Monte Legnone da Roccoli Lorla

Il grande nero nonché il pilastro occidentale della Valtellina e delle Orobie, la montagna che sovrasta Colico e l'alto Lario. E' il monte Legnone e in due amici lasciamo il rifugio Roccoli Lorla diretti alla sua vetta, in questa serena giornata autunnale in cui il percorso è ancora per poco privo di neve, nell'imminenza di una perturbazione importante.
 

Nella prima parte del percorso il sentiero è una successione di salite a tornanti intervallate da traversi, toccando due casere (Meric de Scim e Agrogno Alto), prima ampio nel bosco poi più stretto su terreno aperto. 

Si arriva così all'incrocio tra le creste ovest e sud-ovest nel punto chiamato Porta dei Merli. Un traverso, con alcuni cavi che aiutano in un tratto roccioso, conduce alla Cà del Legn, ricovero che troviamo aperto, con tavolino e stufa e privo di brande.  
 

Poco dopo la Cà del Legn si supera un breve salto roccioso con l'aiuto di cavi. Da qui in avanti il sentiero diventa più sconnesso e ripido, spesso a stretti tornanti su pendio sud-ovest non distante dalla cresta, ci sono anche due brevi tratti rocciosi attrezzati con cavi.
 

In vista della vetta il sentiero arriva in cresta, nel punto detto "anticima" sulla minimap, dove incontra quello che sale da nord. Un primo salto roccioso con cavi si può aggirare, poi si prosegue su cresta a gradini, interrotta da un altro breve salto roccioso con cavi. Si arriva così al salto roccioso finale, il più ripido, dove cavi e staffe aiutano la progressione fino in vetta.  Nel tratto dopo la Cà del Legn abbiamo incontrato alcuni stambecchi.
 

So già stato in cima 15 anni fa, allora era una giornata nebbiosa utile soprattutto per aggiungere una montagna alla propria "collezione", oggi mi sono proprio gustato il panorama.

Allora, a 44 anni, mi ero segnato 2h55 minuti dal rifugio Roccoli Lorla, questa volta ho impiegato 3h30 soste escluse come da cartello all'inizio del sentiero. Per scendere senza forzare impiegate circa 2h45.