VAL DI FEX

E venne anche la prima volta di mia moglie.

Ebbene si ce l'ho fatta a fare provare le ciaspole a Mariella e alla fine devo dire che si è divertita e anche parecchio; complice una giornata meteorologicamente eccezionale ( peccato ogni tanto un po’ di vento ) e la destinazione scelta decisamente alla portata delle sue possibilità ma con uno scenario fantastico.

Dopo la lunga ciaspolata di sabato in Formazza fatta con Alberto, Clotilde e con altri amici; alle 6.00 di domenica sono di nuovo in piedi pronto a una nuova escursione sulla neve. Partiti alle 7.00 ci fermiamo a fare colazione a Chiavenna presso una pasticceria dove la qualità dei dolci è davvero eccezionale, alle 9.15 siamo a Sils Maria dove siamo costretti a parcheggiare sulla sinistra della strada principale perché c’è in corso la ski maraton di fondo con la presenza di circa 55.000 partecipanti e di conseguenza c’è un casino pazzesco. Incamminatoci verso il centro paese dobbiamo attendere x circa 20 minuti il transito di tutti i fondisti per attraversare la pista ( penso proprio che la prossima stagione invernale proverò anche lo sci di fondo ), giunti alla piazzetta della chiesa imbocchiamo lo sterrato che sale sulla sx del torrente ( direzione Curtins Val di Fex ) e immettendosi in una forra dopo pochi minuti di marcia superiamo un caratteristico passaggio coperto utile d’inverno per riparare il sentiero da eventuali slavine. Oltrepassato questo passaggio la strada si fa abbastanza ripida e dopo circa 15 min. usciamo dalla forra e l’imponenza della vallata si presenta davanti a noi. Dopo aver oltrepassato un paesino superiamo un altro strappettino e giunti ad una chiesetta ci immettiamo sulla strada principale asfaltata dove transitano carrozze trainate da cavalli che trasportano chi non vuole fare il tragitto a piedi. Fatti circa 200mt. decidiamo di infilarci nella pista di fondo che prosegue parallela alla strada ma una trentina di metri più a monte e proseguiamo la nostra marcia facendo attenzione a non intralciare l’azione dei fondisti. Arrivati all’hotel Fex facciamo uno spuntino e nonostante il percorso proceda ben battuto decidiamo di calzare le ciaspole in modo che Mariella riesca a provarle; dopo i primi passi dove si trova un po’ impacciata riesce a prendere confidenza con l’attrezzatura e procede abbastanza spedita. Giunti in fondo al piano attraversiamo un ponticello e risaliamo un pendio che ci porta al fondovalle poco prima di un ristoro che sorge presso Plaun Vedret un vasto pianoro di escavazione glaciale, da qui la visione verso il Pizzo Tremoggia è davvero notevole. Decidiamo di fermarci, non raggiungendo il ristoro perché Mariella inizia a essere parecchio stanca e dobbiamo ancora affrontare tutta la via del ritorno. Mentre lei ridiscente il pendio per la pista battuta io faccio un fuoripista su un pendio abbastanza ripido ( neve eccezionale come farina e sicura ) divertendomi una cifra. Ci ricongiungiamo al ponticello e ritornati all’hotel Fex togliamo le ciaspole e dopo un’ora abbondante siamo di ritorno alla macchina. Sono le 15.30 passate e la fame inizia a farsi sentire cosi le propongo una sosta a Chiavenna ad un crotto per rifocillarci. Sulla via del ritorno ammiriamo la spettacolarità del Badile che con una giornata cosi limpida con la sua imponenza mette un certo timore solo a guardarlo. Arrivati a Chiavenna facciamo la sosta prevista e alle 18.15 ripartiamo verso casa che raggiungeremo per le 20.10 dopo aver fatto quasi un’ora di coda, unica nota stonata della giornata.

Ma devo dire che NE E’ VALSA PROPRIO LA PENA !!