Punta della Cinquegna 2275 dalla cresta sud e Croce del Cavallo 1904 grande ravanata da Antrogna


Published by Antonio59 ! , 12 June 2025, 14h39.

Region: World » Italy » Piemonte
Date of the hike: 8 June 2025
Hiking grading: T5 - Challenging High-level Alpine hike
Waypoints:
Geo-Tags: I 
Time: 14:00
Height gain: 1841 m 6038 ft.
Height loss: 1841 m 6038 ft.
Route:14,8 km A/R

Prima ascensione su Hikr per la cresta sud della Punta Cinquegna e soprattutto record di raccolta zecche 41 solo io, con questo l'Ossola supera anche la Valsesia tra i miei record personali :-)) sull'infido acaro succhiasangue.
Partiamo da Antrogna 634 m, capoluogo del comune di Calasca-Castiglione, il parcheggio della chiesa è molto ampio. Risaliamo tra i vicoli, ma imbocchiamo per sbaglio un sentiero basso che va a un ponte, saliamo a prendere il sentiero più in alto che passando dalle case di Brigale va al ponte sul Rio Antrogna, la mulattiera sull'altro lato non è frequentata e sovente ci imbattiamo in zone cespugliate con ginestre e felci. Ma noi ingenui siamo fiduciosi nel nostro spray repellente, invano però. In molti punti il sentiero non è riconoscibile, seppure riporta un numero Cai, e dopo aver lottato ancora con i cespugli, arriviamo finalmente alla radura con baite dell'Alpe Cascinolo 1070 m. Qui ne abbiamo davvero abbastanza del percorso che doveva essere facile e tranquillo qui in basso, abbandoniamo quindi il sentiero in mappa per prenderne un altro non ancora presente sulle carte, ma ben tenuto, che va quasi in piano verso sinistra ( Sud-Ovest ), nella speranza che arrivi sulla sterrata, infatti così sarà, e arriviamo nella parte alta dell'alpe Incino 1130 m. Qui fiduciosi cerchiamo di riprendere un sentiero che ci farà salire direttamente all'Alpe Bobbio 1376 m. Andando a intuito saliamo su un buon sentiero ( sbagliando ), quello marcato stà più a sinistra. Ma comunque arriviamo alle baite inferiori dell'Alpe La Piana e poco dopo anche a quelle superiori 1500 m. Qui siamo già bene inzuppati dall'erba bagnata, e incontriamo due giovani cacciatori in missione censimento selvatici. 
Qualche consiglio da parte loro servirà a darci fiducia sulla cresta sud da percorrere, in quanto finora è stata descritta solo la cresta est, più corta.

Adesso abbandonando ogni traccia in cartografia, saliamo un tratto nel bosco di faggi. Inizialmente sembra addirittura di riconoscere delle tracce. La cresta diventa erbosa e si percorre abbastanza agevolmente, ogni ostacolo che da lontano sembra insormontabile si lascia aggirare a volte a destra e altre a sinistra. Si passa sotto un becco di roccia sporgente e con un ultimo tratto si arriva alla quota 2244 m della Carta Nazionale Svizzera, che fà da nodo orografico, posto alla giunzione tra la cresta sud e quella est.
Adesso andiamo a sinistra lungo la linea spartiacque con la Valle Antrona, scendiamo a una sella e dopo aver aggirato un "dado" di roccia a sinistra, risaliamo sul costone per un canalino erboso, per poi andare senza difficoltà alla vetta principale della Cinquegna 2275 m dove rinveniamo una banderuola metallica, ma poche decine di metri oltre si vede una cimetta di pari altezza con un grande ometto, andiamo anche su questa, che per essere raggiunta avrà bisogno di una scalata di secondo grado+ su di un muretto di circa due metri.
Dopo la pausa pranzo, ritorniamo a saliscendi all'anticima di quota 2244 m nodo orografico, e dopo aver calzato i ramponi, iniziamo la sconosciuta per noi,  discesa della cresta est, che sembra inizialmente ben più ripida della sud.
Infatti dopo aver perso solo 50 metri di dislivello, ci ritroviamo al di sopra di una parete di 30 metri circa, ma pochi metri sopra, una cengia erbosa verso destra ci porterà a imboccare un canale erboso ( il secondo, perchè il primo sembrava inizialmente più impegnativo ). 
Ovviamente la nostra intenzione era di non  allontanarci troppo dalla cresta est, avendo come meta il Passo Salarioli, quindi ogni volta che è possibile si traversa a sinistra e si prende un altro canale erboso, ma alla fine ne abbiamo abbastanza di camminare con i ramponi sull'erba e anche in traverso, puntiamo quindi un albero isolato e con un ultimo traverso in leggera salita, ritorniamo sulla cresta est finalmente. Tolti i ramponi, scendiamo questo tratto di facile cresta ma senza traccia e con zone di rododendri, arrivando al Passo Salarioli 1774 m.
Adesso la via più rapida per tornare ad Antrogna ci sembra risalire con facilità alla Croce del Cavallo 1904 m per poi ridiscendere l'erboso costone sud che col sentiero B6 lascia ben sperare un rapido rientro.
Passiamo dai ruderi dell'Alpe Cimalbosco 1424 m e dell'Alpe Camurè 1187 m e poi all'ingresso dell'Alpe Quaggiù perdiamo i segni ed entriamo in una giungla di ginestre alte 3 metri, completando il raccolto di zecche.
Attraversati i prati della bella alpe, scendiamo tagliando un paio di volte la strada per poi al tornante di quota 870 m prendere definitivamente il sentiero e arrivare ad Antrogna al fare del buio.


