Monte Pin 2419 m
|
||||||||||||||||||
Il Monte Pin insieme al Monte Roen sono le montagne della Val di Non a noi più care, il motivo preciso…non lo sappiamo, ma è così.
Da Romeno vediamo benissimo che il lato sud è pulito, vediamo un pezzettino di lato nord e sembra ci sia solo poca neve per cui per evitare il passaggino infido in discesa decidiamo di fare un anello sul lato nord.
Arrivati a Mocenigo vediamo subito che di neve ce n’è molta di più di quello che pensavamo, ma non sembra alta e soprattutto continua per cui decidiamo di provare lo stesso. Partiamo da Fontane e saliamo a Malga Stablei, dove troviamo la prima neve. Raggiungiamo i laghi di Grumi, dove la neve aumenta e ci rallenta per via del terreno non più sentiero ma su blocchi di pietra. Riprendiamo il sentiero e raggiungiamo la conca sotto la cima, dove decidiamo di raggiungere la cresta molto più in basso di dove di solito la lasciamo in modo da calpestare neve il meno possibile. Una volta in cresta la neve è veramente poca ma a tratti ghiacciata per cui l’attenzione deve essere al massimo e finalmente arriviamo alla croce di vetta, e qui festeggiamo i nostri 16 anni di matrimonio con foto inviata alla mamma che sicuramente mi ha già mandato gli auguri e aspetta una risposta!
Abbandoniamo l’idea della cresta perché abbiamo fatto troppo tardi per cui scendiamo sul lato sud e raggiungiamo la Malga Binasia da dove risaliamo all’omonimo passo che nelle nostre intenzioni avremmo dovuto raggiungere per cresta. La discesa dal passo non è molto semplice, il lungo traverso era la cosa che più mi preoccupava, all’inizio la neve è molta e procediamo bene anche se lenti, nei punti, dove è poca, il rischio è la scivolata ma la neve sembra tenere bene, dalla cima avevamo controllato la situazione e la parte innevata non sembrava molta ma ora ci rendiamo conto che molti punti non si vedevano e quelli sono appunto quelli più innevati, per essere più veloci ci ramponiamo e facciamo davvero bene perché poco dopo passiamo vari canaletti dove ha già slavinato e rinevicato sopra e quindi la neve è molto dura, in questo modo passiamo senza problemi e anche se la discesa ci sembra eterna, arriviamo in poco più di 30 minuti alla Malga Masa Murada, dove ogni casino termina. Sosta panino, anche se ormai siamo all’ombra e fa freddino e poi velocemente scendiamo a Malga Lavazzè e poi a Fontane.
Dati GPS:
Dislivello salita 1586
Km 18,29
Da Romeno vediamo benissimo che il lato sud è pulito, vediamo un pezzettino di lato nord e sembra ci sia solo poca neve per cui per evitare il passaggino infido in discesa decidiamo di fare un anello sul lato nord.
Arrivati a Mocenigo vediamo subito che di neve ce n’è molta di più di quello che pensavamo, ma non sembra alta e soprattutto continua per cui decidiamo di provare lo stesso. Partiamo da Fontane e saliamo a Malga Stablei, dove troviamo la prima neve. Raggiungiamo i laghi di Grumi, dove la neve aumenta e ci rallenta per via del terreno non più sentiero ma su blocchi di pietra. Riprendiamo il sentiero e raggiungiamo la conca sotto la cima, dove decidiamo di raggiungere la cresta molto più in basso di dove di solito la lasciamo in modo da calpestare neve il meno possibile. Una volta in cresta la neve è veramente poca ma a tratti ghiacciata per cui l’attenzione deve essere al massimo e finalmente arriviamo alla croce di vetta, e qui festeggiamo i nostri 16 anni di matrimonio con foto inviata alla mamma che sicuramente mi ha già mandato gli auguri e aspetta una risposta!
Abbandoniamo l’idea della cresta perché abbiamo fatto troppo tardi per cui scendiamo sul lato sud e raggiungiamo la Malga Binasia da dove risaliamo all’omonimo passo che nelle nostre intenzioni avremmo dovuto raggiungere per cresta. La discesa dal passo non è molto semplice, il lungo traverso era la cosa che più mi preoccupava, all’inizio la neve è molta e procediamo bene anche se lenti, nei punti, dove è poca, il rischio è la scivolata ma la neve sembra tenere bene, dalla cima avevamo controllato la situazione e la parte innevata non sembrava molta ma ora ci rendiamo conto che molti punti non si vedevano e quelli sono appunto quelli più innevati, per essere più veloci ci ramponiamo e facciamo davvero bene perché poco dopo passiamo vari canaletti dove ha già slavinato e rinevicato sopra e quindi la neve è molto dura, in questo modo passiamo senza problemi e anche se la discesa ci sembra eterna, arriviamo in poco più di 30 minuti alla Malga Masa Murada, dove ogni casino termina. Sosta panino, anche se ormai siamo all’ombra e fa freddino e poi velocemente scendiamo a Malga Lavazzè e poi a Fontane.
Dati GPS:
Dislivello salita 1586
Km 18,29
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (1)