Un ultimo Acuto per David...

Acuto, Monte Acuto, non ricordavo di esserci già stato, da Clibbio ricordavo un altro giro. Comunque, lascio la macchina vicino al Cimitero, in un ampio spazio che poi al ritorno scopro essere privato, m'incammino subito verso  ovest, seguendo la strada asfaltata, si oltrepassa il Cimitero alla velocità di uno starnuto e poi mi metto a cercare una traccia che dovrebbe partire tra le villette poste sulla sinistra, ce le ho segnate su open street maps e sono almeno due, ma come intercettarle se devi passare tra le proprietà altrui? Scavalco i cancelli? Non mi sembra una buona idea. Seguo ancora la strada, che ora sale verso Fontanelle, un piccolo agglomerato, dove non si perderebbe neanche una piccola particella di sodio, poi, alla prima occasione, cioè uno stradello sterrato, lo seguo sino a trovare una via di salita. Ce l'ho ancora qua, su open street, e che caz...spita!
La traccia anche qua è ampia e sale in moderata pendenza, qua e la ancora i cartelli ti dicono a chiare lettere che stai attraversando non tanto delle proprietà con bosco a corredo, ma solo un bosco, che comunque è suddiviso...in proprietà. Che palle! Attraversando la zona ti accorgi che è un tipo di bosco buono per far legna e quando non fanno la legna ecco un bel roccolo. Pian piano che si prosegue la traccia si restringe e diventa un bel sentiero, ha qualche breve strappetto e se fate attenzione trovate pure qualche freccia rossa disegnata con la bomboletta. A questo punto la traccia sale senza che qualche deviazione malefica mi distragga, oltrepasso ancora un paio di roccoli poi, con un rapido controllo del Gps mi accorgo di essere vicino al M. Acuto, devo solo deviare un attimo dal sentiero e salire ripidamente per qualche metro. Cima piuttosto anonima ma diamogli la sua dignità.
La breve discesa conduce al Passo dell'Acuto. A questo punto è tutto più facile e segnalato perchè dal Passo, seguendo il sentiero bollato (504) con brevi saliscendi mi porto vicino alla Cascina Ronchi dove, la palina indicativa mi da una serie di possibilità: decido di salire alla Madonna della Neve. E ci si arriva in 15 minuti senza tirarsi il collo. Bel posto e bella visuale. Mangio.
Ora non mi resta che scendere, sino alla Cascina Ronchi ed al vicino trivio; proseguo verso destra prendendo verso il Passo della Fobbia, poco dopo, sulla destra, si incontra una bella fontanella con tanto di vasca in cemento, proprio in questo punto scendo verso nord. La traccia è chiara, non sempre pulitissima ma chiara, arrivo ad incrociare un fondo recintato, una scala posticcia invita ad oltrepassare la rete. What is the problem? Problem, problem.
Questa mia scelta implica attenzione, incontrerò i proprietari incarogniti? Cani a protezione? Chi caspita incontro? Fortunatamente nessuno, solo qualche cinghiale intrappolato e lasciato morire di stenti (sic!) e un gruppetto di ungulati che ad occhio mi sembrano Daini. Tra una preoccupazione e l'altra mi porto fuori dal fondo, usufruendo ancora di scalette mal ridotte, ma a questo punto sono in prossimità di Clibbio, e il mio tentativo di incasinarmi è fallito. Circa...
A cose fatte molto meglio scendere da Passo della Fobbia, tanto si allunga il giro di pochissimo e non si rischia nulla.
P.s.
Uscita dedicata a David Crosby, folk singer e componente del gruppo Crosby,Still, Nash e Young, Neil Young, uomo votato agli eccessi psichedelici e non solo, coerente con i suoi "viaggi" sino all'ultimo respiro ed elemento mutante, in termini di ricambi interni. Leggasi cambio del fegato.  Caro David, qualcuno potrà criticarti come artista, de gustibus, ma nessuno può mettere becco sulle tue scelte personali, per me sei stato un bravo musicista e ti auguro un buon "viaggio"  psiconauta, salutaci Burroughs e company e che la chitarra ti sia lieve.

A' la prochaine!    Menek Bluff