Pizzo Campanile

Lunga e faticosa escursione in un posto nuovo per noi.
Partiamo da Caiasco e percorriamo la lunghissima strada sterrata che con qualche sali e scendi conduce all'inizio del sentiero, alla località la foppa.
Da qui per bella e segnalata traccia, seguiamo le indicazioni per il bivacco zeb, che non raggiungeremo (indicazioni in loco che è chiuso x disposizioni Covid, non so se sia ancora veramente cosi o meno).
Il sentiero attraversa in più punti un bellissimo torrente dall'acqua cristallina, più avanti dopo aver attraversato ancora il torrente, si giunge finalmente all'alpe Mugium, qui il sentiero diviene più complicato da seguire e più volte lo perdiamo.
Seguiamo delle tracce in direzione del Pizzo Campanile e del salto evidente, qui come spiegato nella relazione di pm1996 si può decidere di stare a sinistra e seguire degli ometti che portano al pianoro superiore oppure stare a destra del torrente e salire per vaghe tracce di sentiero in mezzo ai rododendri, noi in salita stiamo troppo a sinistra e sbagliamo, poi più in alto ci ricongiungiamo al sentiero che arriva all'alpe caruga e che conduce all'alpe mogn, da qui andiamo a destra e dopo un tratto lasciamo il sentiero che conduce al passo dell'orso e saliamo a sinistra per blocchi di granito sino a quasi sotto la parete SW del pizzo Campanile.
Qui individuiamo il percorso fatto da pm1996 che percorre per cenge la parete SW, ma non ci convince, quindi traversiamo in falso piano e andiamo a prendere la via normale che sale dalla bocchetta di Lavreno.
Come spiegato anche da Poncione alla bocchetta, ci dirigiamo per 10 metri sulla cengia che va verso il sasso Bodengo, ma appena girato il filo della cresta S del campanile, vediamo un ometto e la paretina/canale da salire che porta all'intaglio della cresta S e che da accesso alla facile e erbosa parete SW.
Quindi dalla cengia saliamo qualche metro delicato, poi con qualche passo di facile arrampicata giungiamo all'intaglio, da qui scendiamo per qualche metro e traversiamo la parte SW sino a giungere quasi alla cresta W e poi saliamo per un canaletto di facili rocce sino alla cima che raggiungiamo in circa 5.30 dall'auto.

Vista spettacolo su tutte le cime e sul bel e vicino Sasso Bodengo, salito anni fa.

Con molta calma ripercorriamo tutto il percorso fatto all'andata sino in discesa, quindi ritornati alla bocchetta di lavreno iniziamo la discesa un po più distesi... ma ad un certo punto Paola inciampa e cade a terra.. per fortuna, dopo aver fatto un check up, niente di grave, solo qualche graffio e mal di sedere...
Vabbe mi carico il suo zaino e con molta calma ed attenzione scendiamo lentamente il lunghissimo sentiero fino all'auto che raggiungiamo esausti verso le 18.. ma l'importante e che Paola non si sia fatta niente di grave!

Ultima nota negativa le 4 ore impiegate per tornare a casa per via di code interminabili sino a Lecco.... :((((
Giungiamo a casa alle ore 22 e dopo aver mangiato qualcosa a mezzanotte non riusciamo più a tenere gli occhi aperti...

nb dislivello comprensivo dei vari sali e scendi