Pizzo Palù 3.905m dal Bivacco Pansera
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Circa un mese fa mio cugino mi propone di salire il Pizzo Palù e pernottare al bivacco Pansera...accetto subito l'invito!
1° giorno: Campomoro - rif. Carate - rif. Marinelli - Passo di Sasso Rosso - F. Bellavista - Piz Spinas - Pizzo Palù - Bivacco Pansera
Partiamo all'alba (le 6) dalla diga di Campomoro (1.934m), gli zaini sono veramente pesanti (circa 13 kg l'uno) ma contengono tutte le cose necessarie sia per la cima sia per dormire in bivacco.
Dopo i "sette sospiri" (dossi morenici formati nel corso dell'ultima glaciazione ) in 1h50' raggiungiamo il rif. Carate a 2.636m, beviamo un the e ripartiamo, dopo 50' arriviamo al rif. Marinelli (2.813m), mini colazione e ripartiamo.
Saliamo verso il passo Marinelli e al bivio per il Pizzo Palù (cartello) teniamo la destra, raggiungiamo una cengia a quota 3.040m, ci attrezziamo con imbraco, ramponi, picozza, corda, cordini e chiodo da ghiaccio.
Passiamo il passo Marinelli Orientale e attraversiamo in falsopiano la vedretta del Fellaria, dirigendoci verso la zona molto crepacciata dei Sassi Rossi.
Passiamo in mezzo ad una pietraia emersa sul ghiacciaio e teniamo la sinistra, poiché ci sono meno crepacci e si riescono a passare agevolmente.
Alle 12.30 arriviamo al Bivacco Pansera (3.546m - 2h50' dalla Marinelli), mangiamo qualcosa e togliamo dagli zaini tutto ciò che non serve per la cima, poiché viste le nostre condizioni fisiche ed il meteo favorevole decidiamo di salire il pizzo Palù in giornata e alle 13.00 ripartiamo.
Percorriamo l'Altipiano di Fellaria, un'enorme distesa bianca e dopo 45' siamo alla Forcola Bellavista (3.688m), l'unica difficoltà di questo tratto può essere il seracco terminale, ma le condizioni erano buone.
Togliamo i ramponi e iniziamo la cresta rocciosa del Piz Spinas; purtroppo di fronte ad una grossa roccia all'apparenza complicata da arrampicare commettiamo l'errore di aggirarla da destra ma andiamo a complicarci i passaggi e a fatica riusciamo a riguadagnare la cresta, la traccia corretta è tutta in cresta!
La cresta è molto aerea e molto esposta, comunque va percorsa scegliendo con attenzione i passaggio più agevole, transitiamo sul Piz Spinas poi perdiamo leggermente quota e rimettiamo i ramponi per percorrere l'ultimo tratto di cresta nevosa del Pizzo Palù, la fatica inizia a farsi sentire ma alle 16.00 (2h15' dalla F. Bellavista) siamo in vetta!!!
La soddisfazione è grande, abbiamo raggiunto la cima in giornata!
Siamo soli in cima e ci gustiamo il panorama con un clima sorprendente per la quota, poiché non fa freddo e non c'é vento.
Alle 16.25 iniziamo la discesa per la cresta nevosa e poi quella rocciosa, facendoci sicurezza nei tratti più complessi e dopo 1h30' raggiungiamo la F. Bellavista, che è anche l'unico punto dopo il rif. Carate dove c'é campo per il cellulare.
Riattraversiamo l'altipiano di Fellaria e raggiungiamo il Bivacco alle 18.55, è ancora illuminato dal sole!
Fortunatamente non ci sono altre persone poiché ci sono 4 posti letto, accendo il mio fornelletto e sciogliendo della neve ci facciamo un the, mangiamo e aspettiamo l'oscurità per vedere il cielo stellato...favoloso!
2° giorno: Bivacco Pansera - rif. Marinelli - rif. Carate - Diga Campomoro
Mio cugino mi sveglia all'alba per vedere il sorgere del sole, colazione e ripartiamo per la discesa quando il ghiacciaio è quasi completamente coperto dal sole, la neve è molto dura e non ci sono problemi a passare i crepacci, fanno la comparsa un po di nuvole, ci diciamo per fortuna che la cima l'abbiamo fatta ieri!
Transitiamo dal rif. Marinelli e ci fermiamo a mangiare al rif. Carate..un piatto di manfrigole che ho gustato molto!
Bivacco Pansera
E' un bivacco ma è abbastanza accogliente, abbiamo trovato delle coperte, dei padellini ed anche un fornelletto con le bombolette di gas, comunque il sacco a pelo invernale è necessario, la mattina all'interno c'erano 2°.
Dislivello 1° giorno: +2.565m / - 725m
Dislivello 2° giorno: + 130m / - 1.860m
km totali: 32,90
N.B.
Il GPS l'ho fatto partire dall'inizio del ghiacciaio per la limitata durata delle batterie, poiché al ritorno l'avrei utilizzato sul ghiacciaio in caso di bassa visibilità.
