MONTE GALERO 1708 m


Publiziert von cristina , 4. April 2011 um 15:46.

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum: 3 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m
Strecke:Perati-Madonna della Neve-P.so di Cerisole-P.so delle Caranche-M.te Galero-P.so delle Caranche-Madonna della Neve-Perati
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada Genova-Ventimiglia-uscita Albenga-seguire indicazioni per Castelbianco e successivamente Nasino-dopo la frazione Molino si trovano le indicazioni per Casale-Chiesa-Perati
Kartennummer:Alta via dei Monti Liguri Provincia di SV - Dal Monte Galero alla Madonna della Neve

Oggi decidiamo per un giro nell’entroterra di Albenga, non abbiamo trovato relazioni in merito per cui speriamo che i sentieri che ci sono sulla cartina ci siano anche nella realtà e soprattutto che siano ancora percorribili.
 
Partiamo da una frazione di Nasino, già trovare l’attacco dei sentieri in questi posti non è molto semplice, difficile trovare persone in giro e anche se le trovassimo non sempre saprebbero darci le indicazioni giuste, purtroppo spesso Liguria= mare soltanto.
 
Fortunatamente invece troviamo la frazione di Perati (poche case) al primo colpo. Il sentiero parte proprio al suo termine, strada chiusa inizio del sentiero.
 
Seguiamo i bolli X  e pallino pieno, dapprima su mulattiera, incrociamo poi una sterrata che abbandoniamo ai ruderi della Chiesetta Madonna della Neve. Fortunatamente, non avendo voglia di proseguire lungo la sterrata, decidiamo di prendere il sentiero X per la salita, se avessimo fatto al contrario, probabilmente, sarebbe stato peggio. Il sentiero X passa a dx della chiesetta e sale costantemente nel bosco, con bei tornanti, mai troppo ripidi. Sarebbe un bel percorso se non fosse che questa vecchia mulattiera purtroppo è molto rovinata dai cinghiali, il passaggio di persone deve essere pressoché nullo per cui camminare su sassi mobili, rami spezzati, alberi da bypassare è molto faticoso e toglie il piacere della camminata, in ogni caso la vista di 3 cinghiali ma soprattutto quella di uno splendido camoscio ci riconcilia con il percorso. Arriviamo cosi al P.so di Cerisola. Il nostro obiettivo sarebbe il Galero, ma già alla partenza ci sembrava un tantino lontano, ora ci siamo allontanati ulteriormente e il percorso che dobbiamo fare si vede benissimo che non vede il passaggio di persone da parecchio tempo.
 
Proseguiamo quindi verso sx lungo la cresta con segnavia quadrato vuoto, i bolli sono pochi e poco visibili. La traccia in alcuni punti è quasi nulla per cui una bollatura migliore l’avremmo gradita anche perché, è vero che si tratta di una cresta e di qui non si scappa, ma tra roccette e alberi la visibilità è pochissima, i passaggi sono praticamente obbligati per cui bisogna azzeccarli! Il primo tratto praticamente in piedi, lo passiamo borbottando alla grande per via dei rovi che ci stanno martoriando, ci vorrebbe un’ascia! Dopo questi passaggi tra roccette, segue un breve tratto più tranquillo, qui la traccia più evidente ritorna in cresta verso altre roccette mentre il percorso da seguire scende a sx nel bosco, peccato che il bollo non si vede per cui noi seguiamo l’unica traccia visibile. Qui diventa sempre più impossibile passare per via degli arbusti, qualcuno è passato, vedi resti di fazzoletti di carta e altro, ma chissà quando! Torniamo sui nostri passi e notiamo il bollo sbiadito che sembra indicare che si deve entrare nel bosco. Infatti, ecco gli altri bolli, traccia quasi invisibile per via del fogliame però almeno qui si cammina! Dopo altri passaggi tra rovi e quant’altro raggiungiamo l’ultimo bel tratto di cresta e per roccette scendiamo al P.so delle Caranche.
 
Non è tardi, il Galero ci guarda, sembra lontano ma il dislivello non è molto, decidiamo di provare e di darci un tempo, non vorremmo trovare la stessa situazione anche in discesa. Dal P.so della Caranche, prendiamo l’AV e velocemente raggiungiamo la cima, foto, le Marittime sono ancora ben innevate. Decidiamo di scendere al P.so delle Caranche, più riparato, per mangiare.
 
La successiva discesa dal P.so delle Caranche a Perati è tutta un’altra cosa, il sentiero pallino pieno, è ben tenuto e  pulito. A 700 m circa incrociamo la sterrata abbandonata alla mattina, la seguiamo e torniamo alla Madonna della Neve e poi a Perati.
 
Il giro, con il senno di poi è molto bello. A mio parere sicuramente meglio farlo in questo senso tenendo presente che sia il sentiero/ex mulattiera che sale al P.so Cerisole che alcuni tratti della cresta non sono da sottovalutare.

Tourengänger: cristina
Communities: Hikr in italiano


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