"Se non ti puoi muovere hai due cose da fare: ritornare con la memoria ai bei momenti passati, anche se la malinconia un pò ti prende, oppure star lì a risicare...........Meglio la prima!
Bella traversata....verde, tosta e bagnata!
Dopo la traversata della Corsica abbiamo capito senza ombra di dubbio come saranno le nostre vacanze negli anni a seguire: trekking con bagaglio trasportato......sulle spalle!
Come tanti aspiranti trekkers, anche noi siamo attratti dall’Himalaya e da posti lontani, ma non siamo in grado di organizzarci da soli e nemmeno ci piace l’idea di affidarci a guide o tour operator.
Per dei modesti avventurieri come noi, l’avventura dietro l’angolo ci basta.....basta scegliere l’angolo giusto!
Faremo quindi da soli, avremo il piacere di crearci il nostro viaggio, un piacere irrinunciabile. Rimarremo vicino a casa, cercando una zona ai margini delle montagne blasonate, dove poter trovare silenzi, solitudine e il gusto dell’avventura....nel nostro piccolo ovviamente!
La scelta cadrà sulla regione Carnica, trovando spunto anche questa volta dalla Rivista Cai.....quella cara, vecchia e grigia rivista, dove si dava spazio anche a semplici camminatori come noi e non solo ai superman!
Nel 1988 il fantomatico “Sentiero Italia” non era ancora stato realizzato (lo sarà mai?), ma esistono la “Traversata Carnica” sul versante Sud e la “Karnischer Höhenweg” sul versante Nord, quello austriaco. Seguiremo quest’ultima, meglio segnalata.
Partiremo anche stavolta senza mappe: ci sarà di conforto tuttavia l’ottima guida di Ettore Tomasi, edita nel 1982, che descrive entrambi i percorsi.
Saremo autosufficienti per nove giorni, contando sui rifugi solo per acquistare birra e cioccolato e sulle malghe per qualche merenda a base di speck e yogurt. Insomma.....non sarà di fame che moriremo!
In cammino con....e senza filosofia!
Giunti in treno ad Innichen (S. Candido) facciamo uno spuntino e c’incamminiamo....sbagliando subito sentiero! Rimediamo subito e in 4 ore raggiungeremo l’Hahnspielhȕtte (Rif. Gallo Cedrone), dove nei pressi monteremo la tenda, dopo aver chiesto il permesso al gestore.
All’inizio della salita superiamo un gruppo di Scout, fermi e seduti in circolo a filosofeggiare sul loro cammino. Scambiamo quattro chiacchiere con la coppia di accompagnatori: anche loro salgono alla nostra meta.
Dopo cena, mentre ci godiamo il tramonto, pensiamo agli scout incontrati in salita. Ma dove saranno finiti? Ma! Saranno tornati indietro......
E’ buio, siamo a cuccia nella nostra tenda quando fuori sentiamo casino. Sono arrivati gli scout!
Esco per sentire come mai a quest’ora:
“Ci siamo attardati.......sai......abbiamo le nostre meditazioni......non ce ne siamo accorti”
“Meditazioni????......Minchia.......siete con dei ragazzini!!!!!
“Ora dovremo montare le tende.....e cenare.......!?!?!?!?!”
Al mattino ci alziamo presto, facciamo colazione, smontiamo la tenda e ci apprestiamo a partire.
Si avvicina il capo scout con le carte in mano e mi chiede se lo possiamo consigliare sul percorso.
Hanno appuntamento fra due giorni coi genitori dei ragazzi in un posto che non ricordo, ma visto l’andazzo del giorno prima pensa di non farcela.......ed esce con una "bella" pensata:
“E se invece di seguire i saliscendi del sentiero tagliassimo a mezzacosta per prati?”
Mi si rizzano i capelli solo a sentirlo (li avevo ancora).
Non so che fine abbiano fatto. Ci siamo caricati gli zaini sulle spalle e siamo partiti: non li abbiamo più visti!
“ Hai notato che pastori e malgari sono tutti pallidi? ”
“ Vero.....chissa perchè!”
