Val Castellera e Monticello di Pugazzano - Cuseglio
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Bel giro per sentieri abbandonati intorno alla val Castellera.
Venendo da Varese parcheggio sulla sinistra prima della sbarra per le miniere, ormai sempre occupati i posti lì.
Stanno costruendo la ciclabile ma il posto si trova. L'idea è andare a un sentiero che porta direttamente a monte di Cuseglio. Quindi costeggiamo il prato e arriviamo alla fila dei tralicci, che seguiamo verso destra ( cespugli tagliati da poco e si stà formando sentierino. Poco prima del torrente Castellera si piega a sinistra verso la montagna, con un pò di intuito bisogna ritrovare l'antico sentiero della valvola, trovato, sale nel paglione a serpentine con alcune varianti per arrivare sulla sterrata a nord dell'Alpe Cuseglio e proprio dove c'è la valvola incriminata. Visto che siamo vicino facciamo una breve divagazione a sinistra per risalire al Monticello di Pugazzano 644 m ( nome storico ). Ritornati sui nostri passi percorriamo la sterrata verso nord ripassando dalla valvola ( che è situata su una Sella ) proseguendo in salita con l'idea di andare a prendere il sentiero che traversa in Val Castellera, arrivati all'ometto che indica la svolta, decidiamo di mappare tutta la stradina fino al suo termine e sorpresa scopriamo anche la sua funzione, arriva a una cisterna e lì finisce. Appagati, ridiscendiamo all'ometto, dove basta salire pochi metri e si entra in un bella e vecchia mulattiera che scende dolcemente a un guado sul torrente Castellera, Marco si preoccupa di costruire un ometto visibile dall'opposta sponda. Dopo il guado si risale in breve al sentiero principale delle miniere ( ometto alla svolta ). Qui risaliamo a sinistra il sentiero per fare una breve visita alla miniera Valvassera che è di gran lunga la più grande di tutta l'area. Quindi risaliamo il torrente col sentiero principale fino alla diga di sassi, e guadando appena sopra si va a compiere il lungo traverso dei minatori ( nome inventato lì per lì, ma avrà avuto pure uno scopo ? ). Inizialmente sale dritto per poi cominciare a traversare a saliscendi a destra ( Est ), arriviamo a un'altra miniera, oltre il sentiero prosegue e con un pò di intuito si segue, arrivando a un'altra miniera, questa tappata però, ma lo scarico a valle non lascia dubbi. Proseguendo arriviamo a intercettare il costone che con una corta discesa ci porta a visitare la miniera verticale ( l'Abisso ) facilmente individuabile anche per il gendarme roccioso in porfido. Risalito in breve ancora alla traccia, si passa un canale e poi sotto una colata di massi ( qui la traccia si sdoppia e vanno bene entrambi ), tenuto la traccia bassa e arriviamo nella parte alta della Costa della Muraglia, dove di fronte parte un ampia mulattiera in discesa inizialmente e poi in traversata piana che ci porta sui 700 metri a confluire sul sentiero principale della Cresta dei Sassi Rossi ( Costone Sud-Est della Martica ,ometto indica svolta). Da qui in discesa giù al baitello del bivio 560 m. E con gli opportuni tagli giù alla cabina elettrica nel fondovalle. Appena sotto guadato il torrente Castellera e seguendo la linea dei tralicci e poi il bordo prato all'auto.
Il giro è complesso da spiegare. Guardare la minimap e la traccia.
Venendo da Varese parcheggio sulla sinistra prima della sbarra per le miniere, ormai sempre occupati i posti lì.
Stanno costruendo la ciclabile ma il posto si trova. L'idea è andare a un sentiero che porta direttamente a monte di Cuseglio. Quindi costeggiamo il prato e arriviamo alla fila dei tralicci, che seguiamo verso destra ( cespugli tagliati da poco e si stà formando sentierino. Poco prima del torrente Castellera si piega a sinistra verso la montagna, con un pò di intuito bisogna ritrovare l'antico sentiero della valvola, trovato, sale nel paglione a serpentine con alcune varianti per arrivare sulla sterrata a nord dell'Alpe Cuseglio e proprio dove c'è la valvola incriminata. Visto che siamo vicino facciamo una breve divagazione a sinistra per risalire al Monticello di Pugazzano 644 m ( nome storico ). Ritornati sui nostri passi percorriamo la sterrata verso nord ripassando dalla valvola ( che è situata su una Sella ) proseguendo in salita con l'idea di andare a prendere il sentiero che traversa in Val Castellera, arrivati all'ometto che indica la svolta, decidiamo di mappare tutta la stradina fino al suo termine e sorpresa scopriamo anche la sua funzione, arriva a una cisterna e lì finisce. Appagati, ridiscendiamo all'ometto, dove basta salire pochi metri e si entra in un bella e vecchia mulattiera che scende dolcemente a un guado sul torrente Castellera, Marco si preoccupa di costruire un ometto visibile dall'opposta sponda. Dopo il guado si risale in breve al sentiero principale delle miniere ( ometto alla svolta ). Qui risaliamo a sinistra il sentiero per fare una breve visita alla miniera Valvassera che è di gran lunga la più grande di tutta l'area. Quindi risaliamo il torrente col sentiero principale fino alla diga di sassi, e guadando appena sopra si va a compiere il lungo traverso dei minatori ( nome inventato lì per lì, ma avrà avuto pure uno scopo ? ). Inizialmente sale dritto per poi cominciare a traversare a saliscendi a destra ( Est ), arriviamo a un'altra miniera, oltre il sentiero prosegue e con un pò di intuito si segue, arrivando a un'altra miniera, questa tappata però, ma lo scarico a valle non lascia dubbi. Proseguendo arriviamo a intercettare il costone che con una corta discesa ci porta a visitare la miniera verticale ( l'Abisso ) facilmente individuabile anche per il gendarme roccioso in porfido. Risalito in breve ancora alla traccia, si passa un canale e poi sotto una colata di massi ( qui la traccia si sdoppia e vanno bene entrambi ), tenuto la traccia bassa e arriviamo nella parte alta della Costa della Muraglia, dove di fronte parte un ampia mulattiera in discesa inizialmente e poi in traversata piana che ci porta sui 700 metri a confluire sul sentiero principale della Cresta dei Sassi Rossi ( Costone Sud-Est della Martica ,ometto indica svolta). Da qui in discesa giù al baitello del bivio 560 m. E con gli opportuni tagli giù alla cabina elettrica nel fondovalle. Appena sotto guadato il torrente Castellera e seguendo la linea dei tralicci e poi il bordo prato all'auto.
Il giro è complesso da spiegare. Guardare la minimap e la traccia.
Tourengänger:
Antonio59 !
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Kommentare (1)