La primavera del Tracciolino (o autunno?!?!)
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Dopo il venerdì’ di spesa a ruota arriva il sabato di pulizie più o meno primaverili o autunnali vista la giornata. Domenica sperando nelle previsioni che danno qualche leggera schiarita e piogge sparse ci avventuriamo in quel di Codera, sperando che le piogge non si spargano in quel di Novate Mezzola.
A Codera mi accoglie una leggera pioggerella e i mugugni di Marco, non particolarmente contento di trovarsi qui. Effettivamente dopo la pioggia di ieri forse la salita a Codera, soggetta a scariche di sassi, non è proprio il massimo, e di acqua dalle pareti ne vedremo scendere parecchia, va beh io non ci ho pensato ma nemmeno lui per cui confidiamo nella buona sorte e armati di ombrello affrontiamo la ripida salita per Codera.
Mi guardo intorno e mi sembra di essere in una giornata tipicamente novembrina, altro che l’Aprile Gentile della poesia appesa a un albero appena fuori Codera che ho evitato di fotografare perché tutto può essere questo Aprile tranne quello che recitava la poesia! Alberi spogli, per terra foglie marroni, ricci di castagne e castagne, tante castagne, la bella sorpresa è l’incontro con ben 6 salamandre di cui una con il ciuccio!
Giunti a Codera smette di piovere, proseguiamo per San Giorgio e nonostante non piova più l’ombrello serve ancora, acqua tanta, tantissima acqua.
Nei pressi di San Giorgio decidiamo di proseguire per il Tracciolino, tra l’altro sembra che un pallido sole stia cercando di uscire.
Raggiunta la diga e incamerata umidità a sufficienza facciamo una breve sosta dopo di che torniamo sui nostri passi per una sosta più lunga a San Giorgio.
Appena ci accomodiamo ecco che ricomincia a piovigginare, sole, pioggerella, sole, pioggerella. Dopo poco più di mezz’ora leviamo le tende, onde evitare ci crescano i funghi sugli scarponi e pian pianetto torniamo a Novate Mezzola.
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