Cervandone (3211 mt)
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Una improvvisata gita in famiglia si trasforma in una avventurosa ascensione al monte cui l'anno scorso avevo dedicato due dei cinque giorni di trekking al Devero senza riuscire a raggiungere (per svariati motivi) la meta. Si parte con calma, si arriva a Devero, caffè e sono già le ore 11 ca. Mentre i vecchi si portano a Crampiolo per mangiare la polenta, io vado per la mia strada.
Dall'alpe Devero si sale ai Piani della Rossa (1h20m, ore 12:20 - tenersi sulla destra, a sinistra c'è un altro sentiero che non porta da nessuna parte).
Dai Piani della Rossa si prende il sentiero che va a sinistra (a destra si va al passo), lo si segue giungendo nella conca ai piedi del Cervandone. Seguendo gli ometti (scarsi) ci si porta in direzione della morena laterale di destra, che si risale fino a che sulla destra si incontra una cascata, qui il percorso discende la morena per risalire alla sinistra della cascata. Si accede all'ingresso del canalone Marani: pietraia disagevole, l'ho salita un po' a caso tenendomi sul versante sinistro (sempre salendo). Ad un certo punto la salita si fa meno ripida, si intravede la bocchetta al termine del canalone; il tratto finale è particolarmente ripido, insidioso (sassi mobili, terreno cedevole). Giunti alla bocchetta (2h40m, ore 15) si prosegue lungo la cresta, si giunge facilmente alla cima 3112 che si guadagna con un breve tratto di arrampicata (30m).
A questo punto sono ridisceso al pianoro sottostante il Cervandone (forse era possibile tenersi in cresta), per un pendio sabbioso tanto comodo all'andata quando disagevole al ritorno.
Dopodiché si punta alla cima, è possibile evitare di attraversare i nevai (come ho fatto io), procedendo sempre su roccia, qualche passaggio di arrampicata e poi finalmente la cima (30m, ore 17).
Ritorno in 2h30m con numerosi passaggi improvvisati (e non sempre felici..) causa difficoltà nel reperire gli ometti.
Nel complesso gran gita, e le possibilità escursionistiche non si esauriscono con il raggiungimento della cima: possibili varianti sono il giro ad anello attraverso il passo degli Ometti o il passo del Cornera (da valutare la fattibilità).
Dall'alpe Devero si sale ai Piani della Rossa (1h20m, ore 12:20 - tenersi sulla destra, a sinistra c'è un altro sentiero che non porta da nessuna parte).
Dai Piani della Rossa si prende il sentiero che va a sinistra (a destra si va al passo), lo si segue giungendo nella conca ai piedi del Cervandone. Seguendo gli ometti (scarsi) ci si porta in direzione della morena laterale di destra, che si risale fino a che sulla destra si incontra una cascata, qui il percorso discende la morena per risalire alla sinistra della cascata. Si accede all'ingresso del canalone Marani: pietraia disagevole, l'ho salita un po' a caso tenendomi sul versante sinistro (sempre salendo). Ad un certo punto la salita si fa meno ripida, si intravede la bocchetta al termine del canalone; il tratto finale è particolarmente ripido, insidioso (sassi mobili, terreno cedevole). Giunti alla bocchetta (2h40m, ore 15) si prosegue lungo la cresta, si giunge facilmente alla cima 3112 che si guadagna con un breve tratto di arrampicata (30m).
A questo punto sono ridisceso al pianoro sottostante il Cervandone (forse era possibile tenersi in cresta), per un pendio sabbioso tanto comodo all'andata quando disagevole al ritorno.
Dopodiché si punta alla cima, è possibile evitare di attraversare i nevai (come ho fatto io), procedendo sempre su roccia, qualche passaggio di arrampicata e poi finalmente la cima (30m, ore 17).
Ritorno in 2h30m con numerosi passaggi improvvisati (e non sempre felici..) causa difficoltà nel reperire gli ometti.
Nel complesso gran gita, e le possibilità escursionistiche non si esauriscono con il raggiungimento della cima: possibili varianti sono il giro ad anello attraverso il passo degli Ometti o il passo del Cornera (da valutare la fattibilità).
Hike partners:
Umbelize

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