Pasquetta 2013: rifugio Griera m.1736 (LC)....anche oggi discreta giornata


Publiziert von Alberto , 5. April 2013 um 11:37.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 April 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 775 m
Strecke:Bivio quota 950 (strada militare del Legnone) – Gallino m. 980 - Alpe Aveno m.1434 – Alpe Griera m.1720 – rifugio Griera m.1734
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Lecco - seguire per Valsassina - Introbio - Primaluna - Cortenova - Taceno - Margno - Casargo - Premana - Pagnona – bivio per Gallino (strada militare del Legnone [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Griera m.1734
Kartennummer:Comunità Montana della Valsassina - Valvarrone - Val D' Esino e Rivera / kompass Lago di Como - Lago di Lugano / Parco Orobie Valtellinesi / cns n° 287 Menaggio

Per questa escursione mi metto d'accordo con Mauro: anch'essa fa parte di quei progetti che volevo attuare con la neve e l'occasione è arrivata.

Le previsioni sono nefaste,ma se ciò è vero,ci beccheremo una nevicata una volta arrivati a quota 1300....A Bione mi ritrovo con Mauro e Mimmo alle 7,30,alle 8,40 siamo alla località Gallino dove parte la militare del Legnone: ATTENZIONE,il parcheggio situato al bivio può ospitare 3/4 auto,suggerisco eventualmente di proseguire con l'auto sulla strada militare del Legnone,pochi metri avanti un cartello indica il divieto di transito ai non autorizzati,ma a sinistra si stacca un'altra strada che conduce ad un grande parcheggio con chiesetta,ovviamente nel periodo invernale la strada provinciale che collega Pagnona a Tremenico è chiusa,quindi per arrivare SOLO AL BIVIO bisogna calcolare altri 2 km.

Alle 9,00 siamo in marcia,si decide di seguire fedelmente la strada anche se vi sono varie possibilità di tagliarne i lunghi traversi,giusto per verificare quanti km. sono. A quota 1250 si comincia a vedere e pestare un poco di neve,poi a quota 1450 in località Alpe Vesina,si decide che è il caso di mettere le ciaspole visto che lo spessore neve è assai cospicuo: qui vi sono tracce che tagliano altri lunghi traversi.....ma tali taglioni li evitiamo,caso mai verranno comodi per abbreviare il rientro.

da questa località mi metto in testa e cominci a battere la vecchia traccia che è stata sepolta dalla fresca nevicata di sabato: la neve è farinosa,e cerco di pigiarla al meglio per rendere agevole chi segue. Con alcuni zig zag si raggiunge il pennone dove vi è un monumento,dal quale,oltre al panorama,si sale a raggiungere la strada militare che ci conduce al rifugio Griera che raggiungiamo alle 11,45 dopo un dislivello di 775 m. e ben 8 km. di tracciato.....anche questa non sono noccioline!!!!

Bene,alle 12,00 si comincia con l'aperitivo e qualcosina di solido per stuzzicare l'appetito che non manca: il menù è ricco e ottimo e alla fine,sono i fiumi di vari alcolici che prendono il sopravvento innescando una irrefrenabile attaccamento a tali bottiglie.....bicchierino dopo bicchierino.....pensando al povero Elefantone,che se fosse stato partecipe,avrebbe sicuramente reso memorabile questa giornata.....per se e per gli amici. Pranziamo in compagnia di altri 9 escursionisti,probabilmente a causa delle previsioni,molti non hanno deciso per una giornata in montagna,rinunciando anche alle prelibatezze e alla stupenda accoglienza che la Serena sa offrire.

Dopo esserci notevolmente assuefatti da tali prelibatezze,si decide che è il caso di levare le tende e che non era il caso,dato il tasso alcolico abbondantemente oltre la stratosfera,di non prendere subito a fare i classici e invitanti taglioni: l'unico che avrebbe voluto prendere la diretta era il Bradipone,ancora connesso con il mondo circostante,mentre gli amici supplicavano che per mancanza di pronti riflessi,era meglio aspettare,percorrendo per un po la strada militare....così facciamo e alle 14,45 ci incamminiamo per la militare per un po,poi.....aleeeeeeeee,giù per i ripidi pendii prativi,non solo,poi si decide di prendere alcuni tratti di sentiero che ci fanno risparmiare alcune decine di centinaia di metri,arrivando all'auto alle16,40 dopo aver percorso un totale di ben 15 km. e 400 metri.

