Bishorn 4153 m - ascesa solitaria per il mio primo 4000


Publiziert von Michea82 , 3. September 2021 um 23:11.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Mittelwallis
Tour Datum: 1 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS 
Zeitbedarf: 15:00
Aufstieg: 2500 m
Abstieg: 2500 m
Strecke:22 km (Zinale - Tracuit - Bishorn e ritorno)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Zinal si raggiunge da Sierre prendendo la valle laterale al Vallese che sale verso sud: la Val d'Anniviers. Sono una ventina di km su strada cantonale. In paese ci sono vari parcheggi. Io ho parcheggiato verso la parte iniziale subito dopo il centro e ho speso 5 franchi per le 24 ore.
Unterkunftmöglichkeiten: Cabane de Tracuit CAS

Era tempo anche per me di toccare i 4000 e ho scelto il Bishorn. È come un' Adula ma più grande. È tecnicamente facile e fattibile in giornata. Almeno questo era ciò che mi aveva detto Daniele, l'amico che mi ha consigliato di andare a Zinal, dormire in macchina qualche ora e da lì conquistare la vetta. 
L'ho preso alla lettera e con in miei tempi ho portato a termine quanto mi ero prefissato. 
Ringrazio il Bishorn, una bellissima montagna che si è prestata ad essere il mio primo 4000 e si è lasciata scalare senza darmi problemi, in una giornata dalle condizioni assolutamente perfette. Scendendo dalla Tracuit mi sono commosso guardando la maestosa cima. Per me è stato un giorno importante. 



In breve

Sono salito sul Bishorn partendo da Zinal alle 03.30 del mattino. Ho seguito il sentiero per la capanna Tracuit. Ho percorso la facile via normale del ghiacciaio Turtmann raggiungendo la vetta in 8h e 40 min, pause incluse. Ritornato dalla stessa via ho avuto qualche problema con la quota. 


Video

[/drive.google.com/file/d/1CFarzltIDxzgtYjdszvu1M-wvRXz4DHr/v...]


Avvicinamento 

Il giorno prima esco dal lavoro presto e alle 17.30 mi avvio da Lugano, tappa in autogrill per una cena veloce. Non trovo pasta o risotto. Ma rimedio una pinza e dei biscotti così ho il carburante. Percorro il passo della Novena e scendo in Vallese. Arrivo alle 22.00 a Zinal (un po' in ritardo per i vari cantieri) e trovo un parcheggio (superata la prima parte del centro abitato sulla strada principale) che mi costa 5 franchi per le 24 ore. Ho la macchina grande di mia sorella così posso dormire. Sveglia alle 02.50. Colazione e partenza alle 03.30. Il buio mi regala un cielo stellato che raramente posso osservare in Ticino. 
Il giorno prima sono stato agitato. Avevo adrenalina in corpo. Stavo lasciando la mia comfort zone. 


Ascesa al Bishorn

Nel freddo della notte mi avvio con uno zaino bello carico. Almeno 4 litri di liquidi, 2 pranzi, vestiti invernali, ramponi. Ma non solo: sono carico di aspettative, di curiosità. Seguo una traccia gps di hikr (zar) e individuo nella parte alta del villaggio le indicazioni per la Tracuit. Il sentiero è un T3 che presenta un unico passaggio difficile proprio poco prima della capanna stessa. Fino a quota 1700 si costeggia sulla sinistra l'ultimo gruppo di abitazioni del villaggio di Zinal, poi si attraversa il torrente di Tracuit e si risale dai boschi in direzione sud-est. C'è un lungo traverso pianeggiante e poi si attraversa una bocchetta a quota 2477 m. Da qui la Tracuit è visibile ma non vicinissima. Il sentiero risale la vallata dapprima su erba e poi su rocce. Intanto albeggia e alle 08.00 mi avvicino al passaggio più difficile. Si tratta di un risalto roccioso da arrampicare. Sarà un grado uno, si devono usare le mani ed è presente una catena per aiutarsi. Non è nulla di complicato o pericoloso ma richiede un minimo di abilità (dote sottintesa per chi si muove a quelle quote).
La Capanna Tracuit sorge in un luogo peculiare. Lungo una dorsale rocciosa che divide il ghiacciaio Turtmann (nell'omonima valle) dalla Val Anniviers. Sembra incastonata nella roccia e domina la vallata. Abbagliato dal sole la raggiungo scendendo dalla dorsale rocciosa e mi prendo la prima pausa di 15 minuti. Piccolo snack e scambio di messaggi con chi mi segue da casa.
Riparto avvicinandomi al ghiacciaio. Raggiungo il ghiaccio dalle rocce moreniche superando un dosso sormontato da una croce. Si perde qualche metro di quota. 
Il ghiacciaio è inizialmente pianeggiante per circa un chilometro. Mi avvicino al costone NW e salto via circa 5 crepacci di piccola dimensione visibili. Quindi a sinistra del costone la via procede in salita costante. La traccia è evidente. Ci sono altri alpinisti per lo più francesi o tedeschi. La maggior parte sta tornando.




