Un venerdì in Grignetta
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Si pensa sempre alla Cresta Cermenati come a un sentiero faticoso, noioso e soprattutto troppo frequentato. Non sempre è così: venerdì scorso volevamo andare in montagna ma avevamo poco tempo, così abbiamo deciso di andare in Grignetta per la via più veloce: la Cermenati, appunto.
Sapevamo che non avremmo trovato affollamento,ma non pensavamo di riuscire a godercela tanto.
Alle nove eravamo pronti con scarponi e zaino indossati. Il tempo era bello e la temperatura alta.
Ci siamo diretti al rifugio Porta e, dopo aver salutato il gestore ed il suo cane, abbiamo risalito il bosco Giulia.
La giornata era primaverile e c'era calma di vento per cui, dopo i primi zigzag, il caldo si è fatto già sentire.
Poca la neve, e quella poca pesante.
Ma più si saliva e più il fascino del luogo ci prendeva i sensi. La foschia della pianura faceva risaltare le bellissime ondulazioni delle nostre colline, il lago c'era e non c'era, sembrava celarsi sotto un velo di tulle. Così per i paesi della valle e per i boschi là sotto. Le cime del Triangolo Lariano erano là, scure sotto un cappello bianco di neve. In fondo il Rosa, le montagne del Vallese e della Valle d'Aosta e proseguendo con lo sguardo ....... il Re di Pietra!
Verso metà strada abbiamo calzato i ramponi. Due gracchi ci salutavano dandoci il benvenuto. Lontano una sagoma umana era impegnata sulla Cresta Sinigaglia.
Ultimo strappetto poi la cima e il bivacco Ferrario. Foto di rito e finalmente un po' di relax meditativo.
Com'è bella la Grigna che si staglia sul lago!
Quanta storia hanno visto quei pinnacoli che hanno ospitato tanti salitori arrivati lì da ragazzi con una corda improbabile e scarponi impossibili per imparare la montagna, diventati poi grandi e indimenticabili alpinisti.
Amo le montagne, le amo tutte e molte di esse occupano un posto nel mio cuore, ma per quante ne veda e ne frequenti la Grigna abita un angolo preferito nei miei sentimenti.
Sapevamo che non avremmo trovato affollamento,ma non pensavamo di riuscire a godercela tanto.
Alle nove eravamo pronti con scarponi e zaino indossati. Il tempo era bello e la temperatura alta.
Ci siamo diretti al rifugio Porta e, dopo aver salutato il gestore ed il suo cane, abbiamo risalito il bosco Giulia.
La giornata era primaverile e c'era calma di vento per cui, dopo i primi zigzag, il caldo si è fatto già sentire.
Poca la neve, e quella poca pesante.
Ma più si saliva e più il fascino del luogo ci prendeva i sensi. La foschia della pianura faceva risaltare le bellissime ondulazioni delle nostre colline, il lago c'era e non c'era, sembrava celarsi sotto un velo di tulle. Così per i paesi della valle e per i boschi là sotto. Le cime del Triangolo Lariano erano là, scure sotto un cappello bianco di neve. In fondo il Rosa, le montagne del Vallese e della Valle d'Aosta e proseguendo con lo sguardo ....... il Re di Pietra!
Verso metà strada abbiamo calzato i ramponi. Due gracchi ci salutavano dandoci il benvenuto. Lontano una sagoma umana era impegnata sulla Cresta Sinigaglia.
Ultimo strappetto poi la cima e il bivacco Ferrario. Foto di rito e finalmente un po' di relax meditativo.
Com'è bella la Grigna che si staglia sul lago!
Quanta storia hanno visto quei pinnacoli che hanno ospitato tanti salitori arrivati lì da ragazzi con una corda improbabile e scarponi impossibili per imparare la montagna, diventati poi grandi e indimenticabili alpinisti.
Amo le montagne, le amo tutte e molte di esse occupano un posto nel mio cuore, ma per quante ne veda e ne frequenti la Grigna abita un angolo preferito nei miei sentimenti.
Hike partners:
ritata
Communities: Hikr in italiano
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