Oggi il Bradipo e il Selvatico delle Alpi in compagnia di Mimmo,si sono goduti....dopo tanta fatica.....il ben meritato pranzo.....che hanno faticato a immettere il tutto nello stomaco.....ma lo abbiamo trattenuto he he he.....chissà se cera l'Elefante,forse avrebbe sboccato alla grande hi hi hi!!!!


 

Riassunto: traccia totale

Timestamp: 01/apr/2013 08:50:39
Distanza in piano: 15,4 km
Tempo totale: 07:54:06
Tempo in movimento: 04:41:44
Velocità media: 1,9 km/h
Velocità minima: 0,2 km/h
Velocità massima: 10 km/h
Altitudine minima: 953 m
Altitudine massima: 1.739 m
Ascesa: 773 m
Discesa: 821 m


Segmento 1: traccia di sola andata

Timestamp: 01/apr/2013 08:50:39
Distanza in piano: 8,14 km
Tempo totale: 02:55:42
Tempo in movimento: 02:40:47
Velocità media: 2,8 km/h
Velocità minima: 0,6 km/h
Velocità massima: 5,1 km/h
Altitudine minima: 960 m
Altitudine massima: 1.739 m
Ascesa: 763 m
Discesa: 55 m


Segmento 2: traccia di solo ritorno

Timestamp: 01/apr/2013 11:46:31
Distanza in piano: 7,23 km
Tempo totale: 04:58:24
Tempo in movimento: 02:00:56
Velocità media: 1,5 km/h
Velocità minima: 0,2 km/h
Velocità massima: 10 km/h
Altitudine minima: 953 m
Altitudine massima: 1.733 m
Ascesa: 10 m
Discesa: 766 m



