rifugio Bolettone m.1310 (CO): preparativi per festeggiare l'ultimo dell'anno

 Il giorno 30 dicembre parto con alcuni amici: Italo, Beppe, Giancarlo,Pia e Laura per preparare e verificare la funzionalità della capanna. Giunti alla capanna Bolettone m.1310,un poco umidi per via delle nuvole in cui eravamo immersi,mi attivo subito per accendere la stufa da riscaldamento e il grande camino. In alcuni casi,accendere stufe e camini non é un lavoretto “leggero”,capita a volte,come in questo caso,che la legna é da tagliare,non solo per l'accensione,ma perché non ci passa nell'entrata della stufa. Ceppi di legna di diametro notevole,pesanti e lunghi,tant'è che dovevo calcolare di tenere quelli piccoli per la stufa e quelli belli grandi e pesanti per il camino. Poi,avanti e indietro per fare la scorta di legna per assicurarmi una buona scorta,in modo tale,che il giorno dopo dovevo solo provvedere a portare legna intera senza tagliarla,visto che per l'accensione ne avevo abbastanza. Pia,cuoca magnifica,ha cucinato un buon piatto pasta,poi vi era anche il salame che scivolava nello stomaco con grande piacere. Dopo pranzo,ricomincio il mio lavoro di fuochista e Laura mi domanda se sono stanco: non mi conosce,sono uno che da il meglio per rendere confortevole (e anche per me) il soggiorno in capanna. Poi con Italo,vado al generatore per capire il suo funzionamento,in caso che i pannelli non avessero assorbito abbastanza energia solare (dato che era nuvoloso). Dopo,gli chiedo a Italo di andare insieme a provare le stufette elettriche,nel frattempo che il generatore funziona: una di queste aveva preso fuoco e corsi in bagno,gli soffiamo sopra fino allo spegnimento delle fiamme. Purtroppo quelle stufe sono vecchie e per la sicurezza,andrebbero sostituite. Proviamo anche la pompa dell'acqua,la quale funziona permettendo di evitare l'uso dei secchima,giunti al bagno: ALLAGAMENTO in corso,torna giù e spegni tutto. Si era rotto il tubo dell'acqua calda,ci voleva il classico tappo quando non vi sono allacciati i tubi: bisognava procurarselo. Asciughiamo il tutto e per il momento usiamo i secchi. Giunge l'ora di ritornare a casa per gli amici,che onestamente non invidiavo visto che pioveva,così alle 16 rimango solo e comincio a spostare i tavoli per fare una lunga tavolata,tanto dovevo passare il tempo. Sono le 21,le nuvole sono sparite,si vede la brianza e le luci dei paesi che coronano di splendore,strade e vie. La luna,nel suo splendore illumina come se fosse pieno giorno e io non posso che godere di questo magnifico spettacolo,ritenendomi fortunato e appagato. Alle 22.30 vado a letto,provo la temperatura in camera: 2,4°/2,7° la massima: insomma,un cicinin de frec! Ma solo fuori dalle coperte,sotto di esse si stava bene! GIORNO 31: la mattina alle 7 mi alzo,si stà riformando la nuvolaglia e nel giro di poco non si vede più nulla e ricomincia a piovere. Mi rimetto al lavoro accendendo stufa e camino,poi comincio a riportare all'interno la legna per fare una buona scorta e questo fino alle 15.30 in modo tale,quando sarebbero arrivati gli altri,non li avrei ostacolati. Verso le 12 arrivano 6 amici (colori che erano saliti il giorno prima più uno nuovo) così,dopo aver pranzato,cerchiamo si sistemare i bagni: Italo ha provveduto a portare su uno dei tappi,poi la sorpresa: le vasche del vater erano ghiacciate! Facciamo bollire l'acqua e dopo un po si scongelano,ma resta congelata la vaschetta del galleggiante e qui,l'acqua bollente non va bene,la plastica si deformerebbe. Così Italo,va su e giù per le scale con la pentola di acqua calda e con pazienza riesce a ripristinare il tutto e...abbiamo l'acqua diretta,fantastico! Alle 16 cominciano ad arrivare tutti gli altri del gruppo: Marco e Rosita, Giancarlo e Paola, Chicco e Antonia, Francesca, Donatella, Flora, Anna, Marina, Guido, Roberto B., Roberto A. Mariangela e Mauro in totale 22. I festeggiamenti,partono con gli stuzzichini e il sublime patè di Pia che insieme a Marina rendevano i piatti prelibati (poi vi erano le amiche che collaboravano per qualsiasi cosa). C'era da mangiare a crepapelle,poi giunta mezzanotte,il brindisi e poco dopo,fuori ad ammirare i fuochi d'artificio che penetravano le nuvole,dandoci la possibilità di ammirare i loro colori: é stato fantastico. Verso le 2,il sonno prevale e piano piano tutti vanno a nanna: alcuni mi domandano se non vado a letto e io rispondo che dormo accanto al camino (per essere pronto e senza disturbare,ad accendere stufa e camino). GIORNO 1: Così,verso le 6 mi alzo e ripristino tutto,preparo vicino al camino una grande pentola con acqua per chi volesse farsi del tè e verso le 8 ecco i primi segnali di vita,degli amici che scendono per la colazione e c'è chi non manca di dirmi che sentiva dei scopiettii: già,era legna che ardeva nel camino,che bruciava e scaldava che era una bellezza. Qualcuno era incredulo che avessi dormito accanto al camino,ma la mia altezza me lo permetteva. Poi,dopo la colazione,si fa un giretto,per me terminato un po prima visto che temevo per la mia incolumità,dato che non avevo i ramponi e non avevo nessuna voglia di guastarmi la festa. E dopo pranzo,sistemazione e pulizia della capanna e ritorno a casa. Un grazie a tutti per aver allietato con la loro simpatia questi giorni memorabili e perchè nò,da ripetere. Ciao alla prossima!