Snowdon 1085 m - il tetto di Galles ed Inghilterra

Lo Snowdon è la montagna più alta di Galles ed Inghilterra. Per avere vette più elevate in Gran Bretagna bisogna andare in Scozia. 
Attorno allo Snowdon è stato istituito un grande parco nazionale protetto.
La regione è di grande valore e bellezza.
Clima e latitudini diverse da quelle delle Alpi rendono diverso il paesaggio tanto da far sembrare di essere a 2000 metri quando ci si trova a 500 metri di quota. 
Ero stato già in passato nel parco ma questa è la prima escursione sullo Snowdon per me, svolta con debbee durante il nostro viaggio in Galles.
Purtroppo la nebbia ci ha precluso di apprezzare il panorama. Ma non si può certamente pretendere di trovare il sole in Galles con la stessa facilità che sul Gran Sasso. 

Avvicinandosi da sud si è accolti da questo scenario (Harlech)



Ai piedi dello Snowdon inoltre c'è un bellissimo villaggio (Bedgellert)


Ma veniamo allo Snowdon...

Descrizione

Superato il villaggio di Bedgellert e il lago che lo succede troviamo 2 parcheggi a pagamento. Tutti i posti sono occupati e così ci accodiamo sul ciglio della strada dietro ad altre auto parcheggiate contro i rovi. 
È mattino, uno strato di nubi basso rende la giornata uggiosa. Il giorno successivo vento e pioggia ci sferzeranno durante il nostro tentativo di visitare la penisola di Lhyn. Ci renderemo conto solo allora che per lo Snowdon siamo stati fortunati

Il sentiero (Watkin Path) è indicato da un cartello ed è ben tenuto. Questo è un percorso noto poichè è il primo sentiero ufficializzato della Gran Bretagna. Creato da Sir Edward Watkin e aperto nel 1892 è descritto come la variante più lunga ma anche panoramica per lo Snowdon. Noi l'abbiamo sfruttato in parte per l'avvicinamento e poi, interamente per la discesa.
Tra la quota 800 e la cima la direzione del sentiero non è evidente, la traccia non facile da individuare. Inizialmente il sentiero attraversa un bosco e si immette nel bacino idrografico sud-orientale dello Snowdon. Risaliamo la vallata dal lato di sinistra. C'è una serie di pozze e di cascate con persone che approfittano per fare il bagno (calcolare che ci sono 16 gradi ed è coperto).
Raggiungiamo un'ampia corte pianeggiante e abbandoniamo il sentiero. Risaliamo il pendio a sinistra lungo una traccia che per un tratto sfrutta vecchi binari che servivano alcune miniere di rame ora abbandonate. 
Il Watkin Path conduce allo Snowdon da destra: segue la valle dall'altro lato e punta al costone orientale.
Noi invece saliremo dalla cresta meridionale partendo dalla bocchetta (Bwlch Cwm Llan) quotata 520 m. 
Il raggiungimento della suddetta sella implica la risalita di un ripido pendio di sfasciumi e il superamento di un canalino (T3 / T4) dove non esiste una vera e propria traccia. 
Il vento ci investe e proseguiamo lungo la cresta, inizialmente ampia ma ripida, poi a tratti più stretta, talvolta piuttosto esposta. Il terreno varia dalla roccia all'erba. C'è una placconata da arrampicare (grado I). 
Raggiunta la spalla sud siamo ormai nello strato fitto di nebbia. Le speranze di superare lo strato tramontano definitivamente quando qualcuno scendendo ci dirà di ammirare l'ultimo scorcio sotto di noi perchè poi sarà solo nebbia.  
Ci avviciniamo alla vetta. Non vediamo bene dove sia. Un masso tipo menhir ci indica un bivio: a destra si scende per il Watkin Path (orientale), dritto invece si procede per la cima. Raggiungiamo infine la vetta: c'è una fila immane di persone che attende di salire all'omino di pietre. Tutti aspettano diligentemente per poter fare la foto in vetta allo Snowdon. Noi ovviamente ci avviciniamo ma sostiamo qualche metro sotto. Alcuni squarci nella nebbia ci regalano belle vedute sulla vallata percorsa. 

Snowdon (sotto la vetta nel lato orientale)


La discesa dalla via normale (Watkin Path) non presenta difficoltà se non che nel primo tratto ci siano alcuni passaggi ripidi su roccette da svolgere con attenzione. Inoltre la traccia in questo primo tratto non è mai evidente, non ci sono bolli nè cartelli, ma soltanto qualche omino qua e là. Si percorre brevemente un tratto di cresta (orientale) fino alla bocchetta che antecede un'altra cima (che avrebbe potuto essere inclusa nel nostro tour ma non in una giornata così grigia). Quindi si scende lungo l'evidente sentiero fino alle miniere abbandonate e poi alla piana sottostante. 
Qui converte la traccia intrapresa al mattino, si chiude l'anello e si scende costeggiando il fiume, le pozze e entrando nel bosco fino alla strada del fondovalle. 


Via normale di discesa (la vetta nella foto è la montagna a sud dello Snowdon)