Anello Valgrande
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3 November 2025, 22h23.
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Il tempo non è buono ma la voglia di immergermi nel silenzio e nel verde è troppa. Chiedo consiglio la sera prima ad un amico, il Pim, che mi suggerisce questo giro dopo avergli indicato che vorrei andare in Valgrande. Sarà un'ottimo consiglio!
Parcheggio nella località Le Cascine, nell'ampio parcheggio sterrato, gratuito. Da qui attraverso il torrente e passando di fianco alle numerose baite inizio a salire per il ripido sentiero diretto all’Alpe Bondolo. Si affrontano i primi 300 m di salita costante fino all’Alpe Cavalla, da cui, svoltando leggermente a destra, si riprende a salire più dolcemente fino alla Bocchetta di Cavalla. Da qui si costeggia il pendio verso destra per poi intraprendere una decisa discesa verso l’Alpe Bondolo, passando per l'Alpe Moncucco e paesaggi autunnali di larici gialli e nebbia a sprazzi. Si passa per una distesa erbosa dove si supera un torrente e poi la salita riprende. 600 m guadagnati. Dall’Alpe Bondolo, si prende il sentiero verso sinistra, non indicato dalla pallina segnaletica, ma segnato da bolli bianco- e rossi. Si riprende a salire fino alla Bocchetta di Vald. La discesa è per la prima parte sassosa e, vista la pioggia di oggi, non proprio così veloce. Abbassandosi di quota il terreno cambia decisamente trovandosi in distese di arbusti e felci dai colori iconici di Halloween. Anche qui la discesa è tutt’altro che veloce, si scende per boschi di faggio dove il sentiero è un fiume di foglie talmente impregnate di umidità ed acqua da essere delle saponette. Superato il torrente, il sentiero svolta decisamente a sinistra prendendo un po’ di quota per poi riprendere a scendere, costeggiando il torrente stesso. Anche qui un fiume di foglie copre le pietre super scivolose. Prestare molta attenzione. Prima di attraversare il torrente si arriva a un delle baite con una targa in memoria di Gianfri. Durante la mia discesa incontro un gruppo di stranieri probabilmente in attraversata del Bove, sembrano sorpresi nel vedermi sola.
Attraverso il torrente di destra, poco sopra il punto in cui due torrenti si uniscono. Sulla sponda opposta la traccia non è così evidente, sommersa da tutte queste foglie. Il sentiero, in parte attrezzato con catene, riprende a salire. Il sentiero è tutto un sali e scendi, immerso in un bosco di faggi.
Raggiunta in pochi minuti l'Alpe in La Piana, si seguono le indicazioni per l'Alpe Scaredi, a tre ore di distanza. Superato il ponte tibetano, si guadagnano 350 m con una serie di zig-zag fino a giungere all’Alpe Portaiola. Da qui leggera discesa e poi leggera risalita costeggiando il torrente. Il sentiero è tutto un su e giù fino a arrivare all’Alpe Boschelli in prossimità di un ponte di legno ed una bellissima pozza. Il sentiero è abbastanza pianeggiante fino all’Alpe La Balma, una distesa paludosa ma dalla vista mozzafiato. Delle grandi pareti si innalzano davanti agli occhi e non le si lascia per tutta la salita, mentre il sentiero si inerpica per il ripido pendio con un susseguirsi di scalini in pietra, fino al Bivacco Scaredi. Giunta a quest'ultimo prendo il sentiero verso sinistra che inizia a scendere passando per l’Alpe di Cortenuovo, dapprima per un bel tratto di sentiero fangoso, attualmente in manutenzione, poi per comodo sentiero abbastanza sassoso ma corribile. Il sentiero si fa poi più agevole se non fosse per le pietre scivolose e scende rapidamente fino Le Fornaci. Il sentiero prosegue in discesa fino al punto di partenza. Arrivo così dopo 4 ore e mezza di camminata/corsa, a Le Cascine.
