Haute Route Tödi con il CAS Ticino - 6 giorni fuori dal mondo
Momento clou della stagione sci-alpinistica 2012 - 2013 ? se non l'apice, poco ci manca !!!
6 giorni di sci consecutivi, di capanna in capanna, saltando da un cantone all'altro (Uri - Glarona - Grigioni), con condizioni meteo non al top (almeno durante i primi giorni) che hanno "favorito" i nostri soggiorni in capanna.
Grande esperienza sci-alpinistica, messo a dura prova piedi, gambe e braccia. Scariche adrenalinische su e giù per i canali e... non da ultimo, grandi sciate in tanta polvere, spesso immacolata !!!
Giorno 1 (29 marzo 2013)
dall'Oberalppas alla Etzlihütte
Ritrovo per tutti in stazione a Göschenen. grazie alla Gotthardbahn ci portiamo fino al Passo dell'Oberalp da dove, dopo un caffè, partiamo sci ai piedi.
Risaliamo nella nebbia la Val Val fino ad una bocchetta senza nome per poi lanciarci nella Val Giuv . La cima odierna, il Piz Giuv, non la saliamo: la meteo è inclemente, la visibilità troppo ridotta. Attraverso una nuova bocchetta sconfiniamo definitivamente nel Canton Uri e ci dirigiamo, un pò alla cieca, verso la Etzlihütte.
Giorno 2 (30 marzo 2013)
dalla Etzlihütte alla Cavardirashütte
Cosa ci riserverà la meteo ? si aprirà ? peggiorerà ? non lo sappiamo...
Partiamo e dopo breve discesa cominciamo la risalita della Chrüzlital per poi scendere nella Val Strem. Qui prendiamo la seconda decisione... è ancora troppo brutto, niente Oberalpstock. Saliamo verso la Fuorcla da Strem Sut e sul Brunnifirn scendiamo sino alla Cavardirashütte.
La meteo è pessima anche per i gestori della capanna che, previo avviso, non sono saliti in capanna. Ci dividiamo i compiti. Si accende il fuoco, si scioglie neve, si prepara una minestra, poi la cena, si lavano i piatti. Di notte chi va in bagno mette un ceppo nella stufa.
Giorno 3 (31 marzo 2013)
dalla Cavardirashütte alla Planurahütte
La giornata era già prevista di solo spostamento. Ci dirigiamo verso il Canton Glarona.
Dapprima scendiamo lungo la Val Cavardiras, in seguito risaliamo la lunga Val Gronda da Cavrein fino alla Fuorcla da Cavrein. La meteo gioca con noi... partiamo con il brutto, sembra si apra... si richiude, poi tra foschia e nebbioline lungo la salita sudiamo sette camicie. Un nebbione da paura presso la Fuorcla... ma nessuno demorde.
Bel passaggino tecnico presso la Fuorcla da Cavrein che superiamo sci in spalla con l'aiuto di corde. Il gps è poi fondamentale per dirigersi verso l'Hüfifirn e al plateu sottostante la Planurahütte.
Magia... dietro di noi nubi e nebbia, davanti a noi, per effetto favonico, un cielo blu intenso. La lunga traversata verso la capanna si fa più piacevole.
Giorno 4 (1 aprile 2013) - Clariden
dalla Planurahütte alla Fridolinshütte
Il giorno del Clariden.
Dalla Planura sono solo 350 metri di dislivello, dopo una traversata. Partiamo non troppo presto, le temperature sono "severe" (-15°), c'è tanta neve fresca.
Davanti a noi si apre la parete est del Clariden. Immacolata. Bisogna tracciare, scegliere il percorso con cautela, il pericolo è marcato. Superato un passaggio chiave per le valanghe, ci troviamo in cresta. Il vento è decisamente sostenuto. Saliamo gli ultimi metri. Spelliamo, due foto, e giù. Dal passaggino chiave una discesona che passerà alla storia. Siamo i primi, molestiamo il pendio, ma lui non si arrabbia e ci regala una sciata da sogno !!!