La regione è nota per l’istabilità del tempo (di fatto un pisciatoio!). Il secondo giorno siamo già nella nebbia e appena montata la tenda saremo investiti da una grandinata che ci farà temere di essere spazzati via.....! Avremo anche sprazzi di bel tempo sufficienti a farci cogliere la bellezza dei luoghi. Acqua e grandine purtroppo ci costringeranno a passare un paio di notti in rifugio.
I disagi tuttavia, contribuiranno a farci apprezzare le poche giornate di sole e le serate passate nel silenzio e nella solitudine, fuori dalla nostra tenda, sorseggiando una preziosa, calda e fumante tazza di caffè: basta veramente poco per sentirsi in paradiso.....basta che non piova!
Dopo aver percorso la prima parte, lambendo le cime dolomitiche del Cavallino, Peralba e Coglians, ci aspetta la seconda: una sequenza di alpeggi attraverso la “Schwarzwald”, la Foresta di Tarvisio......infinita!
Conifere........conifere e nebbia! Mi guardo intorno e mi sembra di vivere un documentario girato in Canada. Siamo in agosto, a quote basse, e la sera ci dobbiamo mettere il piumino: l’umidità entra dritta nelle ossa!
Per la nostra tabella di marcia oggi dovrebbe essere il penultimo giorno. Il tempo è stabile.....ancora brutto! Esattamente non sappiamo quanti chilometri manchino alla fine, ma ormai ne abbiamo abbastanza delle atmosfere suggestive del tipo “Gorilla nella nebbia” e decidiamo di dare la botta finale alla Carnica: non ci fermeremo fino alla fine.....e saranno........10 ORE SOTTO L’ACQUA!!!!!!!!
Arriviamo a valle inzuppati e rincoglioniti, al punto che non sappiamo esattamente dove ci troviamo. Siamo a valle....e questo ci basta!
Ci sono quattro case e un Gasthof: entriamo e chiediamo una camera.
“Stiamo ristrutturando, non abbiamo camere”
“E in giro?”
“Niente, ci dispiace”
Abbiamo bisogno di una doccia calda. L’idea di montare la tenda fuori, in un prato, non ci attrae per niente! Mentre pensiamo che fare, si alza un tipo grande e grosso e ci dice di seguirlo. Non ci capiamo molto: lui parla solo tedesco, io parlo quattro lingue ma........tutte contemporaneamente!
Lo seguiamo, ci fà salire in macchina e ci porta a casa sua dove c’è anche sua moglie. Ci mostrano la doccia, una camera e dopo un fantasioso dialogo capiremo che domattina presto, quando ci alzeremo per andarcene, saremo soli, ma troveremo caffè caldo e un’abbondante colazione.
Al mattino, come pattuito, lasceremo l’obolo sul tavolo e partiremo per il lungo viaggio verso casa.....a goderci l’afa della nostra Pianura Padana.
Se non ci ha fermato la Carnica non ci fermerà più nessuno!
Effetti collaterali:
Bello....molto bello......ma passeranno vent'anni prima che Tarvisio ci riveda!
Le tappe:
1° giorno: Innichen m 1173 – Hahnspielhȕtte m 2150
2° giorno: Hahnspielhȕtte m 2150 - Obstanserseehȕtte m 2304
3° giorno: Obstanserseehȕtte m 2304 – Porzehȕtte m 1894
4° giorno: Porzehȕtte m 1894 - Hochweissteinhȕtte m 1905
5° giorno: Hochweisssteinhȕtte m 1905 - Plöckenhȕtte m 1208
6° giorno: Plöckenhȕtte m 1208 – Zollnersee Hȕtte m 1720
7° giorno: Zollnersee Hȕtte m 1720 – Quota 1700 (Rudnig Alm)
8° giorno: Quota 1700 (Rudnig Alm) – Görtschacher Alpe m 1649
9° giorno: Görtschacher Alpe m 1649 – Draschitz m 600
Alla prossima puntata...........
Kommentare (13)