Gallerie del Pasubio e Zona Sacra
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Era il lontano 2003 e festeggiavamo i 50 anni della nostra sezione CAI. Per l’occasione avevamo organizzato una due giorni al rifugio Generale Achille Papa e il CAI di Schio ci aveva fornito il nome di una persona che ci avrebbe accompagnato volentieri su questi sentieri. Era stata un’esperienza bellissima e ricordo ancora molto di quello che ci aveva raccontato. La storia mi ha sempre affascinato ma ne so veramente poco e fare un’escursione su questi sentieri senza aver nessuna o anche poche idee su quello che è successo, è un vero peccato. Fortunatamente numerosi cartelli esplicativi aiutano, chi vuole, a conoscere qualcosa in più di questo luogo e quindi a fare un’escursione un po’ diversa dal solito e dal semplice camminare e ammirare il paesaggio.
Lasciamo la macchina a Passo Xomo, si potrebbe proseguire fino alla Bocchetta di Campiglia ma fa niente, la mia pancia ringrazia. Da Rovereto a qui, circa 1 h di strada e non ci saranno stati 500 m diritti!
In circa 15 minuti siamo alla Bocchetta di Campiglia dove un monumento a mio avviso, fuori luogo indica l’inizio del percorso delle 52 Gallerie. Passiamo le prime gallerie e il percorso diventa sempre più aereo e panoramico. Le gallerie hanno varie lunghezza e in alcune una torcia è utile visto anche il fondo a volte un po’ sconnesso. A seconda dell’attenzione che si presta ai cartelli esplicativi, si arriva al rifugio Generale Achille Papa in circa 2,30/3,00 h.
Dietro al rifugio parte il sentiero che raggiunge la Zona Sacra del Pasubio. Si sale ai ruderi di una casermetta sul Cogolo Alto e da qui seguendo la cresta si tocca in successione il Palon, il Dente Italiano e il Dente Austriaco.
Numerosi sono i segni bellici della zona, trincee, cunicoli, ricoveri, tutti spiegati dai numerosi cartelli. In più punti sono stati ammucchiati ossa e reperti bellici. Le ossa umane e animali (ormai mischiate) a quanto ci avevano riferito sono poi raccolte e portate all’Ossario al Pian delle Fugazze.
Dal Dente Austriaco scendiamo alla Bocchetta del Groviglio e alle Sette Croci (che niente hanno a che fare con eventi bellici). Arriviamo poi alla Selletta del Comando dove sorge una chiesetta (ermeticamente chiusa!) e quindi all’Arco Romano (edificato tra le due guerre) e al cimitero “Di qui non si passa” di cui rimangono solo delle lapidi e il palo con l’iscrizione. Da qui velocemente al rifugio.
Purtroppo il tempo è volato, non ricordavamo ci fosse così tanto da vedere (anche perché quel week end era stato meteorologicamente avverso!) e molto di quello che c’era da visitare non abbiamo potuto vederlo, per cui un’ottima occasione per tornare.
Dal rifugio prendiamo la Strada degli Scarubbi, alternativa a quella delle 52 Gallerie che, anche se non è spettacolare allo stesso modo, è un buon percorso di discesa, anche se piatto piatto all’inizio e ripido ripido quando il sentiero comincia a tagliare i tornanti! L
Il Pasubio è in pratica un museo all’aria aperta della Grande Guerra, le trincee, gallerie, cunicoli, monumenti commemorativi (tra i due Denti c’è quello italiano e poco sotto il Dente Austriaco c’è quello austriaco) ci rammentano gli scontri e le battaglie qui avvenute e non si può percorrere questi sentieri senza pensare a chi qui ha sofferto e perso la vita, non si può rimanere indifferenti davanti a certe iscrizioni sono una parte di noi, della nostra storia. Ma, c’è sempre un ma, anche qui la mano degli ignoranti è arrivata e iscrizione fuori luogo purtroppo ne abbiamo viste a iosa, come i resti di lattine e carte nascoste lungo la strada delle 52 Gallerie proprio a pochi metri dal rifugio!
