Dall'Adda a Crema lungo il canale Vacchelli


Publiziert von lebowski , 20. September 2011 um 12:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 September 2011
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 23000 m
Abstieg: 23000 m
Strecke:Bocchi, Spino D'Adda, Nosadello, Palazzo Pignano, Crema


Oggi mi va di prendere un caffè in piazza del duomo a Crema.
Normalmente ci si andrebbe in auto, io invece scelgo la mountain bike e la sterrata che segue il canale Vacchelli, per sconfiggere il demone del traffico.
Mentre estraggo la bicicletta dal baule dell'auto,  alla fine della strada asfaltata,  mi accorgo che la ruota posteriore è sgonfia, quindi forata.
No.
Non voglio rinunciare, oggi ho determinazione da vendere, torno a casa rapido e sostituisco la camera d'aria per tornare alla partenza.
Sono finalmente in sella.
Non sono mai stato morso da un cane in vita mia, eppure il pastore maremmano sbucato come un proiettile dalla cascina Bezzecca che mi insegue abbaiando rabbioso, pare voler porre fine a questo privilegio.
Inizio questa escursione in bicicletta partendo come un dragster, a dispetto del riscaldamento muscolare necessario in una fresca mattina di settembre.
Il Canale Vacchelli è un'arteria derivata dal fiume Adda scavata alla fine dell'800, che taglia la pianura stratificando humus prezioso nelle campagne meccanizzate della pianura, sempre assetate per produrre a pieno regime.
Il sentiero è ampio e ben tenuto nella prima parte, gradevolmente interrotto da ponti in cotto molto english style, atti a scavalcare la retta liquida del corso d'acqua.

Dopo Palazzo Pignano, la strada si inoltra nell'area umida e ricca di fontanili  del Moso, si pedala osservati da timidi aironi e altri uccelli, che purtroppo il mio modesto zoom fatica a catturare.
Il percorso si svolge quasi sempre sulla sinistra del canale, i saltuari cambi di sponda sono ben evidenti.
Sulla mia destra, in una campagna verdissima si staglia la chiesetta di S.Caterina (detta "degli Alpini"),  edificio di culto abbandonato che sorge vicino ad un cascinale con le finestre rotte dall'aspetto un pò spettrale.
Un luogo suggestivo, ormai destinato solamente ad essere dimora dell'edera e del vento.
La pianura ha il vantaggio di poter lanciare in un volo orizzontale lo sguardo al limite della sua capacità, fino al limite della foschia dove scorgo come un alfiere in attesa, il campanile più alto di Crema.
Il percorso urbano è rallentato da uno sciame di passanti, ed in un'ora e trenta sono seduto pronto a gustare un caffè in piazza del duomo
Mentre ordino, un cameriere impeccabile guarda la mia tenuta ricoperta di macchie di fango, con un misto di incredulità e compatimento; certo in mezzo ai seguaci dell'aperitivo in camicia di lino, Rolex e Hogan ai piedi creo un certo contrasto...
Non mi imbarazza minimamente essere fuori posto in certe occasioni, sfodero il sorriso e ringrazio.

Il ritorno procede bene fino a nove chilometri dall'auto, quando improvvisamente la gomma posteriore, forse stanca di girare, si affloscia.
Due forature in un giorno, c'è aria di record.
Avere uno spray di riparazione nello zaino mi permette di affrontare questo intoppo con il sorriso, che si spegne come una candela nell'acqua quando mi accorgo che la valvola della camera d'aria ha un diametro diverso da quello dell'ugello della bomboletta!
In questi momenti si ha l'assoluta certezza della fondatezza delle leggi di Murphy, dell'esistenza della jella e dei castighi divini.

I seguenti quattro chilometri li percorro camminando. Nella lentezza riesco a ritrovare la pace interiore, tra  vivaci libellule azzurre e farfalle multicolori.
L'incedere lento mi fa pensare a quanto fossero desiderate le mete  percorse a piedi dai pellegrini, l'aura di misticismo mista al male ai piedi che li animava...
Con una deviazione di qualche chilometro trovo un posto per riparare la gomma.
Sono di nuovo in sella, gli ultimi tratti del percorso li supero senza altri intoppi.
La sera, a casa svuotando lo zaino un piccolo oggetto metallico cade a terra: la ghiera di riduzione della bomboletta di riparazione...
Se il soprannaturale esiste, oggi ce l'aveva con me.



tempo impiegato (senza forature) : 3 ore a/r
percorso: 46 Km a/r





soundtrack: "Akuaduulza "  Davide Van de Sfroos

http://www.youtube.com/watch?v=dCKIaxsz8hQ&feature=related 

 

Tourengänger: lebowski


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Kommentare (2)


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Barbacan hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2011 um 12:38
Ah la bassa...se la prossima volta passi nella zona di Pizzighettone, fammi un fischio che prendiamo un caffè assieme :)

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2011 um 12:58
Grazie per l'invito, ho in progetto un'escursione fino al Po seguendo il corso dell'Adda.
La sosta a Pizzighettone sarà in quel caso obbligatoria...

ciao!


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