Monte Barro 922m


Publiziert von Federico , 24. November 2009 um 20:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 Juni 2009
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 800 m
Strecke:3 vie possibili che portano in vetta partendo da Galbiate
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Recarsi in località Galbiate, parcheggiare la macchina nel parcheggio di via Carnevale accedendovi da via Sant' Alessandro. Per l'escursione si può risalire per la via Unità d' Italia per effettuare l' itinerario n°1, oppure da via Sant' Alessandro recarsi in via dell' Oliva da dove parte il sentiero verso le tre anticime (n°2) oppure verso San Michele (n°3).
Kartennummer:Kompass n°91 Lago di Como e di Lugano

Monte Barro (922m)
 
            Il Monte Barro sta alla montagna come la Minitalia sta al bel paese intero. Già perché è un monte di bassa quota che offre nel suo piccolo tutto ciò che un escursionista alle prime esperienze può sperare di trovare in un’uscita domenicale:
 
-          una facile vetta da raggiungere con un panorama a 360°;
-          3 vie alternative per raggiungere la cima;
-          una serie di divertenti anticime (per la precisione 3) dal versante sud, sud-est;
-          una flora ricca di fiori di grande bellezza;
-          un punto di ristoro nei pressi dell’ex sanatorio o più in basso alla baita degli alpini (con braci a muretto per grigliate);
-          e persino una strada asfaltata per arrivarci su in macchina (non sino in cima, ma chi è più pigro diciamo che può partire già “in quota”).
 
In realtà il Monte Barro è una specie di oasi nel deserto, perché è un piccolo monte completamente staccato dal gruppo dei Corni di Canzo e circondato da centri abitati importanti quali Lecco, Valmadrera, Sala al Barro, Garlate e naturalmente dalle sponde del Lago di Galbiate, parte finale del ramo di Lecco del lago di Como. Non a caso si parla di Parco del Monte Barro. Nonostante la sua quota bassa offre percorsi divertenti ed a tratti anche spettacolari. Le vie possibili sono tre:
 
- 1      la via più semplice è una carrareccia che si incontra risalendo un paio di km della strada asfaltata che conduce sino all’ex-sanatorio. La carrareccia è ben indicata da un cartello a doc, parte sulla destra della sede stradale asfaltata e si inoltra subito ripida nel bosco fitto di vegetazione. Da qui ad un certo punto si godono bei scorci di panorama sul gruppo dei Corni di Canzo (Cornizzolo e Monte Rai), e anche se i cartelli che portano alla vetta finale recitano la classica frase “per escursionisti esperti”, credetemi, la via che porta in cima è veramente per tutti;
 
- 2      la via più divertente è quella che risale da sud-est e che fa scavalcare in rapida successione 3 anticime prima di accedere al tratto roccioso finale che porta sulla vetta vera e propria. Un su e giù che fa compiere più metri di dislivello del previsto ma che non fa annoiare, con scorci di panorama sul lago di Garlate e su Lecco. La via è leggermente più impegnativa della prima ma anche qui accessibile ai più;
 
-  3     la terza via parte dalla zona di San Michele (chiesa incompiuta sulle sponde del lago di Garlate, ramo di Lecco) e conduce ripidamente verso la cima, con un breve passaggio su roccia in discesa da una piccola anticima nel tratto finale. Questa via è un po’ più impegnativa ma solo se parliamo di escursionisti alle prime armi. Impegnativa perché più faticosa, soprattutto dal Sasso della Vecchia in avanti, e perché presenta appunto un passaggio in roccia finale (banale per chi ha esperienza).
 
Se avete bambini a cui mostrare una vetta per la prima volta il Monte Barro fa per voi. Fu così per me, per questo ci sono affezionato. La mia prima cima conquistata, il primo panorama divorato con gli occhi insieme ad un dolce panino al salame. Le Grigne, il Resegone, i laghi briantei, il gruppo dei Corni di Canzo e Lecco a far da cornice ad un momento magico ed indimenticabile. Una di quelle vette che pur non arrivando neppure a 1000 metri di quota acquistano un significato particolare; del resto si dice che il primo amore non si scorda mai, e forse è un po’ così anche per quella che fu, tanto tempo fa, la mia prima vetta.
 
Le foto si riferiscono a tre escursioni differenti del 2009 in cui ho ripercorso le tre vie citate nella relazione. Volendo si può salire da una via e scendere senza problema dall’altra, anche perché qui non ci sono problemi di orientamento particolare e con la giusta attenzione si può sempre tranquillamente tornare al punto di partenza di Galbiate, Sala al Barro.

Le tre escursioni sono state effettuate nelle date
22 marzo    2009
10 maggio 2009
07 giugno  2009

Tourengänger: Federico
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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UpTheHill hat gesagt: Si vede...
Gesendet am 25. November 2009 um 08:35
...che ami questo monte, e ti confermo che mi hai fatto venire voglia di salirci :-)

Federico hat gesagt: RE:Si vede...
Gesendet am 25. November 2009 um 16:26
Lo devi assolutamente fare, è molto bello, soprattutto il percorso con le tre anticime; è un sali scendi divertentissimo. I sentieri sono molto belli, pensa che una volta all'anno ci fanno pure una corsa non competitiva qui. E' proprio una montagna tascabile ma bella. Diciamo che può essere la meta ideale per quando non si ha molto tempo a disposizione o c'è rischio di pioggia: anche col maltempo non c'è pericolo alcuno, neppure in discesa. C'è anche un parco botanico ma non ne ho parlato perché non mi è sembrato molto curato. Però io di botanica non ci capisco nulla, ho visto diversi cartelli classificatori di piante ma non so quanto fossero attendibili. Ciao attendo le tue foto quando ci sarai salito, mi raccomando.

Floriano hat gesagt: Cime ...
Gesendet am 25. November 2009 um 09:41
ciao,
andiamo a cercare panorami e posti particolare arrampicandoci chissà dove e non conosciamo quello che c'è dietro l'angolo di casa nostra!
Complimenti per la chiave manzoniana che hai dato alle foto, ottima cultura :-)
Un caro saluto
Floriano

Federico hat gesagt: RE:Cime ...
Gesendet am 25. November 2009 um 16:39
Come si dice in questi casi: l'erba del vicino è sempre più verde. Mi piace parlare di queste montagne perché sono veramente alla portata di tutti. Per esempio una persona che non può salire su alte quote per problemi di salute può vivere la soddisfazione di raggiungere una vetta proprio su di un monte come il Barro. Per i bambini poi è perfetto. Certo ci vuole sempre prudenza ovunque. La chiave manzoniana è partita pensando al Resegone, poi con un confronto fra libro e foto si è sviluppata. Sono contento che sia piaciuta. Ciao, un caro saluto anche a te.


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