Lungo il ghiacciaio vista a NW a quota 3700 circa


Procedo dritto verso est e poi a quota 3700 m piego a sud-est. A 3800 m sento la stanchezza bussare e mi prendo una red-bull. Speravo nello sprint finale ma "tanto sprint non è stato". Riesco lo stesso con lentezza a portarmi alla base della crestina finale. Qui incontro una ragazza francese e con lei conquisto la vetta alle 12.10. L'accesso alla cresta ha una minima esposizione verso NW, è l'unico punto in cui ho piantato la piccozza nella neve, giusto per sentirmi più sicuro. La vetta è ampia.
Sono estasiato. La ragazza vola via subito con il parapendio (era reale perché le ho fatto una foto). 
È la prima volta che vedo il Monte Bianco con i miei occhi. Particolare anche la visione del Weisshorn. Sento voci arrivare da lassù. Sono quattro francesi che incontrerò dopo. 
Mi fermo a mangiare. Le condizioni meteo sono perfette. Non un filo di vento. 



La vetta e dietro il Weisshorn


La discesa non facile per il mal di montagna

Non me l'aspettavo ma in effetti ho sempre superato i 3000 per poco tempo, forse 2 o 3 ore al massimo e solo una volta per più tempo sopra i 3400 m (Monviso). Qui invece sono oltre i 4000 m e sono trascorse già 5 ore da quando ho oltrepassato la soglia dei 3000 m. Inoltre ho dormito poco, ho lavorato intensamente i 5 giorni precedenti e sono partito da quota 1600 m. 
Ho imparato qualcosa di nuovo: forse per i 4000 devo prendermi più tempo e più cura del corpo. L'ho un po' stressato.

Fin qui tutto bene. Tranne la normale fatica associabile alle mie uscite impegnative. 
Lascio la vetta e discendo la breve crestina, tenendomi con la piccozza. Poi affronto la semplice discesa alla Tracuit. Per chi ama l'alta montagna cosa c'è di meglio di una discesa di questo tipo in una giornata perfetta? In teoria al mondo solo poche cose. 
Ma inizio ad avere sonno. Debolezza e nausea. Mi si chiudono gli occhi. Il pranzo lo sento pesare. 
Prendo un'aspirina e degli elettroliti. Non sono disidratato. Ho bevuto tanto. Mi concedo allora un sonnellino di 10 minuti sul ghiacciaio. Le condizioni meteo e la vicinanza del rifugio mi consentono di riposare senza rischiare di essere ritrovato tra 3000 anni. In un altro contesto non mi sarei mai concesso una pausa così. D'altronde mi stavo addormentando in piedi. Mi svegliano i francesi in arrivo dal Weisshorn. Si accertano che io stia bene. Loro invece sì che sono stremati! Ma viaggiano comunque veloci. Li seguo per un po' ma poi li lascio andare. Sono troppo rallentato. Con calma ma soffrendo mi trascino alla Tracuit. Non senza scattare molte fotografie (altro elemento di rallentamento). Il sole scotta, sono stanco e debolissimo. Qualsiasi cosa mi costa uno sforzo enorme. Togliere gli scarponi per entrare a prendere una birra è un'impresa e quando scopro che è caldamente raccomandato brontolo tra me e me.
Non rinuncio al mio mezzo di birra tuttavia.
Mi riprendo rapidamente soltanto sotto i 3000 m. Lascio la Tracuit alle 16.30 e raggiungo Zinal alle 18.30. Il sentiero è il medesimo del mattino. Questa volta però è giorno.
Il mal di testa ritorna prepotentemente. Mangio qualcosa per assumere un'aspirina con grande beneficio. Ho di nuovo la forza e la lucidità per tornare a casa. Con la compagnia di 2 autostoppisti in arrivo anche loro da una cima della zona. 


