Anello (grande anello) della Greina
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Una interessante magnifica escursione in un ambiente vario e grandioso, da tundra alpina; non difficile, ma richiede un certo allenamento per il notevole sviluppo e il non trascurabile dislivello. Però si toccano due rifugi: Capanna Motterascio e Capanna Scaletta, che consentono di spezzare il giro in due tappe.
Ci troviamo nel cuore delle Alpi, fra il Ticino ed i Grigioni, qui si estende la Greina. Un vasto altopiano situato 2300 metri di quota, che si estende per circa sei chilometri di lunghezza per uno di larghezza, e che offre una varietà di biotipi d’alta montagna, non per nulla si tratta di un’area protetta. Recentemente vi ha fatto la comparsa anche il lupo.
LOCALITA' DI PARTENZA. Alpe di Fontana San Martino (m 1560) – Campo Blenio, Ghirone.
ATTREZZATURA. Quella normale da escursionismo in quota.
DIFFICOLTÀ. T2. Non si incontrano difficoltà di carattere tecnico. Si svolge su sentieri ben tracciati e parzialmente su strade bianche. Uniche “difficoltà”: la scaletta metallica dopo Capanna Motterascio, e brevi di sentiero roccioso scendendo dalla Capanna Scaletta. La segnaletica è sempre precisa o ben posizionata. Da non trascurare il notevole sviluppo e il dislivello da coprire: bisogna essere allenati.
QUOTA MASSIMA: m 2381,poco oltre il Passo della Greina.
QUOTA MINIMA: m 1235, al ponte sul Brenno a Baselga.
SVILUPPO: km 26,2.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 8 ore 30’.
TEMPI PARZIALI:
Da qui si attraversa il piccolo borgo e si raggiunge la strada al primo tornate. La si percorre fino al tornate successivo dove la si abbandona deviando sul sentiero che si stacca sulla destra che, risalendo il bosco, porta a sfiorare Scalveid, poi a Monte e quindi, a ricongiungersi alla strada asfltata che si deve seguire, attraversando una galleria, alla diga del Luzzone (m 1609). Si percorre il coronamento della diga e, al suo termine, si tiene la sinistra imboccando la lunga galleria (ben 833 di lunghezza, ma è illuminata) che permette di superare lo sperone roccioso e proseguire lungo la strada bianca che fiancheggia la sponda del Lago di Luzzone fino all’alpe Garzott (m 1627, 30 minuti dalla diga) all’estremità opposta del lago. Qui la strada litoranea si trasforma in bel sentiero in corso di sistemazione che, superato un moderna ponte, costeggia una specie di fiordo e prende a salire verso la Capanna Motterascio (Michela) (m 2172), che si raggiunge in circa 1 ora e 40 minuti dall’Alpe Garzott. Dopo oltre 4 ore di marcia ci concediamo una sosta, giusto per dare un po’ di commercio alla Capanna.
Dalla Capanna si prosegue in direzione nord e, in breve, si giunge ad una scala metallica (non è una scala a pioli, ma una scala vera e propria) che ci permette di superare agevolmente un salto roccioso. Il sentiero continua mantenendosi sul bordo est di una vasta piana acquitrinosa e, con una serie di su e giù, si guadagna leggermente quota. Dopo circa 50 minuti dalla Capanna, e avere attraversato un campo di ometti, si giunge al punto denominato Crap la Crusch (m 2268), punto di confine fra Ticino e Grigioni. Poco oltre si arriva ad un quadrivio, dove si svolta a sinistra e, seguendo il sentiero che si mantiene sul versante sinistro in posizione leggermente sopraelevata, si raggiunge il Passo della Greina (m 2354, ore 1 da Crap La Crusch), ritornando in Ticino. Un breve tratto in lieve salita ci porta a toccare il punto più elevato dell’escursione, quota m 2381, per poi iniziare la discesa verso Capanna Scaletta (m 2201), che si raggiunge in mezz’ora circa. Altra sosta, prima di affrontare la discesa.
Alle spalle della Capanna ripercorriamo a ritroso un breve tratto del sentiero, per poi deviare a sinistra e superare il torrente Brenno della Greina, ancora parzialmente coperto da un ponte di neve, su una passerella metallica. Il sentiero sale leggermente per aggirare lo sperone roccioso, per poi iniziare una ripida discesa su terreno a tratti roccioso, che ci porta a Pian Gerett ancora parzialmente coperto di neve che nasconde il sentiero; così vaghiamo per il paino per un po’ alla ricerca dei punti di guado dei vari rami del Brenno. Finalmente, dopo circa un’ora dalla Capanna Scaletta, si arriva all’ampio parcheggio (m 2015). L’allenamento quest’anno, causa lockdown, è scarso e la stanchezza comincia a farsi sentire e fa porre la domanda: perché non siamo arrivati fin qui con l’auto? Un tratto su strada poi, al tornate, imbocchiamo il sentiero che, incrociando in vari punti la strada, ci porta a percorrere i quasi cinquecento metri di dislivello che ci separano dell’auto.
METEO. Cielo sereno; vento assente. Temperatura partenza: 24°; temperatura alla fine: 19,5°.
FREQUENTAZIONE: Diversi gruppi a distanza. Affollata la Capanna Scaletta, ma c’era stata una festa.
COMPAGNI: Susanne e Giorgio.
