Becca de Novailloz / Becca Noail (2587 m)


Publiziert von Sky , 22. Oktober 2020 um 21:14.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:20 Oktober 2020
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Il primo amore non si scorda mai, e così, in questo martedì di ferie, ritorno nella “mia” Valpelline. Le condizioni della neve sono ancora un’incognita ed i 58 km dell’Ultra Trail del Lago d’Orta di sabato si fanno sentire, così opto per una cima più bassa e con un dislivello contenuto. La mia attenzione cade su un’altra vetta semisconosciuta, la Becca di Novailloz. Non trovandosi sulla cresta principale, mi aspetto che il panorama non sia a 360°. In particolare, non si vedranno tutte le cime della catena a Sud della Val d’Aosta, perché “impallinate” da Becca di Viou e Mont Mary. Ma tutta la Valpelline dovrebbe essere ben visibile.

Guardo le previsioni un paio di giorni fa, poi parto alla volta di Vernosse: decido di lasciare la macchina lì, invece che a Thoules, come consigliano i (pochi) rapporti che ho letto, per guadagnare un paio di centinaia di metri di dislivello. Di contro, dovrò fare molta più strada, ma direi meglio così. Mentre mi sto preparando, nel buio della notte, in macchina, vedo arrivare da me un signore, uscito dalla sua casa: mi chiede, con fare gentile, se andassi a passeggiare e poi mi consiglia di parcheggiare più avanti sulla strada, in un piazzale, dal momento che, durante la giornata, sarebbe passato di lì con le sue mucche e queste ultime avrebbero potuto andare a sbattere senza volere contro la mia macchina. Lo ringrazio e proseguo in macchina fino alla fine della strada asfaltata.

Ora sono finalmente pronto a partire. Guardo il cielo. Perbacco, non è come me lo aspettavo. Nuvole basse. Vabbè, ormai sono qui, mi dico. Mi sono fatto un bel po’ di chilometri, mi godrò comunque la giornata, ne sono sicuro. La strada è a tratti in leggera discesa, prima di arrivare a Verdignolettaz. L’idea è di salire la Comba di Verdignola, fare la cima e scendere dal vallone di Arpisson. Abbandonata la strada, il sentiero sale deciso nel bosco. Quando esco all’aperto, le nuvole nascondono ancora tutte le cime. I colori dell’autunno pervadono tutta la valle. Dopo un tratto più stretto, la Comba di Verdignola si apre in una grande conca attraversata dal sentiero intervallivo 105, che arriva dal Col de l’Arpeyssaou e si dirige al Col de Fouillou. Lo seguo per qualche centinaio di metri, poi prendo una traccia che aggira da nord la Becca de Novailloz. A tratti il sentiero si perde, così sento che è il momento di mettere gli scarponi. Ad un certo punto decido di virare verso la mia meta, andando a prendere la dorsale N. Improvvisamente, sfondo la coltre di nuvole ed avviene una magia: le montagne diventano isole in un mare di nubi. Mi è capitato un paio di altre volte di trovarmi di fronte a questo spettacolo, ma oggi la vastità che mi circonda è davvero impressionante! Nel frattempo continuo la mia salita. A questo punto, attorno ai 2300, incomincio a incontrare neve, che rende le cose un po’ più speziate (ma solo un po’!). In quattro e quattr’otto sono in vetta. Il panorama è ancora più spettacolare: ho cime più alte attorno a me, ma d’altra parte la mia vetta è isolata e ben distinta, e le nubi sotto di me creano uno “stacco” che accentua questa condizione.

Starei qua a lungo, ma il tempo stringe, mi aspetta il lungo viaggio verso casa, e prima ancora c’è da scendere fino alla macchina. Ho voglia di provare a scendere da una parte diversa rispetto a quella da cui sono salito. Ho qualche perplessità sulla fattibilità della cresta SW che scende sul Col de Fouillou, ma ricordo che i rapporti che avevo letto dicevano di passare proprio da lì, quindi sono fiducioso. In effetti la via è facile e divertente, e di neve qui non c’è più traccia. Dal colle in giù riprendo il sentiero 105. A questo punto sono di nuovo in mezzo alle nubi, ma questo era risaputo. Dopo essere passato da una conca speculare rispetto a quella della Comba di Verdignola, scendo nel vallone di Arpisson, che risulta molto meno gradevole alla vista, ed inoltre è cosparso di una miriade di tronchi di alberi abbattuti da non so quale eventi atmosferico. Più in basso, mi ricollego ad una strada poderale, che devo però abbandonare a Verney per tornare a riprendere la strada da cui sono venuto. Per far ciò, devo seguire un sentiero che passa nel bosco, all’inizio in falsopiano e poi sul finire in netta discesa. A questo punto sono alla strada sterrata e posso tornare alla macchina.

Un’altra giornata di montagna, in un altro angolo di una valle che amo. Ho una grande quantità di ferie da smaltire, ma non intendo sprecarle restando in città lontano dalle mie motagne. Che, come sempre, mi riservano delle belle sorprese.


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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emanuele80 hat gesagt:
Gesendet am 22. Oktober 2020 um 23:53
Sempre affascinante il mare di nubi... E bella gita!
Da tempo ce l'ho in programma anch'io, con partenza da Toules.

Ciao,
Emanuele

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 24. Oktober 2020 um 20:54
Meta interessante.. per la salita, io ti consiglio di prediligere la Comba di Verdignolaz, a me è piaciuta di più ;-)
CIao, Luca

Gesendet am 23. Oktober 2020 um 07:42
ciao luca, il miglior modo per 'sprecare' le ferie :-)

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Oktober 2020 um 19:17
Ben detto! Guai a sprecarle in altro modo...


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