Ferrata CAO del Centenario al Monte Grona (Ancora?)
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Ferrata CAO del Centenario al Monte Grona (Ancora?)
Immagino che i lettori siano un po’ “stufi” di sentir parlare del Monte Grona, in questo periodo così tanto nominato. Malgrado questo mi aggiungo anche io, ispirato dalla recente relazione degli amici Luca_P e Laura (Vedi L & L) che ha risvegliato ricordi dell’anno scorso in cui avevo mosso parecchie carte per fare questa ferrata; avevo chiesto info a Nano e HeliS che l’avevano fatta ma poi non avevo messo in pratica nulla. Così, per evitare di far trascorrere un altro anno ho preso la palla al balzo e sono partito alla volta dei Monti di Breglia. Qui ho parcheggiato l’auto in uno slargo a lato della strada non appena questa è diventata sterrata, a circa 960m d’altezza; solo una volta incamminatomi ho scoperto che l’asfalto riprendeva e che a 1086m c’era un comodo parcheggio ma oramai era fatta e camminare un po’ di più non guasta mai. Dopo poco più di un’ora ero all’attacco della ferrata e mi “vestivo” per affrontarla. La cavalcata lungo i tre (una mappa parla di quattro) torrioni, alternata a tratti di respiro su rocce più appoggiate durava circa due ore ½ al termine delle quali giungevo alla Croce di vetta. Dopo la “svestizione” scendevo rapidamente lungo il sentiero detto “Direttissima” che raccorda anche le tre vie di scappatoia che si aprono lungo la ferrata. Arrivavo ai Monti di Breglia ma sceglievo il percorso nei boschi anziché lungo la strada mancando clamorosamente l’auto e guadagnandomi quindi un supplemento di salita imprevisto per tornare dove l’avevo lasciata. L’aver fatto questa Ferrata CAO del Centenario naturalmente mi fa piacere anche se mi conferma nella mia idea che la valutazione per quanto riguarda le vie ferrate è davvero soggettiva. Ho sentito parlarne come “facile” alla portata di un bambino di 12 anni e di “davvero impegnativa” da altri. Allora aggiungo anche la mia “soggettiva” impressione che è quella di una via non difficile, che sembra più esposta guardandola dal basso che lungo la via. Certamente è lunga e l’impegno fisico si fa sentire. L’alternanza dei tratti difficili a quelli di relax è ingannevole tanto che alla fine pensavo che i torrioni fossero non quattro ma almeno sei! JJJ La fatica recitava la sua parte evidentemente. Graduare la via in termini alpinistici è arduo: sono molti i tratti in parete di III UIAA che permettono di abbandonare la catena e arrampicare divertendosi. Però molti tratti di placca di IV obbligano, specialmente se si ha fretta, a “tirarsi” su con le braccia stancandosi. Quanto al tempo impiegato clamorosamente maggiore di quello impiegato dagli ottimi Luca_P e Laura credo sia dovuto in parte al fatto che potevo prendermela più comoda di loro ma principalmente per il fatto che malgrado abbia fatto tesoro dei consigli di amici esperti su come tenere il più possibile leggero il mio zaino, malgrado i ripetuti tentativi non sono mai riuscito ad economizzare sugli anni che ci porto dentro JJ
La giornata stupenda e tiepida mi ha permesso di salire vestito abbastanza in libertà e di non patire il freddo.
Bella! Sono contento di averla fatta.
P.S.: Ho inserito comunque il tracciato GPS anche se a metà via le batterie mi hanno “lasciato” e quando me ne sono accorto le ho sostituite ma ero già sceso sotto il Rifugio Menaggio. Il tracciato quindi non è completo e perde abbastanza di significato.
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Monti di Breglia 961m |
0 |
0 |
Attacco Ferrata |
1:05 |
1:05 |
Sosta x vestizione |
0:15 |
1:19 |
Ferrata CAO |
2:34 |
3:54 |
Sosta spuntino e svestizione |
0:15 |
4:09 |
Monti di Breglia 961m |
1:19 |
5:28 |
Pillole….di sudore e di fatica:
Dislivello assoluto 775m
Tempo totale lordo 5h28’
Tempo totale netto 4h58’
Soste totali 30'
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