1° giorno: Campomoro - rif. Carate - rif. Marinelli - Passo di Sasso Rosso - F. Bellavista - Piz Spinas - Pizzo Palù - Bivacco Pansera
Partiamo all'alba (le 6) dalla diga di Campomoro (1.934m), gli zaini sono veramente pesanti (circa 13 kg l'uno) ma contengono tutte le cose necessarie sia per la cima sia per dormire in bivacco.
Dopo i "sette sospiri" (dossi morenici formati nel corso dell'ultima glaciazione ) in 1h50' raggiungiamo il rif. Carate a 2.636m, beviamo un the e ripartiamo, dopo 50' arriviamo al rif. Marinelli (2.813m), mini colazione e ripartiamo.
Saliamo verso il passo Marinelli e al bivio per il Pizzo Palù (cartello) teniamo la destra, raggiungiamo una cengia a quota 3.040m, ci attrezziamo con imbraco, ramponi, picozza, corda, cordini e chiodo da ghiaccio.
Passiamo il passo Marinelli Orientale e attraversiamo in falsopiano la vedretta del Fellaria, dirigendoci verso la zona molto crepacciata dei Sassi Rossi.
Passiamo in mezzo ad una pietraia emersa sul ghiacciaio e teniamo la sinistra, poiché ci sono meno crepacci e si riescono a passare agevolmente.
Alle 12.30 arriviamo al Bivacco Pansera (3.546m - 2h50' dalla Marinelli), mangiamo qualcosa e togliamo dagli zaini tutto ciò che non serve per la cima, poiché viste le nostre condizioni fisiche ed il meteo favorevole decidiamo di salire il pizzo Palù in giornata e alle 13.00 ripartiamo.
Percorriamo l'Altipiano di Fellaria, un'enorme distesa bianca e dopo 45' siamo alla Forcola Bellavista (3.688m), l'unica difficoltà di questo tratto può essere il seracco terminale, ma le condizioni erano buone.
Togliamo i ramponi e iniziamo la cresta rocciosa del Piz Spinas; purtroppo di fronte ad una grossa roccia all'apparenza complicata da arrampicare commettiamo l'errore di aggirarla da destra ma andiamo a complicarci i passaggi e a fatica riusciamo a riguadagnare la cresta, la traccia corretta è tutta in cresta!
La cresta è molto aerea e molto esposta, comunque va percorsa scegliendo con attenzione i passaggio più agevole, transitiamo sul Piz Spinas poi perdiamo leggermente quota e rimettiamo i ramponi per percorrere l'ultimo tratto di cresta nevosa del Pizzo Palù, la fatica inizia a farsi sentire ma alle 16.00 (2h15' dalla F. Bellavista) siamo in vetta!!!
La soddisfazione è grande, abbiamo raggiunto la cima in giornata!
Siamo soli in cima e ci gustiamo il panorama con un clima sorprendente per la quota, poiché non fa freddo e non c'é vento.
Alle 16.25 iniziamo la discesa per la cresta nevosa e poi quella rocciosa, facendoci sicurezza nei tratti più complessi e dopo 1h30' raggiungiamo la F. Bellavista, che è anche l'unico punto dopo il rif. Carate dove c'é campo per il cellulare.
Riattraversiamo l'altipiano di Fellaria e raggiungiamo il Bivacco alle 18.55, è ancora illuminato dal sole!
Fortunatamente non ci sono altre persone poiché ci sono 4 posti letto, accendo il mio fornelletto e sciogliendo della neve ci facciamo un the, mangiamo e aspettiamo l'oscurità per vedere il cielo stellato...favoloso!
2° giorno: Bivacco Pansera - rif. Marinelli - rif. Carate - Diga Campomoro
Mio cugino mi sveglia all'alba per vedere il sorgere del sole, colazione e ripartiamo per la discesa quando il ghiacciaio è quasi completamente coperto dal sole, la neve è molto dura e non ci sono problemi a passare i crepacci, fanno la comparsa un po di nuvole, ci diciamo per fortuna che la cima l'abbiamo fatta ieri!
Transitiamo dal rif. Marinelli e ci fermiamo a mangiare al rif. Carate..un piatto di manfrigole che ho gustato molto!
Bivacco Pansera
E' un bivacco ma è abbastanza accogliente, abbiamo trovato delle coperte, dei padellini ed anche un fornelletto con le bombolette di gas, comunque il sacco a pelo invernale è necessario, la mattina all'interno c'erano 2°.
Dislivello 1° giorno: +2.565m / - 725m
Dislivello 2° giorno: + 130m / - 1.860m
km totali: 32,90
N.B.
Il GPS l'ho fatto partire dall'inizio del ghiacciaio per la limitata durata delle batterie, poiché al ritorno l'avrei utilizzato sul ghiacciaio in caso di bassa visibilità.
Tourengänger:
gebre
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