Ovviamente le pizzerie in valle chiudono presto e ci toccherà tornare a Varese nella pizzeria dei nottambuli, dove anche a mezzanotte si è ancora ben accetti.

Hike partners: Antonio59 !, Sam61


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Comments (11)


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Sent 12 June 2025, 17h04
41 ?????
sei da Guinnes

Antonio59 ! says: RE:
Sent 12 June 2025, 20h30
Già proprio così Giorgio. Sono arrivato alla conclusione che alle zecche piacciono i tipi sovrappeso, c'è più superfice e roba da estrarre, infatti i miei amici a stento arrivano alla metà delle mie zecche :-)
E comunque nell'uscita che devo ancora pubblicare, nonostante i pantaloni lunghi e nonostante abbia spuzzato ben 2 volte l'anti zanzare-zecche, ne ho preso ancora 38.
Qui ci vuole il napalm :-))
Ciao
Antonio

imerio says:
Sent 13 June 2025, 06h27
Al di là dei dislivelli e del grado di difficoltà, vedo che viaggi su medie impressionanti (mi riferisco al numero di zecche); ne parlavamo ieri con gli amici, nei tuoi confronti siamo dei dilettanti...
Complimenti per l'uscita.
Ciao.
Imerio.

Antonio59 ! says: RE:
Sent 13 June 2025, 11h27
Caro Imerio. Quando uno ha il sangue di buona qualità, le zecche lo capiscono al volo, purtroppo :-)
Ciao
Antonio

imerio says: RE:
Sent 13 June 2025, 12h55
Per avvicinarci ai tuoi numeri, ho proposto per la prossima escursione di andare in mutande, rotolandoci poi nei prati con erba alta...

Sent 13 June 2025, 08h12
Più in alto in quota, meno zecche. L'ideale sarebbe quello di partire per 1500 metri per limitare i rischi. Ma ci sono così tante cose belle da scoprire anche sotto i 1500 m ... tutto questo è molto complicato.

Antonio59 ! says: RE:
Sent 13 June 2025, 11h33
Ciao Christian.
Molto spesso la parte più bella è il viaggio e non la meta.
Vedere vecchi alpeggi e villaggi abbandonati è sempre molto bello.
Per questo partiamo sempre molto in basso.

Ciao
Antonio

Francesco says:
Sent 13 June 2025, 11h11
Ma lascia qualche amorevole succhia sangue anche a chi sale dopo di te, il solito egoista

Antonio59 ! says: RE:
Sent 13 June 2025, 11h35
Questa è la vendetta dell'Avis per il mio egoismo.
Hanno messo una taglia su me e le zecche ne approfittano :-)

Gabrio says:
Sent 13 June 2025, 14h26
Egoista!!!!

Lascia anche agli altri un po' delle nostre adorate zecche!!!

Perfido!
:-))))))


Antonio59 ! says: RE:
Sent 13 June 2025, 14h32
Fortunato tu con tuo apparecchio tecnologico che le tiene lontane.
Almeno fossero un pò più grandi da poterle mettere in padella :-))

Ma adesso vado in Valcamonica che è un vero paradiso, lì non ne ho mai prese.


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