La capanna Tracuit 

Grande soddisfazione ma il giorno dopo sono un mollusco insignificante che si sposta per casa senza uno scopo preciso. 





Tourengänger: Michea82
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (25)


Kommentar hinzufügen

beppe hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 07:17
Grandissimo
Ciao
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 10:25
Grazie Beppe :)

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 08:00
Caspita che cavalcata in giornata! Grande!
Irene

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 10:26
Grazie Irene :) almeno anche io ho assaggiato l'alta quota

m323 hat gesagt: Grandissimo
Gesendet am 4. September 2021 um 08:00
Grandissimo Michea. Spettacolare! Bravo!
Ocio però a non esagerare in solitaria perché non sempre si può trovare qualcuno in giro

Michea82 hat gesagt: RE:Grandissimo
Gesendet am 4. September 2021 um 10:27
Grazie Fredy! Sì difatti la prossima mi abbasso. Era il momento giusto di salire e ho scelto una meta frequentata per non essere troppo solo

siso hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 10:24
Grande Michea, bella iniziativa e ottima impresa! Il primo 4000 suscita sempre una grande emozione, inoltre, in solitaria non è da tutti! Sono sicuro che ti verrà il desiderio di scegliere la prossima meta oltre i quattromila. Sinceri complimenti!
siso.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 10:30
Grazie Siso! Si il desiderio c'è . Ma credo che resterò più in basso alla prossima uscita. I 4000 non sono fuori casa e richiedono tanta energia. Di montagne da esplorare ce ne sono a tutte le quote ancora per me. Certamente non sarà l'unico 4000 comunque. L'anno prossimo ne farò magari altri 2.

rochi hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 11:00
Ricordo la mia discesa dalla Tracuit dopo aver fatto il Bishorn come una delle sofferenze più epiche della mia vita.
È considera che la notte prima della vetta l'avevo trascorsa in rifugio.
Sei stato grandioso.
Ciao!
R.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 15:24
Grazie Rochi! La prossima volta che farò un 4000 dormirò in capanna o mi creerò un bivacco o perlomeno risposero di più prima di farlo. In alto cambia molto per me.

Sky hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 19:24
Pur non conoscendo bene il Turtmanngletscher, fare in solitaria un ghiacciaio crepacciato, ma ricoperto di neve, per giunta a giornata avanzata e fine stagione, mi sembra un azzardo stupido. Finire in un crepaccio slegati non lo auguro a nessuno, ed essere su una via normale trafficata come il Bishorn aiuta, ma fino ad un certo punto. Poi se vuoi prenderti il rischio, per me devi avere imbrago, longe e vite da ghiaccio.. tu eri imbragato, eh?

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 20:44
Ho pensato a lungo a quello che dici tu. Mi sono portato l'imbrago nel caso avessi preferito chiedere a qualche cordata di prendermi. Ma ho visto che erano solo 5 crepacci nella parte bassa, piccoli e liberi da neve. Pertanto sono salito come altri solitari da solo

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 21:55
Avere l'imbrago e non indossarlo è come avere la corda e tenerla nello zaino.. i crepacci che si vedono sono quelli di cui non ci si deve preoccuparse.. (poi magari davvero il Turtmanngletscher è un ghiacciaio chiuso, ma visto l'estensione, ne dubito.. così come non è privo di crepacci quello sulla normale al Breithorn.. ed il fatto che qualcuno li faccia in solitaria non vuol dire che sono sicuri!)
Nel 2015 uno scialpinista, in discesa dallo Strahlhorn, finì in un crepaccio (una condizione quasi identica al procedere slegato a piedi), e ne uscì indenne grazie all'attrezzatura che aveva con sè e alla sua capacità di usarla
https://www.youtube.com/watch?v=OvjUUgJgxJ4

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2021 um 22:09
Fare un qualsiasi ghiacciaio da solo è sempre un rischio lo so bene. Così come fare uscite in montagna in generale da solo specie dove la connessione è assente. Cmq grazie per il video e le informazioni. Quando avrò occasione di andare con qualcuno lo farò volentieri così come i corsi di alpinismo che quest'anno non ho potuto fare.

