Passo di Cassana (2694 m) / Pass Chaschauna - EMTB


Publiziert von siso , 15. Juli 2022 um 15:20.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 2 Juli 2022
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   CH-GR 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 1062 m
Strecke:Livigno/San Rocco (1867 m) – Livigno/Croce di Campaccio (1816 m) – Ponte Calcheira (1863 m) – Chiesa di Federia (1954 m) – Pian dei Morti – Bivio per il Rifugio Cassana (2061 m) – Plaῃ di Mört (2342 m) – Rifugio Cassana (2601 m) – Passo di Cassana (2694 m) – Malga Federia (2215 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Sankt Moritz – Passo del Bernina – Passo della Forcola di Livigno – Livigno.
Unterkunftmöglichkeiten:Agriturismo Federia; Alberghi a Livigno.
Kartennummer:Sports Map “Livigno” – Edizioni Sirio, 2017-2020; Bormio, Livigno, Alta Valtellina – 1:50000, Kompass 96.

Escursione nella bellissima Val Federia fino al crinale che collega Livigno a S-chanf.

Il Passo di Cassana è il più agevole valico che mette in comunicazione il Livignasco con S-chanf, quindi l’antica Contea di Bormio con l’Engadina.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.30 (a Livigno)

Fine dell’escursione: ore 11.30 (all’Agriturismo Alpe Federia)

Velocità media del vento: 11,5 km/h

Temperatura alla partenza: 4°C

Sorgere del sole: 5.31

Tramonto del sole: 21.16

 

È un sabato mattina con un’evanescente nebbiolina, che preannuncia il bel tempo. Dopo una sostanziosa colazione, alle 8:30 mi avvio in bici, nell’aria pura di montagna, con una rivitalizzante temperatura di 4°C.

Raggiunta la parte bassa di Livigno, in località Croce di Campaccio (1816 m), imbocco la Via Fédarìa che conduce nell’omonima valle. Superato il Ponte Calcheira (1859 m) continuo sul versante orografico sinistro della valle, su fondo asfaltato, fino alla Chiesa di Federia (1954 m), dedicata alla Beata Vergine Addolorata, dove ho la fortuna di incontrare il curatore dell’oratorio, che gentilmente mi fa visitare l’interno.

Secondo alcune fonti, il toponimo Federia deriverebbe da “feda”, cioè “pecora che ha partorito”, ma anche semplicemente “pecora”: in definitiva, si tratterebbe dunque della “valle delle pecore”.

Fino a questo punto, la salita non è stata particolarmente impegnativa, grazie anche al fatto che il fondo stradale è asfaltato. Il tratto successivo, sterrato, è un piacevole saliscendi, poco più che pianeggiante. A partire dal bivio quotato 2061 m, dal quale il rifugio è dato a 2 h di cammino (2,8 km), la pendenza aumenta bruscamente, inoltre il fondo della pista è spesso ghiaioso, incoerente, e non offre una valida presa alle ruote della bici. Qui si fatica anche con la pedalata assistita. A 2342 m di quota un cartello informa che ci si trova nella poco allegra località “Plaῃ di Mört”, probabilmente perché questa piana, nel 1635, fu un luogo di scontro fra gli eserciti Imperiali e del Duca di Rohan, nel quadro della Guerra dei Trent’anni (1618 – 1648).

Alle 10:08, dopo 1 h 38 min dalla partenza, soste comprese, pervengo alla Capanna Cassana (2694 m), un massiccio edificio che tradisce l’origine militare. Il rifugio è chiuso. La nota più inconsueta è la mancanza del nome della capanna; per contro, appaiono l’anno di costruzione, 1912, l’anno di ristrutturazione, 1983. e una grande scritta in latino sulla sua facciata: “A solis ortu usque ad occasum laudabile nomen Domini” (“Dal sorgere del sole fino al tramonto il nome del Signore è degno di essere lodato”).

Nei dintorni è un continuo andirivieni di marmotte; in cielo volteggia un nibbio reale.

A partire dal rifugio, la pista si riduce a sentiero. Affronto i primi ripidi ottanta metri accompagnando la bici. Una volta raggiunto il successivo ripiano posso rimontare in sella, passo da un crocifisso rivolto a Livigno e concludo la salita alle 10:27. Sul segnavia svizzero appare il nome romancio del valico: Pass Chaschauna (2694 m), pronuncia ciascèna.

L’occhio è attratto immediatamente da un torrione giallognolo che si erge ad un chilometro e mezzo di distanza, a NW. Si tratta della Punta Casana (3007 m), o Punta Cassana, o Piz di Rin, o Píza di Riῃ. È molto attraente; in un prossimo soggiorno a Livigno cercherò di raggiungerla.
 

                                              Punta Cassana (3007 m)

Dopo pochi minuti arrivano altri tre biker. Desiderano compiere un anello, che prevede un’ulteriore salita verso un paio di motti e la successiva discesa nella Valle del Leverone. Io mi sento più che appagato. Mi preparo per la discesa e alle 10:40 mi avvio lungo la stessa via di salita, fino al punto 2210 m, dove imbocco alla destra un comodo single trail che a mezzacosta si dirige verso la Malga Federia. A mezzogiorno mi gusto un piatto di spezzatino con polenta taragna e mi disseto con una buona birra artigianale di Livigno.

 

Il primo impatto con l’appartata Val Federia è stato molto convincente. Non per niente nelle belle giornate la valle è percorsa da un numero elevato di escursionisti, accompagnati dal fischio delle marmotte e dal volo di una ricca avifauna: nibbio reale, aquila, gipeto…

 

Tempo totale: 3 h

Tempi parziali

Livigno/San Rocco (1867 m) – Passo di Cassana (2694 m): 2 h

Passo di Cassana (2694 m) – Malga Federia (2215 m): 50 min

Dislivello in salita: 1062 m

Sviluppo complessivo fino alla Malga Federia: 16,5 km

Quota massima: 2694 m

Quota minima: 1805 m

Consumo della batteria da 500 Wh fino al Rifugio Cassana: 55%

Consumo della batteria da 500 Wh fino al Passo di Cassana: 59 %

Difficoltà: PD

Copertura della rete cellulare: assenza di segnale in tutta la Val Federia.

Tourengänger: siso


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