Trekking tra Val Gesso e Mercantour - 1° Giorno: San Giacomo di Entraque - Rif. Genova-Figari


Publiziert von cristina , 29. August 2012 um 09:19. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:11 August 2012
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:San Giacomo di Entraque-Bivio Colle di Fenestrelle-Colle di Fenestrelle-Cima Ciamberline-Rif. Genova-Figari
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada fino ad Asti-proseguire per Alba-Bra-Cuneo-Borgo San Dalmazzo. Poco fuori Borgo San Dalmazzo si entra nel Parco delle Alpi Marittime si seguono le indicazioni per Entraque, a 2 km dal paese prendere la deviazione a dx per San Giacomo d'Entraque. Posteggio sia libero sia a pagamento al termine della strada.
Kartennummer:Parco Naturale Alpi Marittime 1: 25.000 - Edizioni Blu

Dieci fantastici giorni nel Parco delle Alpi Marittime, tra la Val Gesso e il Mercantour.
 
Anche quest’anno Marco non si è smentito è riuscito a mettere in piedi uno splendido trekking. Un percorso che ha alternato sentieri battuti e militari più o meno ben conservate a sentieri che fino a quando non ci siamo arrivati non sapevamo se li avremmo trovati, pietre e sassi che hanno messo a dura prova i nostri piedi, laghi e laghetti che spuntavano ovunque, quasi ogni giorno una cima più o meno impegnativa, sicuramente non blasonate e poco conosciute se non a chi vive da queste parti. Sui sentieri e sulle cime quasi sempre soli per trovare compagnia unicamente nelle ore serali nei rifugi quando scambiare due chiacchiere con persone con la stessa passione ha fatto scorrere il tempo senza che ce ne accorgessimo. I rifugisti anche se oberati in questa settimana ferragostana si sono come sempre rivelati delle ottime persone e qualcuno di loro rimarrà impresso nei nostri ricordi per sempre. Ma andiamo con ordine.
 
Dopo averlo studiato per tutta la primavera su carte, libri, internet e telefonate, partiamo per la nostra annuale avventura. Rimanere in giro per giorni lontano dalla città pensiamo sia il miglior modo per vivere la montagna e attendiamo questo momento per tutto l’anno.
 
Lasciamo la macchina al posteggio gratuito di San Giacomo di Entraque all’imbocco della sterrata che porta al rifugio Soria-Ellena. Con calma e cercanto di venire a patti con lo zaino raggiungiamo quasi il fondo valle dove troviamo il bivio per il P.so di Fenestrelle e quindi il rifugio Genova. Si prosegue lungo il resti della strada militare sempre con comoda salita, il che non guasta proprio. Al colle si apre davanti a noi lo spettacolo della bastionata dell’Argentera, la militare in discesa è più rovinata ma al momento i piedi sono ancora in forma. Nei pressi del colle ci sarebbe la possibilità di salire alla “famosissima” Cima di Ciamberline (neanche il rifugista del Rif. Genova c’è mai stato!), abbiamo una breve relazione e una foto per trovare il percorso d’accesso. Dovremmo trovare due ometti nei pressi di un tornante, ne troviamo invece solo uno e  pensiamo che l’altro si caduto, la foto sembra rispecchiare quello che vediamo per cui tentiamo la sorte. Poco più in alto ne troviamo un altro e poi un altro ancora, pensiamo di averci azzeccato invece niente, dopo un paio di tentativi arriviamo in cresta e vediamo la nostra cima, siamo però separati da una lunga e aguzza cresta, niente da fare, torniamo sui nostri passi e riprendiamo la militare. Poco sotto, su un altro tornante troviamo i famosi due ometti e senza neanche riguardare la foto siamo certi di aver trovato la via giusta. Ci riproviamo, ma questa volta io lascio lo zaino poco sopra, ci sto ancora litigando, praticamente comanda lui! Ometti qui ce ne sono parecchi e non si può sbagliare, arrivati al colletto anche Marco abbandona lo zaino. L’ultimo tratto si fa un poco più impegnativo, si sale tra placchette piuttosto esposte, un tratto di cresta e si è in cima. Non ci fermiamo molto, anzi proprio una toccate e fuga, le altre cime stanno soccombendo alle nebbie e non vorremmo succedesse la stessa cosa qui. Per cui giù subito a raggiungere il colletto e poi da qui più, su terreno più semplice, alla militare. Ancora una lunga discesa e finalmente siamo al rifugio. Erroneamente pensavamo fosse più un alberghetto data la facilità di accesso, invece…un rifugio a tutti gli effetti, rifugista compreso!

DATI GPS
Dislivello 1651 m
km 20,67

Tourengänger: cristina, Marco27


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