Monte delle Rezze / Involt da li Resa (2858 m) - EMTB


Publiziert von siso , 14. September 2022 um 17:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 September 2022
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:15
Aufstieg: 250 m
Abstieg: 1155 m
Strecke:Livigno/Saroch (1858 m) – Funivia Carosello 3000 (2740 m) – Stazione a monte Seggiovia Federia (2752 m) – Madonon – Rifugio Involt da li Rese (2830 m) – Monte delle Rezze (2858 m) – Laghetto di Blesaccia (2694 m) – Malga Federia (2207 m) – Ponte Calcheira (1859 m) – Livigno/Saroch (1858 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Sankt Moritz – Passo del Bernina – Passo della Forcola di Livigno – Livigno.
Unterkunftmöglichkeiten:Livigno.
Kartennummer:Sports Map “Livigno” – Edizioni Sirio, 2017-2020; Bormio, Livigno, Alta Valtellina – 1:50000, Kompass 96.

Escursione in e-mtb alla Madonna del Soccorso, rinominata dai locali “Madonon”. È la protettrice di Livigno, dei suoi abitanti e delle sue montagne.

La statua è posizionata sul Monte delle Rezze, uno dei punti più panoramici e spettacolari di Livigno.

 

Inizio dell’escursione: ore 11.40

Fine dell’escursione: ore 14.50

Sorgere del sole: 6.39

Tramonto del sole: 19.59

 

È una giornata leggermente nuvolosa, che permette tuttavia di svolgere ogni tipo di escursione senza il rischio di temporali.

Alle 11:40 mi avvio in bici sulla Via Saroch, verso la cabinovia Carosello 3000. Acquisto il biglietto di sola salita, senior, compresa la bici, per 21,50 €. In dieci minuti la cabina supera un dislivello di 905 m e in due tratte mi porta a circa 2740 m di quota.

Uscito dalla stazione, alle 12:05 inizio la pedalata, in direzione sud, in discesa, su una comoda sterrata molto frequentata anche dagli escursionisti a piedi, che desiderano raggiungere il Madonon (percorso 157). Il segnavia indica che per il Madonon, a piedi, occorrono 50 min. L’unica insidia è costituita dalla forte affluenza di gitanti in gruppo, con carrozzine, bambini, cani al guinzaglio o liberi. Lasciato a destra il Lago di Blesaccia (2694 m) o Salin, affronto il primo strappo sulla brulla dorsale, ove crescono solo sporadici cespi d’erba rinsecchiti.

All’esterno di una curva verso sinistra trovo la stazione di arrivo della Seggiovia Federia (2752 m). Dopo ulteriori saliscendi, la strada si riduce a sentiero e prosegue lungo il fianco sinistro del Pizzo Cantone (2904 m) in un paesaggio lunare. Il panorama sulla Valle di Livigno è avvincente, tuttavia il ripido versante non consente distrazioni.

Aggirato il pizzo continuo sulla dorsale, più o meno pianeggiante, fino ad un crocifisso, a partire dal quale inizia l’ultima lunga erta, dove incontro parecchi gruppetti, che mi obbligano a mettere il piede a terra e ad accompagnare la bici per un centinaio di metri. Rimonto in sella per le ultime decine di metri fino al Madonon, che raggiungo dopo 28 minuti dalla stazione di Carosello 3000.

Per essere sinceri, non è una bella Madonna, almeno secondo le nostre tradizioni; sembrerebbe una statua etnica. Mi si dice che è un’opera molto vecchia… Pazienza, che conta è l’atto. Grazie a quattro pannelli fotovoltaici, di notte è illuminata ed è ben visibile dalla piana di Livigno.

È un luogo speciale, che apre la vista da una parte sull’intera vallata di Livigno, e dall’altra ad un panorama che spazia dalle montagne del gruppo Ortles-Cevedale fino alle cime del gruppo del Bernina e del Piz Palü.

Visito l’esterno del Rifugio Involt da li Resa (2830 m), un bivacco realizzato dal Gruppo Alpini di Livigno e Trepalle nel 1999. Si tratta di una costruzione con pietre del luogo, con il soffitto a volta, attorniato e coperto da altre pietre. Non ci sono posti letto. Ad alcune decine di metri, più a sud, si trova il singolare gabinetto, senza uscio, con il soffitto a volta e con una veduta panoramica verso sud.

Lasciata la bici, affronto l’ultima salita verso la vetta del Monte delle Rezze (2858 m). Mi bastano tre minuti per raggiungere il cilindro di pietre sul quale ci sono un cannocchiale e un rosone di acciaio con il nome e l’altezza delle cime che si possono osservare. Conto ben 50 vette che superano i tremila metri.

