Alpe Leciuri il
sentiero è ben segnato poi solo qualche ometto, ma la traccia è sempre ben
evidente verso la Colma di Belmello e la Cima Sasso, la meta di oggi.
A quota 1700 cominciamo a pestare neve e avanzando su giavina, un paio di
volte finisco in un bel buco; provo a spostarmi su roccette con qualche passo
piuttosto esposto ma, a quota 1880, un ripido traverso molto innevato mi
costringe alla resa. Le donne si attapirano un po' ma, così facendo, potremo
fare la prossima. Scendiamo a mangiare qualcosa dove non c' è neve, ci si
riposa un attimo e da qui comincia l' esplorazione. Ci tuffiamo giù per un
ripido pendio seguendo tracce animali in direzione dei ruderi di Vogogno, poi
in un bosco di faggi, dove i camosci la fanno da padroni, e con un po' di buona
sorte a Corte del Piano con i suoi innumerevoli ruderi. Finalmente, poco al di
sotto, troviamo dei bolli rossi sulle piante che ci portano a trovare dell' acqua,
la prima della giornata, ed in breve sul sentiero principale che porta a Caslù.
Ritornati sui nostri passi abbiamo ancora il tempo per una breve visita a
Pogallo e poi per la bella mulattiera a strapiombo sul rio Pogallo tutta sali
scendi, ritorniamo belli stanchi a Cicogna. Gita molto appagante con un
pizzico di incoscienza, malgrado la mia età. Ciao a tucc.
Tourengänger:
tignoelino
Communities: Hikr in italiano
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