Loc. via Bonetti, Gatti (so) : cosa fare, cosa vedere

Lunga gita in MTB, son partito dalla corte dove visse mio nonno a Tavernola (co) x raggiungere quella che era la sua casa di montagna e dove credo dimori la sua anima, in quel di Castione Andevenno (so).
Affrontata con spirito turistico senza mai osare, troppo elevato il rischio di esser costretto a rinunciare chissa' dove, a quanto dall'arrivo, a quanto dal rientro.
X cui caricato lo zaino con coraggio, determinazione, consapevolezza e 1 po' di incognita partivo alle ore 6 e in 5h 20min (5h 06m al netto delle soste x alimentarmi e far foto) giungevo alla meta prefissata a quota 750 circa percorrendo "la strada bassa del lago", la ciclabile da Menaggio (basterebbe davvero poco x renderla appetibile tipo ricoprire aree ecologiche e depuratori con fiori/piante profumati), un po' di asfalto, la vecchia valeriana, il sentiero valtellina, la strada del vino.
Nel paio di orette di sosta che mi sono concesso ho cucinato 1 risotto con tanto cremoso formaggio consumato sul terrazzino con vista sulle Orobie, la fontana e la piccola chiesa di  S.Maria Maddalena e come non gustarsi pure 1 pisolino?
Non azzardo se scrivo che conosco abbastanza la zona, nel raggio di pochi km e sconfinando leggermente si possono vedere i presunti ruderi dell'ex castello del Larice, le piramidi di Postalesio, il mulin de la Rusina, una big bench, il parco delle incisioni rupestri, il masso erratico, il parco giochi, il lago di Triangia con annesso parco avventura su prenotazione, la croce di Poverzone, il monte Rolla, numerosi alpeggi fra cui l'alpe Colina col suo laghetto, il museo valtellinese della moto d'epoca, il ponte sul Mallero, trovare ristoro presso la Trattoria Triangia, ecc ecc.
Tornando alla gita, il rientro ha richiesto praticamente lo stesso tempo dell'andata nonostante il chiaramente minore dislivello, ho trovato tanto vento contrario a valle pedalando in alcuni punti a 12-13km/h, vento che cessava dalla localita' Ponte del Passo"; a questo punto ero ancora a 57km dall'auto ma in orario sull'ipotetica tabella di marcia per cui in ogni discesina dove la velocita' non scendeva sotto i 20km/h potevo permettermi il lusso di riposare le gambe; giungevo all'auto intorno alle 20.30