Una Pizza prima della grande abbuffata di polenta "macafana".
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Parcheggio a Ponte della Selva, poi, seguendo le indicazioni poste sulla palina comincio la mia salita con passo sostenuto. Dopo pochi minuti di cammino trovo un bivio, da ambo le parti si sale al M. Pizza ma io devio a sx e prendo il sentiero N° 407 var. che sale ripidamente. Difficile sbagliare qua, il sentiero è evidente e ben bollato, almeno sino all'ultima malga dove il sentiero si restringe e la bollatura è meno evidente.
Con molta attenzione continuo il mio cammino, seguendo una traccia che si fa sempre più stretta, ripida e poco bollata, proprio qua dove la fitta vegetazione da qualche problema di orientamento. Ma sono gli ultimi 200 metri di dislivello finale.
Come letto su internet in questo tratto mi aspetto qualche breve difficoltà dovuta a qualche breve esposizione, ma sinceramente io non trovo intoppi, solo nei tratti più malagevoli una provvidenziale corda aiuta nella progressione. Raggiunta la cresta in pochi passi si raggiunge la panoramica cma. 1h20 comprese le pause.
Fatte dovute foto mi porto verso la palina che miindica il punto di discesa, si trova a 20 metri dalla cima, ma prima di scendere a valle seguo una sorta di flebile traccia (che si perde) che mi porta sul M. Pizza. Un'inutile andar per ravano che potevo risparmiarmi. Mah... vedremo in futuro.
Ora scendo in maniera spedita (407), con un sentiero un po detritico che prosegue a stretti tornanti, in questo tratto incontro una ragazza con un bellissimo esemplare di pappagallo Ara appoggiato sul braccio, ovviamente chiedo di poterlo fotografare, ma sinceramente non trovo il senso di estirpare tale animale dalle sue terre d'origine; comunque la giovane ragazza sta portando il suo "amico" sul M. Pizza dove poi lo lascerà libero di spiegare un po le ali.
Proseguo ancora il mio cammino, con la bollatura posta sugli alberi che mi porta distante dalla mia traccia Gps; con un po di intuito trovo la via per scendere alle Baite di Pissisidolo, poi da qua, con chiare indicazioni ritorno all'auto. Pronto per la grande abbuffata di polenta "macafana".
Per la cronaca ne ho mangiato 6, e dico 6 piatti! Per dirla tutta i piatti sono stati 3, ma erano doppi... :(
Se penso che c'è stata gente che non è riuscita nemmeno a finire il primo piatto mi vien da star male ancora adesso. Santa Rosuvastatina 20 mg.
Ricetta polenta macafana:
Ingredienti:
3-4 litri d’acqua
1 kg di farina gialla di Storo
200 gr di burro
cipolla per soffritto
200gr di formaggio Grana Trentino
500gr di Spressa tenera
500gr di Cicoria
sale grosso
pepe nero
Preparazione:
Far bollire un paiolo con quattro litri di acqua, aggiungere il sale e la cicoria lavata e tagliata finemente.
Dopo un paio di minuti aggiungere la farina gialla di Storo e proseguire la cottura per 25 minuti.
Aggiungere la Spressa tagliata a cubetti e continuare la cottura mescolando bene per altri dieci muniti.
Toglierla dal fuoco, scucchiaiare tutto il contenuto in una pirofila, cospargere di grana grattugiato con il pepe ed infine versar il burro fuso e la cipolla precedente rosolata nel burro.
Nota 1): Ho messo T3 (EE) per il breve ravanage nel bosco alla ricerca del M. Pizza, in rete danno anche EE la salita alla croce. A parte qualche difficoltà nel seguire la traccia e qualche punto malagevole non l'ho trovata così complicata la salita alla croce, detto questo, fate lo stesso attenzione.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Spinomeaculpa: Kim Jong-un chiede scusa per i suoi errori. Ora manca solo Renzi.
Spinolinguatagliente:Trump appena dimesso: "Il Coronavirus è meno letale dell'influenza". E vabbe', proviamo con quella.
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