Piz di Sassiglion 2'855 m.s.m.
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Sveglia presto (06:20) con meta il Pizzo Canciano insieme a Tamara. Guardiamo fuori dalla finestra e vediamo solamente una nebbia bassa e decidiamo di rigirarci dall'altra parte e dormire ancora un po'. Ci risvegliamo verso le 08:30 e vediamo che il tempo sta pian piano migliorando. Decidiamo pertanto di optare per una salita al Piz di Sassiglion. Saliamo in macchina fino al posteggio di Albertüsc e ci incamminiamo in direzione della Forcola di Sassiglion. In prossimità della deviazione del sentiero ufficiale ci incamminiamo sulla lunga cresta che porta in vetta. Gli sfasciumi instabili rendono in alcuni tratti l'uso delle mani quasi indispensabile. A quota 2'500 m.s.m. ecco che incotriamo la neve. I ramponi rimangono nel sacco perchè la neve è morbida e permette comunque di camminare bene. Dopo aver ammirato 3 camosci raggiungiamo la vetta.
Per la discesa optiamo per il ripido canale innevato in direzione della Forcola di Sassiglion. La discesa non è scontata (in alcuni tratti uso delle mani indispensabile), ma con l'ausilio di ramponi e bastoni raggiungiamo indenni la Forcola. RIentriamo alla macchina a Albertüsc e ritorniamo a casa per riposarci in vista del Pizzo Canciano, meta del giorno seguente.
Per la discesa optiamo per il ripido canale innevato in direzione della Forcola di Sassiglion. La discesa non è scontata (in alcuni tratti uso delle mani indispensabile), ma con l'ausilio di ramponi e bastoni raggiungiamo indenni la Forcola. RIentriamo alla macchina a Albertüsc e ritorniamo a casa per riposarci in vista del Pizzo Canciano, meta del giorno seguente.
Tourengänger:
ul_zigra
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