Nel Santuario di San Romedio in Trentino, su una porta hanno scritto: “Se credi prega, se non credi ammira, se sei uno stupido scrivi il tuo nome su questa porta” e di stupidi ne sono passati molti e purtroppo sempre ne passeranno!
Dati GPS:
Dislivello salita 1594
Km 15,19
Lasciamo la macchina a Passo Xomo, si potrebbe proseguire fino alla Bocchetta di Campiglia ma fa niente, la mia pancia ringrazia. Da Rovereto a qui, circa 1 h di strada e non ci saranno stati 500 m diritti!
In circa 15 minuti siamo alla Bocchetta di Campiglia dove un monumento a mio avviso, fuori luogo indica l’inizio del percorso delle 52 Gallerie. Passiamo le prime gallerie e il percorso diventa sempre più aereo e panoramico. Le gallerie hanno varie lunghezza e in alcune una torcia è utile visto anche il fondo a volte un po’ sconnesso. A seconda dell’attenzione che si presta ai cartelli esplicativi, si arriva al rifugio Generale Achille Papa in circa 2,30/3,00 h.
Dietro al rifugio parte il sentiero che raggiunge la Zona Sacra del Pasubio. Si sale ai ruderi di una casermetta sul Cogolo Alto e da qui seguendo la cresta si tocca in successione il Palon, il Dente Italiano e il Dente Austriaco.
Numerosi sono i segni bellici della zona, trincee, cunicoli, ricoveri, tutti spiegati dai numerosi cartelli. In più punti sono stati ammucchiati ossa e reperti bellici. Le ossa umane e animali (ormai mischiate) a quanto ci avevano riferito sono poi raccolte e portate all’Ossario al Pian delle Fugazze.
Dal Dente Austriaco scendiamo alla Bocchetta del Groviglio e alle Sette Croci (che niente hanno a che fare con eventi bellici). Arriviamo poi alla Selletta del Comando dove sorge una chiesetta (ermeticamente chiusa!) e quindi all’Arco Romano (edificato tra le due guerre) e al cimitero “Di qui non si passa” di cui rimangono solo delle lapidi e il palo con l’iscrizione. Da qui velocemente al rifugio.
Purtroppo il tempo è volato, non ricordavamo ci fosse così tanto da vedere (anche perché quel week end era stato meteorologicamente avverso!) e molto di quello che c’era da visitare non abbiamo potuto vederlo, per cui un’ottima occasione per tornare.
Dal rifugio prendiamo la Strada degli Scarubbi, alternativa a quella delle 52 Gallerie che, anche se non è spettacolare allo stesso modo, è un buon percorso di discesa, anche se piatto piatto all’inizio e ripido ripido quando il sentiero comincia a tagliare i tornanti! L
Il Pasubio è in pratica un museo all’aria aperta della Grande Guerra, le trincee, gallerie, cunicoli, monumenti commemorativi (tra i due Denti c’è quello italiano e poco sotto il Dente Austriaco c’è quello austriaco) ci rammentano gli scontri e le battaglie qui avvenute e non si può percorrere questi sentieri senza pensare a chi qui ha sofferto e perso la vita, non si può rimanere indifferenti davanti a certe iscrizioni sono una parte di noi, della nostra storia. Ma, c’è sempre un ma, anche qui la mano degli ignoranti è arrivata e iscrizione fuori luogo purtroppo ne abbiamo viste a iosa, come i resti di lattine e carte nascoste lungo la strada delle 52 Gallerie proprio a pochi metri dal rifugio!
Nel Santuario di San Romedio in Trentino, su una porta hanno scritto: “Se credi prega, se non credi ammira, se sei uno stupido scrivi il tuo nome su questa porta” e di stupidi ne sono passati molti e purtroppo sempre ne passeranno!
Dati GPS:
Dislivello salita 1594
Km 15,19
Tourengänger:
cristina
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (3)