Ambiente isolato e poco frequentato credo, oggi particolarmente. Una riconnessione con la natura ed il suo silenzio. Quello che stavo cercando <3
Parcheggio nella località Le Cascine, nell'ampio parcheggio sterrato, gratuito. Da qui attraverso il torrente e passando di fianco alle numerose baite inizio a salire per il ripido sentiero diretto all’Alpe Bondolo. Si affrontano i primi 300 m di salita costante fino all’Alpe Cavalla, da cui, svoltando leggermente a destra, si riprende a salire più dolcemente fino alla Bocchetta di Cavalla. Da qui si costeggia il pendio verso destra per poi intraprendere una decisa discesa verso l’Alpe Bondolo, passando per l'Alpe Moncucco e paesaggi autunnali di larici gialli e nebbia a sprazzi. Si passa per una distesa erbosa dove si supera un torrente e poi la salita riprende. 600 m guadagnati. Dall’Alpe Bondolo, si prende il sentiero verso sinistra, non indicato dalla pallina segnaletica, ma segnato da bolli bianco- e rossi. Si riprende a salire fino alla Bocchetta di Vald. La discesa è per la prima parte sassosa e, vista la pioggia di oggi, non proprio così veloce. Abbassandosi di quota il terreno cambia decisamente trovandosi in distese di arbusti e felci dai colori iconici di Halloween. Anche qui la discesa è tutt’altro che veloce, si scende per boschi di faggio dove il sentiero è un fiume di foglie talmente impregnate di umidità ed acqua da essere delle saponette. Superato il torrente, il sentiero svolta decisamente a sinistra prendendo un po’ di quota per poi riprendere a scendere, costeggiando il torrente stesso. Anche qui un fiume di foglie copre le pietre super scivolose. Prestare molta attenzione. Prima di attraversare il torrente si arriva a un delle baite con una targa in memoria di Gianfri. Durante la mia discesa incontro un gruppo di stranieri probabilmente in attraversata del Bove, sembrano sorpresi nel vedermi sola.
Attraverso il torrente di destra, poco sopra il punto in cui due torrenti si uniscono. Sulla sponda opposta la traccia non è così evidente, sommersa da tutte queste foglie. Il sentiero, in parte attrezzato con catene, riprende a salire. Il sentiero è tutto un sali e scendi, immerso in un bosco di faggi.
Raggiunta in pochi minuti l'Alpe in La Piana, si seguono le indicazioni per l'Alpe Scaredi, a tre ore di distanza. Superato il ponte tibetano, si guadagnano 350 m con una serie di zig-zag fino a giungere all’Alpe Portaiola. Da qui leggera discesa e poi leggera risalita costeggiando il torrente. Il sentiero è tutto un su e giù fino a arrivare all’Alpe Boschelli in prossimità di un ponte di legno ed una bellissima pozza. Il sentiero è abbastanza pianeggiante fino all’Alpe La Balma, una distesa paludosa ma dalla vista mozzafiato. Delle grandi pareti si innalzano davanti agli occhi e non le si lascia per tutta la salita, mentre il sentiero si inerpica per il ripido pendio con un susseguirsi di scalini in pietra, fino al Bivacco Scaredi. Giunta a quest'ultimo prendo il sentiero verso sinistra che inizia a scendere passando per l’Alpe di Cortenuovo, dapprima per un bel tratto di sentiero fangoso, attualmente in manutenzione, poi per comodo sentiero abbastanza sassoso ma corribile. Il sentiero si fa poi più agevole se non fosse per le pietre scivolose e scende rapidamente fino Le Fornaci. Il sentiero prosegue in discesa fino al punto di partenza. Arrivo così dopo 4 ore e mezza di camminata/corsa, a Le Cascine.
Ambiente isolato e poco frequentato credo, oggi particolarmente. Una riconnessione con la natura ed il suo silenzio. Quello che stavo cercando <3
Hike partners:
martynred
martynredCommunities: Hikr in italiano, Trail running
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