Spitzhorli m.2737: giornatona in cui ne abbiamo viste di tutti i colori!
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Alberto: Propongo a Gabriele un'altra giornata con le ciaspole,scegliendo la salita allo Spitzhorli,che conosco bene in versione invernale dato che l'ho fatto più volte e in varie situazioni nevose. Alle 6.30 mi trovo a Gallarate dove in ore 1.30 giungiamo al parcheggio situato prima del Simplonpass,vicino al ristorante con la torretta rossa a quota 1991. L'aria al momento non c'è,però fa un freddo cane e alle 8.30 partiamo con le ciaspole ai piedi: la giornata è da favola anche se la neve iniziale non è molta. A vedere sembra molto somigliante a quelle giornate di aprile inoltrato...ne verrà ancora,siamo solo agli inizi! La traccia è ben evidente,probabilmente in questi giorni c'è stato movimento di sci alpinisti e ciaspolatori...e la “Ferrari” da il meglio di se: infatti non supplica chiedendo il cambio nel passare davanti e il passo è più...celere,mentre il bradipo...costante,come è nella sua tradizione. Proseguiamo senza problemi pervenendo alle baite di Hopsche m.2030 circa,dove poco dopo siamo finalmente irradiati dal sole (chi cerca una ciaspolata al sole per la maggior parte della giornata,venga qui...ma occhio al vento...e per chi vuole cimentarsi nello sci di fondo è il luogo ideale con lunghe piste ben battute). Poi più avanti vediamo il sentiero percorso dall'acqua e quanta! Sembrava un canale per farla defluire,ma Gabriele mi dice che in estate di acqua non ce ne sul sentiero,è probabile che la causa sia dovuta alla temperatura elevata che fa sciogliere la neve. Ebbene,ora bisogna affrontare il lungo traverso che taglia le pendici del Tochuhorn: se la neve non comporta rischi valanghe (come nell'odierna giornata anche se la zona è stata data come marcato pericolo 3) si procede tramite il classico sentiero che rimane alto,mentre se le condizioni non sono sicure,si procede piu bassi,raggiungendo la dorsale che adduce alla quota di 2450 circa in sicurezza (in ogni caso trovereste le piste battute). Comunque le tracce non mancano e se vi sentite più sicuri nel fare quello basso,anche se non dovesse esssere necessario fatelo: non ce niente di meglio che essere a proprio agio! Ecco che giungiamo alla dorsale che a zig zag si risale a tornanti per arrivare alla quota di 2450: da qui ci si trova immersi in una larga valle,che prende a salire con una pendenza molto morbida e poco dopo ecco che la visuale si apre sulla bocchetta (Usseri Nonzlicke m.2602) e sullo Spitzhorli,mentre uno sci alpinista ci raggiunge e supera noi due come nulla fosse: sembrava una “Ferrari” ma con due motori...caspiterina come viaggiava!!!! Giunti alla bocchetta ammiriamo il panorama,mentre la nebbia comincia a salire...mha,spero che non comporti problemi...Prendiamo a salire sul crinale che ci conduce in vetta: il vento comincia a farsi sentire...meglio coprirsi prima di uscire allo scoperto...poi mentre saliamo ecco la croce di vetta che raggiungiamo alle 11.05 e il panorama che si offre ai noi è grande! Notiamo che la densità della nebbia aumenta e tende a salire di quota,ma la felicità di aver azzeccato ancora una volta la meta giusta ed esservi arrivati,non ci fa allarmare: foto su foto,poi valutato che il vento non permetteva la sosta in vetta per mangiare,decidiamo di scendere un poco in zona della bocchetta,ma giunti li...nebbia totale...non è il caso di fermarsi,non cè il sole e il vento si sente: mentre siamo qui,arrivano 4 sci alpinisti e poco sotto 2 ciaspolatori. Riprendiamo a scendere e le tracce in molti punti sono difficili da riconoscere a causa della neve che mossa dal vento le ha coperte: bisogna fare attenzione,muoversi con calma e senza lasciarsi prendere dall'ansia. Con calma,riflessione e ragionando sul da farsi,ci si guarda intorno e piano piano si individuano le impronte: purtroppo la coppia che è salita ha probabilmente “sbagliato” la direzione causa la non visibilità e quindi noi nel scendere ci siamo ritrovati in un punto dove il proseguire era sbagliato. Sapevamo che bisognava portarsi sull'altra sponda e infatti,una volta attraversata la parte alta del canalino ecco che ricompaiono le impronte che scendono dalla dorsale,a zig zag per poi proseguire con il traverso. Piu sotto ecco che lo scenario cambia: il sole illumina il versante opposto,poi sentiamo il vociare di un gruppo che stava scendendo dal Tochuhorn,tutti ciaspolatori (se poi vi sono saliti non lo sappiamo) e un gruppetto che stava facendo prove sull'uso dell'Arva. Giunti a Hopsche si decide di sostare per pranzare,però cercando almeno un angolino riparato dal vento: lo troviamo e Gabriele trova pure due comode sedie che allietano la sosta pranzo,con bella veduta sul monte Leone,il lontano Saflishpass con il vicino Bettlihorn e il Fulhorn fatto questa estate. Poi ripartiamo e giunti al ponticello,noto una pozza d'acqua...ma è un laghetto...tutto ghiacciao tranne una parte,dalla quale zampilla dell'acqua...forse il movimento non lo fa ghiacciare del tutto o...è termale? (di fumo non se ne vedeva). Ebbene,anche oggi abbiamo passato un'ottima giornata,l'amata montagna ci ha fatto un gran regalo che rimarrà tra i nostri più cari ricordi: ringrazio Gabriele per la sempre disponibile simpatia e compagnia e...la Suni che in particolari circostanze rende allegra la giornata...Ciao a tutti e alla prossima!
Suni in queste circostanze si comporta sempre in modo perfetto e mi segue da vicino senza
creare alcun ulteriore problema.
Altre foto nel mio sito:
http://www.inmontagnacongabriesuni.it/escursione2011_53_Spitzhorli_ContonVallese.aspx
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