igor hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2021 um 22:50
Bravo maicolson ! ;)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2021 um 07:16
Grazie Igor
È da te che ho preso la tenacia

gbal hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2021 um 17:16
Se penso che solo qualche anno fa pubblicavi una relazione in cui tuo fratello ti spiegava l'uso della corda ecc. devo dire che ne hai fatta di strada. E stavolta 2500 m 15h e 22 km....beh ce n'è da mettere a terra chiunque, altro che il mal di montagna.
Bravo Michea sinceri complimenti, al di là di qualche tirata d'orecchie comparsa tra i commenti; se non si osa un po' (il giusto eh!) non si va da nessuna parte. Ciao!!!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2021 um 17:57
Ciao Giulio i tuoi incoraggiamenti sono sempre graditissimi sopratutto dopo questa uscita in cui la precipitazione della carica adrenalinica mi ha lasciato un po di incertezza  Mi sento un'escursionista vestito da 4000, so che ho un mondo di cose da imparare e così tanta strada in salita da fare che spesso dubito di poter realizzare i miei sogni.
La mia costanza e motivazione posso dire che non mancano.
Ora si tratta di fare lo step successivo: la sgridata di sky non è per nulla fuori luogo.
Ricordo il video a cui ti riferisci: il Basodino. È stato un grande giorno.
Grazie carissimo

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2021 um 11:56
Fare un 4000 partendo dal basso è meglio che cominciarlo da un rifugio in quota (se è facile e con isoterma non molto alto). Un mio amico alpinista molto forte ha sempre fatto il Rosa partendo in giornata da Punta Indren.
Io sono andato 4 volte a dormire alla Gnifetti (vomitando sempre) per riuscire in una sola occasione ad arrivare in vetta (da solo, non sei l'unico incosciente :-)) Io però c'ero andato ad inizio stagione con i crepacci chiusi).
Quello che mi stupisce è il malore che hai avuto.
Secondo me è stato un insieme di fattori (oltre la quota):
problemi digestivi, stanchezza e/o fotofobia.
In caso contrario avresti dovuto avere dei sintomi già dalla salita o non averli affatto.

Se dormo in un rifugio sopra i 2700m. sto male.
Se faccio un tremila in giornata non ho sintomi.
Se cammino a lungo su neve (fuori dal bosco) mi viene da vomitare (forse proprio per un lieve problema di fotofobia).
Ho fatto il Gran Paradiso in giornata partendo da 2000 m (dormendo in auto) e sono andato benissimo
L'ho fatto l'anno prima pernottando al rifugio e sono stato molto male.
Se tu non hai mai avuto problemi a dormire dai 2700m in su (è la quota limite per chi ha problemi) ti invito a valutare la mia ipotesi.
Avrai comunque tempo per capirlo.

Ciò che rimane è comunque la grande escursione che hai fatto:
COMPLIMENTI!!!

Ciao!!!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2021 um 13:19
Ciao Gabrio e grazie!
Penso che nel mio caso sia un crollo della adrenalina che mi ha sostenuto nei giorni precedenti fino alla cima. Ho pianificato e organizzato il mio giro mentre lavoravo a pieno regime e riposando niente. Il raggiungimento della vetta a parte la fatica non mi ha dato alcun sintomo. Mentre la discesa mi ha dato cefalea, stanchezza, sonnolenza e un po' di nausea (pranzo pesantino). Ma niente altro. Non so cosa sia il mal di montagna. Dovrei provare a stare più di 24 ore in quota come dici tu per testarmi.

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2021 um 00:15
I sintomi del mal di montagna sono (tra gli altri) proprio affaticamento, dispnea, cefalea, nausea.. pur non avendola mai provata in prima persona, mi sembra di poter dire che tu abbia sofferto di quello..

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2021 um 06:24
È la prima volta che si presentano e non è la prima volta che faccio un escursione con dislivello superiore ai 2000 e 2500m. Pertanto l'altitudine ha influenzato

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2021 um 07:07
infatti si chiama mal di montagna, non mal di dislivello... il fattore scatenante è la mancanza di ossigeno della quota, non l'affaticamento...

Gesendet am 6. September 2021 um 12:20
Direi una GRAN bella avventura !
Complimenti

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2021 um 14:19
Grazie Giorgio!


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