Un piacevole ritorno al lago del Truzzo
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Vorremmo tornare ad arrampicare ma le giornate scorse sono state piovose quindi decidiamo di andare sul sicuro con una bella camminata. Sabato sera siamo un po’ indecisi sulla meta ma poi la scelta ricade sulla valle del Drogo e il bellissimo lago del Truzzo. Ci eravamo già stati in estate e il bellissimo sentiero e ambiente ci aveva rapiti, è giunto il momento di tornare.
Domenica mattina quando ci lasciamo alle spalle Chiavenna il cielo è tutt’altro che azzurro, nuvoloni grigi incombono e qualche gocciolina inizia a scendere. Una signora del posto ci sconsiglia la salita, sarà brutto tutto il giorno secondo lei. Dopo 5 minuti di cammino inizia anche a grandinare, siamo un po’ indecisi sul da farsi, ma decidiamo di proseguire, se peggiorerà ancora torneremo indietro. La salita è dolce ma decisa, il sentiero ancora più bello di quanto ricordassimo. Incontriamo molte capre e pecore, la pioggia diminuisce e il cielo si tinge di azzurro, che meraviglia! Lasciate alle spalle le ultime baite la grandine al suolo lascia il posto alla neve, inizialmente una leggera spolveratina accarezzata dai passi dei molti uccellini poi sempre di più nei pressi del lago. Come l’ultima volta in cui siamo stati in questo luogo il vento è molto forte, proviamo a proseguire fino al rifugio Carlo Emilio ma la molta neve inconsistente ci fa desistere quando ormai ci mancano solo 5 minuti. Torniamo alla diga al riparo di un vecchio rudere dove pranziamo e poi iniziamo la discesa per sfuggire al vento freddo. Quando siamo quasi a valle il verso di una marmotta ci richiama, corre sui prati sopra di noi. E’ la ciliegina sulla torta di una splendida giornata.
Domenica mattina quando ci lasciamo alle spalle Chiavenna il cielo è tutt’altro che azzurro, nuvoloni grigi incombono e qualche gocciolina inizia a scendere. Una signora del posto ci sconsiglia la salita, sarà brutto tutto il giorno secondo lei. Dopo 5 minuti di cammino inizia anche a grandinare, siamo un po’ indecisi sul da farsi, ma decidiamo di proseguire, se peggiorerà ancora torneremo indietro. La salita è dolce ma decisa, il sentiero ancora più bello di quanto ricordassimo. Incontriamo molte capre e pecore, la pioggia diminuisce e il cielo si tinge di azzurro, che meraviglia! Lasciate alle spalle le ultime baite la grandine al suolo lascia il posto alla neve, inizialmente una leggera spolveratina accarezzata dai passi dei molti uccellini poi sempre di più nei pressi del lago. Come l’ultima volta in cui siamo stati in questo luogo il vento è molto forte, proviamo a proseguire fino al rifugio Carlo Emilio ma la molta neve inconsistente ci fa desistere quando ormai ci mancano solo 5 minuti. Torniamo alla diga al riparo di un vecchio rudere dove pranziamo e poi iniziamo la discesa per sfuggire al vento freddo. Quando siamo quasi a valle il verso di una marmotta ci richiama, corre sui prati sopra di noi. E’ la ciliegina sulla torta di una splendida giornata.
Tourengänger:
mattia
Communities: Hikr in italiano
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