Dolomiti della conca di Misurina – Salita al Rifugio Fonda Savio (2376) dal Lago De Antorno.


Publiziert von Fabio , 31. Januar 2010 um 09:53.

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum: 3 Januar 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 1 Tage 5:30
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m
Strecke:Park Lago de Antorno (1866) - Bivio sent. CAI 115 - Cadin dei Tocci - Rifugio Fonda Savio (2367) - ritorno per stesso sentiero
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada da Vittorio Veneto Sud per Pian di Vedoia - Strada statale Alemagna fino a bivio per Cortina - Cortina - Passo 3 Croci - Bivio Dogana Vecchia - Misurina - Lago de Antorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Solo nei paesi. I rifugi sono chiusi o di servizio solo per i turisti giornalieri.
Kartennummer:Carta Topografica Tabacco scala 1:25.000 foglio 010

Desideravo da tempo ritornare presso questo rifugio, immerso tra gli splendidi Cadini di Misurina. Occasione puntualmente presentatasi per queste vacanze natalizie, naturalmente sfruttata grazie anche alle favorevoli condizioni meteo e del manto nevoso.
Una giornata splendida, voluta dal creatore per regalarla al paesaggio piu’ bello che si possa desiderare: le Dolomiti.
Come di rito la partenza è programmata prestissimo alla mattina, per avere tempo lungo la strada per un caffe’ abbondantemente corretto ed una buona colazione.
Già dalla periferia di Cortina si apre il grande spettacolo dell’alba sulle rosse Tofane, ma anche sulla vicina Croda da Lago. L’emozione alla vista dell’Enrosadira è nuova ed unica ogni volta.
Da Cortina ci si avvia al passo Tre Coci, tra Faloria e Cristallo, per scendere alla Vecchia Dogana e quindi in direzione di Misurina. Da Misurina si prende la deviazione per il Lago de Antorno (1866) dove si parcheggia l’automobile (bisogna arrivare presto anche perche’ gli sciatori sono molto mattinieri, per approvvigionarsi un posto per l’auto, in quanto qui sono pochi).
Indossate le racchette e preparati per l’escursione si ridiscende la medesima strada per qualche centinaio di metri fino a pervenire ad un cartello presso una piccola deviazione. Da qui il sentiero CAI 115 per il rifugio Fonda Savio.
Si segue l’indicazione, voltando alla nostra sinistra e scendendo in breve in una splendida strada innevata nel mezzo di un bel bosco di abeti. Rispetto a qualche minuto prima, tra il viavai di gente e auto, in breve ci si immerge in un silenzio primordiale.
Si giunge presso un’altra deviazione, la quale su vane tracce di scialpinisti devia sul vero sentiero per il rifugio. Tale traccia sale il vallone che porta al Cadin dei Tocci, tra le pereti delle stesse torri.
Dapprima di moderata pendenza, nonostante tra la neve alta sia ben individuabile, dopo circa 40 minuti il sentiero si incunea in uno stretto e ripidissimo valloncello (con pendenza a 50°). Risulta faticosissimo sia in salita che in discesa.
Con pazienza si risale tutto il versante che porta a scollinare sulla facile cresta che accede al Cadin dei Tocci. La si aggira alla destra orografica passando proprio sotto le Cime del Cadin dei Tocci e poi sotto le pareti della Torre Wundt. Si risale un altro difficile e delicato pendio il quale finalmente porta a pochi metri di dislivello dal Rifugio. Un ultima delicata salita dentro un canalino a lato dell’abitato e finalmente si è arrivati.
Il rifugio naturalmente è chiuso. Il manto della neve in qualche punto supera i tre metri (ci troviamo  a camminare sopra i fili della teleferica di servizio.) Per fortuna nel retro, accedendo dal tetto del primo piano si entra in un piccolo e comodo bivacco invernale di fortuna. Meno male che qualcosa di aperto e’ stato trovato per ristorarsi per un po’.
Il freddo, al quale si aggiunge anche qualche raffica di vento, è veramente tanto. Tutta la valle per quasi tutto il giorno non prende sole (solo qualche sprazzo al Cadin dei Tocci verso le 13.00). Anche il rifugio e’ in piena ombra. Si giaccia tutto all’istante. La temperatura è stimata attorno ai -20°, senza contare la percezione ancora piu’ bassa quando spira il vento. Dopo circa una mezzora si decide di riprendere la via del ritorno, se non altro per cercare un po di sole ristoratore.
La discesa appare abbastanza critica soprattutto nei punti molto ripidi, con la paura che si verifichino dei distacchi. Comunque in circa 1.30 h riusciamo a cavarcela, rientrando presso la piana ai piedi dela Cioma dei Tocci.
Si riprende la piccola carregiabile innevata per giungere in circa 30 minuti alla strada che risale ad Antorno.

Tourengänger: Fabio
Communities: Photographie


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