Monte San Primo 1686mt con ciaspole


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 15. Dezember 2020 um 14:16.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 Dezember 2020
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 650 m

   
 

Beh SI', anche noi

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     



Hanno aperto i cancelli, e gli animali chiusi nei recinti da due mesi non aspettavano altro ...
Ovviamente tra gli animali in pena ci siamo anche noi!

Domenica ci si può muovere, e già in settimana si fanno programmi, soprattutto considerando che non ci si può muovere fuori dalla regione (quindi niente espatriata) e che è caduta tanta neve, quindi ciaspole.
Ho un ricordo meraviglioso di una vecchia ciaspolata al San Primo, vetta che nelle condizioni meteo migliori è un punto panoramico spettacolare, nettamente superiore a tante vette molto più elevate.
Ne parlo Roberto, saremo solo noi due in questa bella avventura, ed anche lui condivide di ripetere questa ciaspolata.
Siamo certi di trovare molta gente, quindi partenza presto, alle  7:20 siamo al parcheggio sopra Piano Rancio, ai vecchi impianti di sci, ma è ancora buio.
Nonostante il buoi ci sono già una ventina di auto, qualcuno si è già mosso, tanti si preparano, in maggioranza sky-alper, ma molti con snowboard, qualche ciaspolatore e tanti con solo ramponi.
Alle 07:40 alle prime luci dell'alba usciamo dal tepore dell'auto per i 3°, pensavo peggio.
Alle 7:45 ciaspole ai piedi da subito iniziamo la camminata, la giornata è limpidissima e si presenta nel migliore dei modi: siamo all'ombra ma vediamo lontana la cima del S.Primo illuminata dai primi raggi di sole arancione.
L'allenamento fisico è scarso, quindi ce la prendiamo comoda, molti ci sorpassano, con alcuni stiamo al passo.
Passiamo l'Alpe del Borgo per proseguire ed arrivare alla cresta Q1300, siamo a N quindi ancora in ombra e lo saremo fino alla colma sopra il Terrabiotta.
Seguendo la bella cresta N arriviamo alla Colma dell' Alpe Terrabiotta, a sinistra il Monte Ponciv con i ripetitori a destra la lunghissima cresta del San Primo con due elevazioni intermedie.
Neve in abbondanza, morbida stupenda per le discese in libera.
Ma non è solo la neve a colpire l'attenzione, dovunque mi giro puntini scuri e colorati si muovono sulla superficie bianca.
Mai vista tanta gente, e siamo solo alle 8:40 alla colma, col passare delle ore la quantità di puntini aumenterà in modo esponenziale.
La vista dalla cresta è unica si vede il bacino verso Como e tutto l'alto lago da Menaggio verso le Alpi, ed anche se il lago regala sempre una fastidiosa brezza fredda, il panorama è così bello che te lo godi ad ogni passo.
Tante foto e passo dopo passo seguiamo i saliscendi sulle due cime prima del tiro finale, il più ripido verso la cima.
Arriviamo pochi minuti prima delle 10:00, ci saranno una ventina di persone.
Come ricordavo bene il panorama a 360° è una cosa unica, e con una giornata così è davvero il miglior premio possibile.