Ci troviamo nel cuore delle Alpi, fra il Ticino ed i Grigioni, qui si estende la Greina. Un vasto altopiano situato 2300 metri di quota, che si estende per circa sei chilometri di lunghezza per uno di larghezza, e che offre una varietà di biotipi d’alta montagna, non per nulla si tratta di un’area protetta. Recentemente vi ha fatto la comparsa anche il lupo.
LOCALITA' DI PARTENZA. Alpe di Fontana San Martino (m 1560) – Campo Blenio, Ghirone.
ATTREZZATURA. Quella normale da escursionismo in quota.
DIFFICOLTÀ. T2. Non si incontrano difficoltà di carattere tecnico. Si svolge su sentieri ben tracciati e parzialmente su strade bianche. Uniche “difficoltà”: la scaletta metallica dopo Capanna Motterascio, e brevi di sentiero roccioso scendendo dalla Capanna Scaletta. La segnaletica è sempre precisa o ben posizionata. Da non trascurare il notevole sviluppo e il dislivello da coprire: bisogna essere allenati.
QUOTA MASSIMA: m 2381,poco oltre il Passo della Greina.
QUOTA MINIMA: m 1235, al ponte sul Brenno a Baselga.
SVILUPPO: km 26,2.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 8 ore 30’.
TEMPI PARZIALI:
- Alpe di Fontana San Martino – Diga Lago Luzzone: 1 ora 45’;
- Diga Lago Luzzone – Capanna Motterascio: 2 ore 20’;
- Capanna Motterascio – Capanna Scaletta: 2 ore 25’;
- Capanna Scaletta - Alpe di Fontana San Martino: 2 ore.
Da qui si attraversa il piccolo borgo e si raggiunge la strada al primo tornate. La si percorre fino al tornate successivo dove la si abbandona deviando sul sentiero che si stacca sulla destra che, risalendo il bosco, porta a sfiorare Scalveid, poi a Monte e quindi, a ricongiungersi alla strada asfltata che si deve seguire, attraversando una galleria, alla diga del Luzzone (m 1609). Si percorre il coronamento della diga e, al suo termine, si tiene la sinistra imboccando la lunga galleria (ben 833 di lunghezza, ma è illuminata) che permette di superare lo sperone roccioso e proseguire lungo la strada bianca che fiancheggia la sponda del Lago di Luzzone fino all’alpe Garzott (m 1627, 30 minuti dalla diga) all’estremità opposta del lago. Qui la strada litoranea si trasforma in bel sentiero in corso di sistemazione che, superato un moderna ponte, costeggia una specie di fiordo e prende a salire verso la Capanna Motterascio (Michela) (m 2172), che si raggiunge in circa 1 ora e 40 minuti dall’Alpe Garzott. Dopo oltre 4 ore di marcia ci concediamo una sosta, giusto per dare un po’ di commercio alla Capanna.
Dalla Capanna si prosegue in direzione nord e, in breve, si giunge ad una scala metallica (non è una scala a pioli, ma una scala vera e propria) che ci permette di superare agevolmente un salto roccioso. Il sentiero continua mantenendosi sul bordo est di una vasta piana acquitrinosa e, con una serie di su e giù, si guadagna leggermente quota. Dopo circa 50 minuti dalla Capanna, e avere attraversato un campo di ometti, si giunge al punto denominato Crap la Crusch (m 2268), punto di confine fra Ticino e Grigioni. Poco oltre si arriva ad un quadrivio, dove si svolta a sinistra e, seguendo il sentiero che si mantiene sul versante sinistro in posizione leggermente sopraelevata, si raggiunge il Passo della Greina (m 2354, ore 1 da Crap La Crusch), ritornando in Ticino. Un breve tratto in lieve salita ci porta a toccare il punto più elevato dell’escursione, quota m 2381, per poi iniziare la discesa verso Capanna Scaletta (m 2201), che si raggiunge in mezz’ora circa. Altra sosta, prima di affrontare la discesa.
Alle spalle della Capanna ripercorriamo a ritroso un breve tratto del sentiero, per poi deviare a sinistra e superare il torrente Brenno della Greina, ancora parzialmente coperto da un ponte di neve, su una passerella metallica. Il sentiero sale leggermente per aggirare lo sperone roccioso, per poi iniziare una ripida discesa su terreno a tratti roccioso, che ci porta a Pian Gerett ancora parzialmente coperto di neve che nasconde il sentiero; così vaghiamo per il paino per un po’ alla ricerca dei punti di guado dei vari rami del Brenno. Finalmente, dopo circa un’ora dalla Capanna Scaletta, si arriva all’ampio parcheggio (m 2015). L’allenamento quest’anno, causa lockdown, è scarso e la stanchezza comincia a farsi sentire e fa porre la domanda: perché non siamo arrivati fin qui con l’auto? Un tratto su strada poi, al tornate, imbocchiamo il sentiero che, incrociando in vari punti la strada, ci porta a percorrere i quasi cinquecento metri di dislivello che ci separano dell’auto.
METEO. Cielo sereno; vento assente. Temperatura partenza: 24°; temperatura alla fine: 19,5°.
FREQUENTAZIONE: Diversi gruppi a distanza. Affollata la Capanna Scaletta, ma c’era stata una festa.
COMPAGNI: Susanne e Giorgio.
Tourengänger:
Alberto C.
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