Zell e Genhofen: due gioielli del Gotico alpino.


Publiziert von paoloski , 20. August 2013 um 15:33.

Region: Welt » Deutschland » Alpen » Allgäuer Alpen
Tour Datum: 3 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: D 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 10 m
Abstieg: 10 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Oberstaufen è una nota stazione di sport invernale ed è facilmente raggiungibile da Bregenz o da Lindau, da cui dista meno di 40 Km, percorrendo la Deutsche Alpenstrasse.
Unterkunftmöglichkeiten:www.oberstaufen.de

L'anno passato avevamo approfittato della nostra vacanza nel Bregenzerwald per visitare due autentici capolavori dell'arte gotica nella vicina Algovia. Dato che la chiesa di Zell, con i suoi tre magnifici altari era allora in restauro, decidiamo di tornarci. Ecco quindi le foto scattate quest'anno e l'anno scorso a Zell e l'anno passato a Genhofen.

La piccola chiesa di Zell si trova nelle immediate vicinanze di Buflings, poco a Nord di Oberstaufen.
Negli archivi di Costanza e di San Gallo si trovano attestazioni della chiesa risalenti al IX secolo, allora l'edificio doveva essere costruito in legno, l'attuale struttura risale invece al 1440.
Originariamente la chiesa era dedicata a Santo Stefano, nel 1479 il patrono divenne Sant'Albano ed in seguito San Bartolomeo.
La torre campanaria risale al 1350, una dei più vecchi campanili dell'Algovia occidentale, mentre la cupola a punta fu posta in opera nel diciannovesimo secolo. L'edificio è circondato da un muro ricoperto di coppi ed è inserito all'interno del piccolo nucleo rurale.
Nel coro della cappella si trovano due cicli di pitture: su un lato troviamo la vita della Madre di Dio sull'altro abbiamo il protomartire Santo Stefano, gli Apostoli ed altri martiri.
Ma la cosa notevole sono i tre altari: degli autentici capolavori dell'arte gotica. Almeno di quello centrale conosciamo l'autore e la data di costruzione, riporta infatti una scritta in latino che ne attribuisce la paternità a Johann Strigel, appartenente ad una famiglia di artisti originaria di Memminger, nel 1442.
Al centro vediamo la Madonna col Bambino fra San Leonardo e San Bartolomeo, a sinistra, e Sant'Albano e Santa Margarethe a destra.
Anche i due alari minori sono notevoli esempi della maestria costruttiva dell'epoca.
In quello di sinistra vediamo la Madonna fra San Rocco e Sant'Agata.
In quello di destra vediamo invece Santa Caterina, Sant'Antonio, con il suo maialino, e San Leonardo.

La chiesa di Genhofen si trova a non molta distanza da Zell, nel comune di Stiefenhofen, un cartello sulla piccola porta d'ingresso ci avverte che le chiavi sono conservate dal fabbro, la sua casa si trova a soli cento metri dalla chiesa.
Ottenute le chiavi dal gentilissimo artigiano che ci raccomanda di lasciarle pure nella serratura, passerà poi lui a recuperarle, torniamo sui nostri passi per aprire la chiesa; nel frattempo sono arrivati anche altri visitatori.
La chiesa è veramente piccola ma all'interno conserva tre magnifici altari gotici, quello che colpisce però sono gli affreschi veramente inusuali: le pareti sono coperte da croci, croci circondate da un disco solare, scudi, scene di caccia, dalle armi dei conti di Montfort e da svastiche, simbolo pre cristiano dedicato al culto del sole.
Una greca molto bella corre lungo i bordi delle pareti.
Sopra l'ingresso il ballatoio con il piccolo organo e un crocifisso risalente al 1480. Nel corso dei restauri del 1938/40 furono dipinti anche i simboli della Passione che decorano la balaustra del ballatoio.
Sulle pareti delle belle stazioni della Via crucis risalenti alla seconda metà del XVIII secolo.
Colpisce anche la porta della sacrestia interamente ricoperta di ferri di cavallo, probabilmente ex-voto. La porta reca superiormente la data 1566.
L'altare centrale è opera di Adam Schlan(t)z e risale al 1523. La Vergine con il Bambino sta tra i santi Ulrico, Wendelin, Eligio e Silvestro. 
Nell'altare di sinistra vediamo Sant'Anna fra Santo Stefano e San Rocco.
In quello di destra invece vi sono Sant Wendelin, Santa Margarethe e San Vito.

Trovandosi in zona vale senz'altro la pena di fare una deviazione per ammirare questi due autentici gioielli, perfettamente conservati, fra l'altro in una zona dove quasi tutte le chiese sono Barocche. È interessante notare comunque come i Santi rappresentati nelle due chiese si ritrovino comunque ancora presenti nelle chiese della regione, testimonianza di una venerazione plurisecolare.


Tourengänger: paoloski, annna


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