Poi traversiamo lungo il Claridenfirn e scendiamo verso Ober Sand. Da qui ripelliamo e saliamo alla Fridolinshütte
Giorno 5 (2 aprile 2013) - Tödi
dalla Fridolinshütte alla Puntegliashütte
Il giorno del Tödi.
Una salita severa, non molla mai. Partenza alle 6, frontale accesa. Saliamo su traccia ben fatta e regolare. Il ghiacciaio non è più percorribile interamente, dobbiamo deviare per un canale innevato che superiamo sci in spalla.
Salire è dura. Siamo al quinto giorno e le gambe cominciano a cedere. Lentamente arriviamo per in cima. Anche il Tödi è nel carniere.
Ma la giornata non è finita, puntiamo alla Puntegliashütte.
Dopo breve discesa risaliamo alla Porta da Gliems. Di nuovo sci in spalla, in discesa stavolta. La catena è parzialmente sommersa nella neve, ci aiutiamo con le corde.
Obbiettivo la Fuorcla da Punteglias, la "sbagliamo" e il percorso diventa RedBull... come il cicchetto omonimo bevuto in cima al Tödi per riprendersi. Puntiamo ad una bocchetta senza nome poco più a sud e un centinaio di metri abbondante più alta della Fuorcla da Punteglias.
La discesa su un ghiacciaietto è stupenda. Ripida, tanta neve, da manuale. Con un canalino stretto ma sciabile a metà, e poi ancora polvere e polvere fino in capanna.
Giorno 6 (3 aprile 2013) - Piz Posta Biala
dalla Puntegliashütte a Sumvitg
Ultimo giorno, defaticamento.
Dalla capanna saliamo su per 700 m circa al Piz Posta Biala. E poi giù giù giù, su pendii cartonati con visibilità pari a zero (la nebbia è tornata a tenerci compagnia) e poi su splendido sulz. Sciamo fin dove possibile e poi chiamiamo un taxi per portarci a Disentis. Qui meritatissimi capuns e poi trenino sino a Göschenen
6 giorni di sci consecutivi, di capanna in capanna, saltando da un cantone all'altro (Uri - Glarona - Grigioni), con condizioni meteo non al top (almeno durante i primi giorni) che hanno "favorito" i nostri soggiorni in capanna.
Grande esperienza sci-alpinistica, messo a dura prova piedi, gambe e braccia. Scariche adrenalinische su e giù per i canali e... non da ultimo, grandi sciate in tanta polvere, spesso immacolata !!!
Giorno 1 (29 marzo 2013)
dall'Oberalppas alla Etzlihütte
Ritrovo per tutti in stazione a Göschenen. grazie alla Gotthardbahn ci portiamo fino al Passo dell'Oberalp da dove, dopo un caffè, partiamo sci ai piedi.
Risaliamo nella nebbia la Val Val fino ad una bocchetta senza nome per poi lanciarci nella Val Giuv . La cima odierna, il Piz Giuv, non la saliamo: la meteo è inclemente, la visibilità troppo ridotta. Attraverso una nuova bocchetta sconfiniamo definitivamente nel Canton Uri e ci dirigiamo, un pò alla cieca, verso la Etzlihütte.
Giorno 2 (30 marzo 2013)
dalla Etzlihütte alla Cavardirashütte
Cosa ci riserverà la meteo ? si aprirà ? peggiorerà ? non lo sappiamo...
Partiamo e dopo breve discesa cominciamo la risalita della Chrüzlital per poi scendere nella Val Strem. Qui prendiamo la seconda decisione... è ancora troppo brutto, niente Oberalpstock. Saliamo verso la Fuorcla da Strem Sut e sul Brunnifirn scendiamo sino alla Cavardirashütte.
La meteo è pessima anche per i gestori della capanna che, previo avviso, non sono saliti in capanna. Ci dividiamo i compiti. Si accende il fuoco, si scioglie neve, si prepara una minestra, poi la cena, si lavano i piatti. Di notte chi va in bagno mette un ceppo nella stufa.