Ne valeva la pena!
 

                                      Monte delle Rezze (2858 m)

Tornato al Lago di Blesaccia (2694 m) svolto a sinistra verso la Val Federia.

La strada bianca scende in direzione della stazione a valle della seggiovia Federia. Al punto 2599 m un segnavia indica che a destra ha origine il sentiero 163 per la Malga Federia; è una sorta di scorciatoia, poco o per nulla adatta alle biciclette. Rifletto un attimo, quindi mi lascio lusingare: abbandono la strada bianca e affronto il single trail, che si sviluppa sul ripidissimo versante destro della Val Federia. Poco dopo si rivela più ostico di quanto mi aspettassi: in alcuni punti devo scendere di sella e accompagnare la bici. Malgrado le insidie raggiungo l’agriturismo senza cadute e senza rischi inutili.

Dopo la pausa pranzo, rientro a Livigno godendomi la lunga discesa nella bella Val Federia.

 

La salita al Madonon e al Monte delle Rezze è una gita imprescindibile per i turisti che visitano Livigno. È considerata la montagna di casa, dove ogni anno, a fine agosto, si svolge la tradizionale sagra che celebra l’amore per la montagna e l’amicizia.

 

Tempo totale: 3 h 10 min

Tempi parziali

Carosello 3000 (2740 m) – Madonon – Monte delle Rezze (2858 m): 37 min

Monte delle Rezze (2858 m) – Malga Federia (2207 m): 1 h

Malga Federia (2207 m) – Livigno/Via Saroch (1858 m): 28 min

Dislivello in salita: 1171 m

Sviluppo complessivo: 24,2 km

Quota massima: 2858 m

Quota minima: 1831 m

Consumo complessivo della batteria da 500 Wh: 24%

Difficoltà: PD

Libro di vetta: no.

Tourengänger: siso


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Kommentare (3)


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Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 15. September 2022 um 10:13
Siso, ti 6 proprio innamorato perso…. :-) , ma come darti torto?

Ancora una volta una delle tante facce di Livigno: ambiente spettacolarmente desertico!

Non finirò mai di stupirmi di così tanta bellezza!

La salita a piedi da Livigno a questa cima è veramente bella, si attraversano boschi e ruscelli per poi compiere un giro circolare.

Peccato che quando la facemmo nel mese di ottobre di qualche anno fa, ahi noi c’era la “Trialeda” , gara di moto da Trial che proprio quell’anno aveva come destinazione la cima del Monte delle Rezze…transitando appunto sui sentieri che lì conducono.

Fortunamente partimmo presto, ma ci fù più di “qualche incontro” e il frastuono ci accompagnò per un buon tratto.

Essendo gli unici escursionisti, arrivati al rifugio fummo ospitati per un piacevole rinfresco a base di prodotti tipici e poi….tanto tanto parlare di cose interessanti :-)

Colgo l’occasione del tuo post per avvisare che quest’anno la manifestazione sarà:

Trialeda- Giro dali val da Livign 2022

Il Moto Club Trela Pass Livigno torna ad organizzare il 01/02 Ottobre 2022 la 9° edizione della
Trialeda – Giro dali Val da Livgn
Motocavalcata nelle spettacolari e suggestive valli di Livigno e Trepalle

ciao,
Emanuela

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. September 2022 um 10:48
Ciao Emanuela!
Ad ognuno il proprio sport preferito.. Io normalmente sono tollerante. Di solito in questo periodo visitiamo l'Isola d'Elba ed anche laggiù si svolgono gare di rally con automobili d'epoca, che durano alcuni giorni. Alcune strade sono completamente sbarrate.
Livigno non finisce di stupirmi: ho ancora parecchi itinerari da scoprire.
A presto,
siso.

Emanuela hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. September 2022 um 12:25
Ma certo, sarebbe un disastro se tutti avessimo la stessa passione!

Noi capiamo bene l'emozione che scaturisce dal mondo delle 2 ruote : abbiamo iniziato a viaggiare in moto prima ancora di prendere la patente per l’auto :-)

Poi sempre viaggiato in montagna partecipando anche a qualche motoraduno in quota in Italia e all’estero e sempre sulla nostra Yamaha FJ1200 abbiamo fatto pure il viaggio di nozze!

Ma credimi, quando “incappi” in queste manifestazioni dove il sentiero diventa una pista, metti seriamente in gioco la tua incolumità.

Fortunatamente eravamo ad un buon punto, diversamente, anche se a malincuore, avremmo fatto dietrofront.

Penso che per scoprire bene Livigno ci si debba trasferire lì :-)

ciao Siso e buon proseguo di esplorazione
Emanuela


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