Il meteo mostra una fascia di maltempo che abbraccia tutto l’arco alpino!
Che fare?
Tentiamo la carta dell’Appennino, solito posto: Parco dei Cento Laghi.
Qui si prevede un po di nuvolaglia al mattino ma niente di più......
In realtà si tratterà di umidissima nebbia proveniente dal mare, accompagnata da un forte vento.
E cosa ti vado a scegliere?
Un bel percorso di crinale!!!
La salita nel bosco è luminosa e piacevole, non lascia intendere cosa ci aspetta più in alto!
Superiamo l’incantevole Lago Santo, dove starei seduto per ore ad osservane i riflessi attraverso le fronde dei faggi. Superiamo anche il rifugio Mariotti e ci dirigiamo verso la Sella del Marmagna, dove inizieremo la nostra cavalcata per crinale.
La nebbia e un vento inizialmente gentile ci accompagnano fin sotto la Sella..... poi, Eolo si presenta all’improvviso con tutta la sua arroganza....mi guarda minaccioso, e mi fa capire che non basteranno novanta chili di stazza lorda (compreso lo zaino) per rimanere ancorato al suolo!
Volge poi a Lumi un sorriso beffardo......lei alla forza di gravità può opporre giusto la metà del mio peso!
Accettiamo la sfida!
Cominciamo a risalire faticosamente il crinale.
Dov’è possibile Lumi si pone al mio fianco sottovento..... Ho veramente paura che possa volare via!
Arrivati sotto la cima ci ripariamo in una nicchia per una brevissima sosta banana.
Dalla cima, un sentiero sottovento riporta alla sella; da questo sono salite altre persone, chiedo a Lumi se vuol tornare da lì.....non se ne parla!
Proseguiamo in discesa lungo il crinale fino alla Sella di Braiola; qui c’è un’altra via di fuga, guardo Lumi senza parlare.....lei scuote la testa.....si prosegue!
Risaliamo il Monte Braiola.....non piove, ma è come se fossimo usciti dalla doccia. Questa nebbia cosi bagnata l’ho vista solo in Islanda!
Scendiamo nuovamente, questa volta alla Bocchetta dell’Orsaro, e anche qui ci sarebbe un’altra via di fuga, ma questa volta non ci guardiamo nemmeno.....ovvio che si prosegue!
Arriviamo infine sulla terza cima della giornata, dopo un percorso di crinale avvolto nella nebbia ed esposto a un vento fortissimo.
Scatto una foto a Lumi, aggrappata saldamente alla madonnina in vetta all’Orsaro, e poi giù di corsa, in fuga dal vento assordante.
Ci buttiamo nel bosco, che ci accoglie amichevolmente.
Sotto le sue fronde c’è un altro mondo.......tiepido, rassicurante e silenzioso.
Un silenzio rotto da urlo liberatorio.....forse il nostro!
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