Giorno 3 (31 marzo 2013)
dalla Cavardirashütte alla Planurahütte
La giornata era già prevista di solo spostamento. Ci dirigiamo verso il Canton Glarona.
Dapprima scendiamo lungo la Val Cavardiras, in seguito risaliamo la lunga Val Gronda da Cavrein fino alla Fuorcla da Cavrein. La meteo gioca con noi... partiamo con il brutto, sembra si apra... si richiude, poi tra foschia e nebbioline lungo la salita sudiamo sette camicie. Un nebbione da paura presso la Fuorcla... ma nessuno demorde.
Bel passaggino tecnico presso la Fuorcla da Cavrein che superiamo sci in spalla con l'aiuto di corde. Il gps è poi fondamentale per dirigersi verso l'Hüfifirn e al plateu sottostante la Planurahütte.
Magia... dietro di noi nubi e nebbia, davanti a noi, per effetto favonico, un cielo blu intenso. La lunga traversata verso la capanna si fa più piacevole.
Giorno 4 (1 aprile 2013) - Clariden
dalla Planurahütte alla Fridolinshütte
Il giorno del Clariden.
Dalla Planura sono solo 350 metri di dislivello, dopo una traversata. Partiamo non troppo presto, le temperature sono "severe" (-15°), c'è tanta neve fresca.
Davanti a noi si apre la parete est del Clariden. Immacolata. Bisogna tracciare, scegliere il percorso con cautela, il pericolo è marcato. Superato un passaggio chiave per le valanghe, ci troviamo in cresta. Il vento è decisamente sostenuto. Saliamo gli ultimi metri. Spelliamo, due foto, e giù. Dal passaggino chiave una discesona che passerà alla storia. Siamo i primi, molestiamo il pendio, ma lui non si arrabbia e ci regala una sciata da sogno !!!
Poi traversiamo lungo il Claridenfirn e scendiamo verso Ober Sand. Da qui ripelliamo e saliamo alla Fridolinshütte
Giorno 5 (2 aprile 2013) - Tödi
dalla Fridolinshütte alla Puntegliashütte
Il giorno del Tödi.
Una salita severa, non molla mai. Partenza alle 6, frontale accesa. Saliamo su traccia ben fatta e regolare. Il ghiacciaio non è più percorribile interamente, dobbiamo deviare per un canale innevato che superiamo sci in spalla.
Salire è dura. Siamo al quinto giorno e le gambe cominciano a cedere. Lentamente arriviamo per in cima. Anche il Tödi è nel carniere.
Ma la giornata non è finita, puntiamo alla Puntegliashütte.
Dopo breve discesa risaliamo alla Porta da Gliems. Di nuovo sci in spalla, in discesa stavolta. La catena è parzialmente sommersa nella neve, ci aiutiamo con le corde.
Obbiettivo la Fuorcla da Punteglias, la "sbagliamo" e il percorso diventa RedBull... come il cicchetto omonimo bevuto in cima al Tödi per riprendersi. Puntiamo ad una bocchetta senza nome poco più a sud e un centinaio di metri abbondante più alta della Fuorcla da Punteglias.
La discesa su un ghiacciaietto è stupenda. Ripida, tanta neve, da manuale. Con un canalino stretto ma sciabile a metà, e poi ancora polvere e polvere fino in capanna.
Giorno 6 (3 aprile 2013) - Piz Posta Biala
dalla Puntegliashütte a Sumvitg
Ultimo giorno, defaticamento.
Dalla capanna saliamo su per 700 m circa al Piz Posta Biala. E poi giù giù giù, su pendii cartonati con visibilità pari a zero (la nebbia è tornata a tenerci compagnia) e poi su splendido sulz. Sciamo fin dove possibile e poi chiamiamo un taxi per portarci a Disentis. Qui meritatissimi capuns e poi trenino sino a Göschenen
Tourengänger:
stellino
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