La croce è rivestita di ghiaccio, come le antenne del ripetitore dei vigili del fuoco.
Ci fermiamo una quarantina di minuti, poi il freddo gelido e l'avvicinarsi di troppe formichine ci convicono a scendere.
Abbiamo programmato di pranzare in zona del Terrabiotta, all'alpe o sul Ponciv.
La discesa meravigliosa a cercare, con difficoltà, la neve intonsa, dove poter scendere scivolando un pò cercando i tratti ripidi.
Alla prima colma, invece di fare la cresta come all'andata prendiamo il traverso basso sul fianco S, verso il Pian del Tivano, incrociando decine e decine di persone.
Mai vista una folla del genere, e non abbiamo ancora visto tutto ...
Il ritorno è ovviamente più lungo, seguendo il profilo dei costoni, ma ci permette di godere del sole ed essere riparati dal vento, unico problema ogni decina di metri ti devi spostare per cedere il passo a chi sale.
Alle 11:40 arriviamo alla colma, ed ora guardano attorno i puntini scuri e le file delle formichine sono dovunque, pochi quelli che scendono tanti che puntano alla vetta o solo alla colma o al Ponciv.
Pranziamo vicino all'Alpe di Terrabiotta, dove al momento contiamo meno di una decina di persone, dopo un'ora almeno una cinquantina.
Ce la prendiamo molto comoda, troppo bello, troppa la voglia di evadere e di tornare in montagna, e con un pò di nostalgia, visto che siamo solo io e Roby, ha un pò il sapore di una vecchia rimpatriata, i primissimi tempi della Girovagando, una delle prime escursioni da soli ed una delle prime ciaspolate del gruppo.
Finito il pranzo (panini e frutta), consumato qualche dolcetto ed una grappetta che andava giù proprio bene, calziamo le ciaspole per tornare veloci in colma e discendere verso il parcheggio.
Troppa gente e troppo vociare ... 
Dalla colma scendiamo per un breve tratto sulla cresta N, la pista è fin troppo battuta, ma al momento giusto e come sognavamo di fare già all'andata, appena possible svoltiamo a sinistra e giù sul ripido verso le piste.
E' un divertimento da bambini, le poche tracce sono di sci-aplinisti e la neve è perfetta per scivolare ed affondare quanto basta.
Pur facendo un pò di zig-zag il devertimento dura troppo poco.
Arriviamo in basso dove "giocano i bambini", quelli veri, con slitte e bob vicino ai loro genitori.
Anche qui gente ovunuque.
Al parcheggio alle 13:50, ci cambiamo e iniziamo il ritorno a casa in auto.
Scopriremo subito che tutta la strada che sale al parcheggio è bloccata, su un lato una fila interminabile, per chi conosce la zona fino al Ristorante Chalet Gabriele, famoso per la polenta, anche il Toc , polenta tipica di Bellagio, preparata con burro e formaggio che si consuma assieme seduti attorno ad un grande paiolo di rame.
Se una corsia è occupata e ne resta una libera, c'e' conflitto tra la fila di chi scende e quella di chi sale, pensando o sperando di trovare posto più a monte, insomma quaranta minuti per scendere pochi km.
Bella giornata, bella neve, antichi sapori.
 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)         
 

Benessere, stavamo troppo bene, potevamo fare tutto, arriva la pandemia dobbiamo rispettare delle regole e stare in casa, non è mia intenzione, tantomeno in queste pagine di montagna, dire se vanno bene, se sono giuste, se ci penalizzano i lavoratori, e chi più ne ha più ne metta.  Mi limito a brevi considerazioni, i nostri genitori si rifugiavano nei rifugi antiaerei, non in quelli di montagna, i nostri nonni aspettavano i nipoti sperando tornassero dalla guerra, parliamo di 100 anni fa non millenni, noi ci lamentiamo se non possiamo andare a sciare o fare shopping.

Questa breve premessa per dire che comunque, nonostante sia il mio pensiero e la clausura casalinga non sia facile, la giornata di ieri, nonostante la moltitudine di persone, l’ho gustata in pieno, ne sentivo la mancanza, aria aperta, sana montagna, neve, sole, cime e panorami del nostro triangolo lariano. Certo non è vitale, la salute lo è, ma poter camminare sui pendii e sulle creste mi ha veramente tonificato.

Bellissima giornata con l’amico Giorgio, io e lui nel 2006 abbiamo iniziato come GiRovagando con il San Primo come una delle prime cime, ieri un amarcord dai sapori dolci e appaganti.


La vita non è trovare se stessi. La vita è creare se stessi.
(George Bernard Shaw)

La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci.
(Charles R. Swindoll)

Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira. 
(Dalai Lama)

         

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 8,2 Km totali, 6h:00m totali, 2:35m di cammino
Andata : 3,8 Km, 2:00 lorde, 20m soste
6,5 Km, 04:00 lorde, 01:00 soste
Ritorno : 3,3 Km, 0:35 lorde senza soste
Dislivello : 570 mt di assoluto , 650mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Praticamente NULLA su tutto il percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba, Angelo, Francesco, Chiara

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 380

  

 

 
 



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Kommentare (3)


Kommentar hinzufügen

beppe hat gesagt:
Gesendet am 16. Dezember 2020 um 04:55
Bravi ragazzi mi è spiaciuto un sacco non esserci incontrati.
Un caro saluto
Beppe

imerio hat gesagt:
Gesendet am 16. Dezember 2020 um 08:05
C'ero anch'io, mannaggia e ci siamo mancati di poco. Noi siamo saliti dai Piani del Tivano, ma quanta gente! Ciao.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 16. Dezember 2020 um 08:31
L’importante è anche piano piano ma cercare di tornare alla normalità e questa ciaspolata mi sembra un primo buon passo in avanti !

Complimenti ... ciao Giorgio



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