Un po di cultura....per chi ha tempo

In Val Varrone, fino al primo Novecento, esisteva solo un piccolo tratto di strada carrozzabile: quello che da Piazzo (Casargo) portava al ponte. Solo nel 1913 venne terminato il tronco di strada che dal ponte giungeva a Premana. Ci volle la guerra con le esigenze militari per far sì che sia da Piazzagorla come da Dervio si iniziasse a costruire la strada carrozzabile vera e propria della Val Varrone. Da questa strada, realizzata nel 1915-16, nei pressi di Gallino (Galiin, metri 980) si staccava la strada che avrebbe raggiunto la cresta del Legnone per poi scendere in Val Lesina.
Ecco qualche curiosità a proposito di questa strada.
La strada “de Vesine” ha inizio Praa Tornòon e con 44 tornanti raggiunge ol Matòch dol Petóon (metri 2.305) per poi attraversare il versante che ben si vede d Deleguàc, fino alle gallerie, prima di scendere verso Delebio.
Dopo trecento metri dal bivio di Galiin, si giunge ad un altro bivio che porta in-t-el Piaz, dove oggi vediamo la bella chiesetta e dove, al tempo della costruzione della strada, c’erano i baraccamenti dei militari e dei prigionieri di guerra impegnati nei lavori.
Proprio su questo spiazzo aveva termine il primo tratto di teleferica, che trasportava il feldspato dalla miniera sita su in alto, verso la Val di Daven. Questa miniera venne sfruttata dalla fine della prima guerra mondiale al 1941. In un primo tempo il materiale era inviato, sempre via teleferica, in Piazzo; ancora si vede lungo lo stradone il muro del silo costruito per il deposito del materiale scavato. Quando furono costruite le Colonie di Piazzo, questa teleferica dava fastidio e fu levata il materiale fu inviato, sempre via filo, fino alle cave di Tremenico e quindi portato a Dervio.
Ma torniamo alla strada, i cui tornanti, fatto curioso, almeno fino ad una certa altezza, hanno un nome proprio; qui di seguito li elenchiamo tutti, con qualche appunto.
1° Tornant de Galiin, che si trova nei pressi del looch omonimo.
2° Tornant dol Grumél.
3° Tornant de la ficiarèsce. La ficiarèsce era la strada che, prima della costruzione della strada militare, portava in Vesina.
4° Tornant dol Barbóon. Un Buttera con la lunga barba, che verso il 1930 si ritagliò un looch su proprietà comunale e si costruì una cascina. Ora tutto è ormai in rovina.
5° Tornant al Termen, che è un altro looch. Nei pressi dol Termen si trovano i cosiddetti sas dai cöor, una pietra con diverse incisioni, che però appaiono a prima vista non tanto antiche; sempre in quei pressi ci sono però altre pietre incise con coppelle e croci assai curiose.
6° Tornant del Fop de mez.
7° Tornant dol Fòo gros.
8° Tornant de la Jaal del fop.
9° Tornant dol Focolar.
10° Tornant o curve dol Galet.
11° Tornant dol Sas bianch.
12° Tornant di Piazzöi.
13° Tornant dol Pomi. Un premanese che negli anni venti del secolo scorso venne trovato qui, probabilmente impiccatosi, dopo molti mesi dalla sua scomparsa.
14° Tornant de la Brughe.
15° Tornant de Vesine.
16° Tornant dol Cantóon dol Spiin.
17° Tornant o curve dol Ciarél.
18° Tornant de la Sparavère.
19° Tornant de Camp.
20° Tornant de la Piazze dol Cucher. Come si vede, i toponimi si ripetono: questo toponimo significa cima, sporgenza, cresta ed era spesso associato a diavoli e streghe che, raccontano le leggende, lassù si recavano per le loro tregende.
21° Tornant dol Lares dol Marin.
22° Tornant dol sas d’Ariich. Chi era questo Arrigo? Qualcuno a Pagnona ha scritto una leggenda a tale proposito.
44° Tornant dol Mocc. Un Maglia che, lavorando in questo posto, aveva scavato una piccola grotta sotto la roccia, dove talvolta restava a dormire.
Prima di scendere verso la valle di Delebio, presso la strada c’erano e ci sono delle gallerie e sopra le gallerie, in un piccolo spiazzo, erano piantate altre baracche per le maestranze ed i materiali.
Con i militari ed i prigionieri lavorarono anche molti operai di Pagnona; in quegli anni gli uomini a Pagnona erano tutti muratori. Anche molte donne salivano quotidianamente fin lassù a portare viveri e materiali.
I lavori continuarono ininterrotti al 1915 fino alla fine del 1917.

http://www.valsassinacultura.it/scheda.php?idcontent=533&id=8


 

Ciao a tutti e alla prossima!


 


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (5)


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patripoli hat gesagt:
Gesendet am 5. April 2013 um 12:18
Grazie per le indicazioni!
Pensavamo di andarci domani.......

Amedeo hat gesagt: Ma quante ne sai??
Gesendet am 5. April 2013 um 22:16
Se fossi alla Treccani ti assumerei!! Ero stupito dal commento insolitamente "breve" ma poi.....l'uomo non è niente senza cultura......e ti ho "ritrovato"!!!
Ciao, a presto, spero!?
Amedeo

Alberto hat gesagt: RE:Ma quante ne sai??
Gesendet am 9. April 2013 um 16:32
di tanto in tanto accorcio.....raramente he he he,ciao!

Gesendet am 6. April 2013 um 08:31
Albi ma dove abiti? al resegone o dalla crapona de Laorca? tè dovrai pagare due volte L'Imu hai 2 abitazioni,bello essere scapolo eh,complimenti
ciao

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. April 2013 um 16:35
Ciao Luciano,essere scapoli....non sempre può essere piacevole: come gli ammogliati,c'è il lato positivo e quello negativo.....ma se si usa il buon senso,ciao!


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