Monte Due Mani, m 1667
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Oggi è giornata da gita tranquilla e la scelta cade sul Monte Due Mani, cima salita diverse volte sempre per lo stesso sentiero, dal quale saliremo anche stavolta.
Per curiosità cerco sul web il percorso che faremo ma inspiegabilmente trovo pochissime notizie......possibile che faccia così schifo? Conosco percorsi sicuramente meno attraenti di questo ma molto frequentati, forse perchè offrono rifugi o pseudo tali dove la polenta scorre a fiumi....
In cima troviamo un po di gente salita per diversi sentieri, chi da Ballabio e chi per la ferrata che parte dalla strada di Morterone. Sul nostro sentiero non troviamo nessuno, nè in salita nè in discesa, anzi, in discesa riusciamo a scorgere un capriolo nel bosco.......che bellezza!
L'escursione ha inizio presso la Casa degli "Artigianelli" a Casere, frazione di Cremeno. Si risale in auto la frazione e giunti davanti al rudere di una grossa costruzione si prosegue a sinistra, fino a trovarsi davanti la Casa sopra menzionata. Qui c'è posto per parcheggiare.
C'incamminiamo lungo la sterrata che costeggia il torrente e quando questa lo attraversa volgendo a sinistra, l'abbandoniamo proseguendo diritto per sentiero, sempre lungo il torrente.
Subito troviamo un bivio, dove ambedue le indicazioni portano in cima al Due Mani: un sentiero sale a destra abbandonando il torrente, mentre l'altro, il nostro, prosegue diritto.
Dopo un paio di guadi anche noi abbandoniamo il torrente e risaliamo sulla sinistra attraverso un fitto bosco, sbucando poi sull'ampia radura della Cascina Rizzolo. Qui si arriva anche seguendo la sterrata abbandonata all'inizio.
Dopo una breve sosta (questa volta "pomodoro".....per essere precisi!) risaliamo per tracce seguendo i segni rossi ed entriamo poco dopo in una bella faggeta, al cui interno si apre una piccola radura con un altrettanto piccolo stagno. Il luogo è intimo e isolato.....e fà subito pensare alla camporella in mezzo alla natura......ma siamo qui per camminare e tiremm innanz!
Dopo un breve mezzacosta, sempre nel bosco, sbuchiamo sulla sterrata proveniente da Maggio e la seguiamo in salita per un breve tratto, fino al primo tornante. Qui l'abbandoniamo ed iniziamo con una serie di scorciatoie "fuori pista" a tagliare i tornanti, sbucando infine su di essa poco prima di una villetta, oltre la quale la strada termina.
Ancora un breve tratto fuori dal bosco e arriviamo alla Bocchetta di Desio, crocevia dove oltre al nostro confluisco i sentieri provenienti dal Culmine di S. Pietro e dalla strada per Morterone.
Vediamo la nostra meta, la croce, ed iniziamo l'ultima alquanto ripida salita che, prima nel bosco, poi in campo aperto, ci porterà finalmente in cima.
Con me hanno camminato Lumi, Moreno, Brunella, Pino e Maurizio
Per curiosità cerco sul web il percorso che faremo ma inspiegabilmente trovo pochissime notizie......possibile che faccia così schifo? Conosco percorsi sicuramente meno attraenti di questo ma molto frequentati, forse perchè offrono rifugi o pseudo tali dove la polenta scorre a fiumi....
In cima troviamo un po di gente salita per diversi sentieri, chi da Ballabio e chi per la ferrata che parte dalla strada di Morterone. Sul nostro sentiero non troviamo nessuno, nè in salita nè in discesa, anzi, in discesa riusciamo a scorgere un capriolo nel bosco.......che bellezza!
L'escursione ha inizio presso la Casa degli "Artigianelli" a Casere, frazione di Cremeno. Si risale in auto la frazione e giunti davanti al rudere di una grossa costruzione si prosegue a sinistra, fino a trovarsi davanti la Casa sopra menzionata. Qui c'è posto per parcheggiare.
C'incamminiamo lungo la sterrata che costeggia il torrente e quando questa lo attraversa volgendo a sinistra, l'abbandoniamo proseguendo diritto per sentiero, sempre lungo il torrente.
Subito troviamo un bivio, dove ambedue le indicazioni portano in cima al Due Mani: un sentiero sale a destra abbandonando il torrente, mentre l'altro, il nostro, prosegue diritto.
Dopo un paio di guadi anche noi abbandoniamo il torrente e risaliamo sulla sinistra attraverso un fitto bosco, sbucando poi sull'ampia radura della Cascina Rizzolo. Qui si arriva anche seguendo la sterrata abbandonata all'inizio.
Dopo una breve sosta (questa volta "pomodoro".....per essere precisi!) risaliamo per tracce seguendo i segni rossi ed entriamo poco dopo in una bella faggeta, al cui interno si apre una piccola radura con un altrettanto piccolo stagno. Il luogo è intimo e isolato.....e fà subito pensare alla camporella in mezzo alla natura......ma siamo qui per camminare e tiremm innanz!
Dopo un breve mezzacosta, sempre nel bosco, sbuchiamo sulla sterrata proveniente da Maggio e la seguiamo in salita per un breve tratto, fino al primo tornante. Qui l'abbandoniamo ed iniziamo con una serie di scorciatoie "fuori pista" a tagliare i tornanti, sbucando infine su di essa poco prima di una villetta, oltre la quale la strada termina.
Ancora un breve tratto fuori dal bosco e arriviamo alla Bocchetta di Desio, crocevia dove oltre al nostro confluisco i sentieri provenienti dal Culmine di S. Pietro e dalla strada per Morterone.
Vediamo la nostra meta, la croce, ed iniziamo l'ultima alquanto ripida salita che, prima nel bosco, poi in campo aperto, ci porterà finalmente in cima.
Con me hanno camminato Lumi, Moreno, Brunella, Pino e Maurizio
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