Suoni delle Dolomiti - Malga Spora
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Oggi è il momento del nostro appuntamento annuale con "I suoni delle dolomiti", lo scorso anno fu l'alba a passo Rolle con 20 violoncelli a salutare l'alba sul Castellazzo, sotto le pale di San Martino, oggi sarà un mix di violoncello, percussioni e coro SAT in uno dei più bei posti di tutto il Brenta : Malga Spora a 1850 metri.
Ci ritroviamo ad Andalo alle 10 e 30, siamo in sette, io, Irene, "zia" Norma, Sasha, violincellista Russo, Katarina, violincellista di Berlino in tournee a Verona per la stagione lirica e Marina con il marito Jacopo.
Siamo pronti e partiamo sul sentiero 301 verso la Malga, ma accidenti sempre alle solite, si inzia nel bosco con una rampa del 17-20% per almeno un'ora; mai una volta che si inizia con un sentierino "tranquillo" tipo passeggiata nel bosco e poi magari si inizia a salire.
Pazienza....arriviamo dopo un'ora su una bella e lunga cengia, abbiamo a sinistra una parete di 300 metri ed a destra un bel "salto" di altrettanti metri magari con un pò di alberi a sviare lo sguardo nel profondo.
Siamo in tanti a salire, credo che in 500 metri saremmo almeno 30-40 persone, come dire unire l'escursione sulle nostre belle montagne con l'amore per la musica; comunque a chi interessa, il 26 agosto ci aspetta De Gregori a rifugio Fuchiade in val di Fassa.
Dopo circa due ore arriviamo in una bella conca con Malga Cavedago ad accoglierci e più sù il baito dei Cacciatori siamo a 1869 metri, superiamo il bivio con sentiero 353 e giriamo a sinistra, tutti in fila come una processione di truppe "alpine", poi dopo circa venti minuti scendiamo per una valletta e sbocchiamo a campo della Spora, circondati dalle cime del Crozzon della Spora, Crozzon dei Mandrini e a nord dal Fibbion, cime bianche splendenti al sole che finalmente si affaccia da dietro le nuvole.
il campo è vastissimo, vicino la malga si assembrano centinaia di persone, l'insieme è grandioso perchè la moltitudine che è qui denota un vero amore per queste due arti che sono : la musica e l'arte di "arrampicarsi", di "salire", di "sentire" quel vibrato che solo una vetta e l'ambiente attorno sanno dare.
Bè mi sto perdendo......., mangiamo e poi ci dirigiamo in una piccola conca sulla destra della vallata, qui sarà il posto dove daremo sfogo alla seconda arte della giornata.
Che dire, il mix fra le tre forme musicali è stato veramente bello; alle 15 tutto termina, ci rimettiamo in cammino dopo i commenti e le bevutine del caso, percorriamo il sentiero come incolonnati in autostrada.
Ci ritroviamo ad Andalo alle 10 e 30, siamo in sette, io, Irene, "zia" Norma, Sasha, violincellista Russo, Katarina, violincellista di Berlino in tournee a Verona per la stagione lirica e Marina con il marito Jacopo.
Siamo pronti e partiamo sul sentiero 301 verso la Malga, ma accidenti sempre alle solite, si inzia nel bosco con una rampa del 17-20% per almeno un'ora; mai una volta che si inizia con un sentierino "tranquillo" tipo passeggiata nel bosco e poi magari si inizia a salire.
Pazienza....arriviamo dopo un'ora su una bella e lunga cengia, abbiamo a sinistra una parete di 300 metri ed a destra un bel "salto" di altrettanti metri magari con un pò di alberi a sviare lo sguardo nel profondo.
Siamo in tanti a salire, credo che in 500 metri saremmo almeno 30-40 persone, come dire unire l'escursione sulle nostre belle montagne con l'amore per la musica; comunque a chi interessa, il 26 agosto ci aspetta De Gregori a rifugio Fuchiade in val di Fassa.
Dopo circa due ore arriviamo in una bella conca con Malga Cavedago ad accoglierci e più sù il baito dei Cacciatori siamo a 1869 metri, superiamo il bivio con sentiero 353 e giriamo a sinistra, tutti in fila come una processione di truppe "alpine", poi dopo circa venti minuti scendiamo per una valletta e sbocchiamo a campo della Spora, circondati dalle cime del Crozzon della Spora, Crozzon dei Mandrini e a nord dal Fibbion, cime bianche splendenti al sole che finalmente si affaccia da dietro le nuvole.
il campo è vastissimo, vicino la malga si assembrano centinaia di persone, l'insieme è grandioso perchè la moltitudine che è qui denota un vero amore per queste due arti che sono : la musica e l'arte di "arrampicarsi", di "salire", di "sentire" quel vibrato che solo una vetta e l'ambiente attorno sanno dare.
Bè mi sto perdendo......., mangiamo e poi ci dirigiamo in una piccola conca sulla destra della vallata, qui sarà il posto dove daremo sfogo alla seconda arte della giornata.
Che dire, il mix fra le tre forme musicali è stato veramente bello; alle 15 tutto termina, ci rimettiamo in cammino dopo i commenti e le bevutine del caso, percorriamo il sentiero come incolonnati in autostrada.
Tourengänger:
Amadeus
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (2)