Lago Canee
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é una splendida giornata d'autunno, e diecidiamo di sfurttare quella che forse é l'ultima salita possibile al lago Canee fino a primavera!
Segguiamo la stradina che da Claro ci porta fino ai piedi del meraviglioso paesino di Maruso (pedaggio di 5fr. da pagare in moneta) dove decidiamo di lasciare la macchina.
Dal paesino ci infiliamo in una ripida salita ombreggiata da un suggestivo bosco ove troviamo vecchissimi alberi i quali meritano brevi soste per ammirare le tortuose fronde, e i nodosi tronchi (foto 1) in poco meno di un ora ci troviamo all'alpe di Domàs, un accogliente capanna del patriziato di claro(*).
Da li il sentiero portatosi ad un altezza media di 1600-1700 percorre un fase di stasi con un falzopiano che permette alle gambe di riposarsi dimenticando la ripida salita appena passata.
Sulla strada incrociamo molte capanne: Alpe Focard; Alpe Garescio; Alpe Peueret.
Giunti all'alpe Peueret siamo ben riposati e vogliosi di caricarci sulle gambe l'ultimo tratto di strada che dai 1700 in meno di 3 Km ci porta all'altezza di 2198 dove giacie maestoso lo splendido lago all'ombra del pizzo Calro. Prima del lago vale la pena osservare l'ormai abbandonata alpe che porta omonimia al lago; dopo un breve penziero di mollare tutto e traslocare, si continua un breve tratto per ammirare il maestoso paesaggio.
(*) Dall'alpe domas si puo salre direttamente sulla cresta della montagne segguendo il sentiero in direzione Cap Brogoldone; e poi giungere al lago "dall'alto"; purtroppo per noi saliti in cresta siamo dovuti risciendere e prendere la via classica poiche le forti nevicate dei giorni precedenti ci hanno impedito il passaggio non avendo materiale tecnico adeguato.
Segguiamo la stradina che da Claro ci porta fino ai piedi del meraviglioso paesino di Maruso (pedaggio di 5fr. da pagare in moneta) dove decidiamo di lasciare la macchina.
Dal paesino ci infiliamo in una ripida salita ombreggiata da un suggestivo bosco ove troviamo vecchissimi alberi i quali meritano brevi soste per ammirare le tortuose fronde, e i nodosi tronchi (foto 1) in poco meno di un ora ci troviamo all'alpe di Domàs, un accogliente capanna del patriziato di claro(*).
Da li il sentiero portatosi ad un altezza media di 1600-1700 percorre un fase di stasi con un falzopiano che permette alle gambe di riposarsi dimenticando la ripida salita appena passata.
Sulla strada incrociamo molte capanne: Alpe Focard; Alpe Garescio; Alpe Peueret.
Giunti all'alpe Peueret siamo ben riposati e vogliosi di caricarci sulle gambe l'ultimo tratto di strada che dai 1700 in meno di 3 Km ci porta all'altezza di 2198 dove giacie maestoso lo splendido lago all'ombra del pizzo Calro. Prima del lago vale la pena osservare l'ormai abbandonata alpe che porta omonimia al lago; dopo un breve penziero di mollare tutto e traslocare, si continua un breve tratto per ammirare il maestoso paesaggio.
(*) Dall'alpe domas si puo salre direttamente sulla cresta della montagne segguendo il sentiero in direzione Cap Brogoldone; e poi giungere al lago "dall'alto"; purtroppo per noi saliti in cresta siamo dovuti risciendere e prendere la via classica poiche le forti nevicate dei giorni precedenti ci hanno impedito il passaggio non avendo materiale tecnico adeguato.
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