Val Rasa
|
||||||||||||||||||||||
Nonostante si abiti a Bregazzana da oltre un quarto di secolo, vi sono ancora degli angoli nei dintorni di casa per noi inesplorati.
Con Anna decido quindi di andare a vedere la Val Rasa, cioè il tratto scavato dal fiume Olona nei morbidi terreni che ricoprono le pendici occidentali del massiccio Chiusarella - Martica.
Raggiungiamo lo Stagno della Tagliata, che le ultime piogge hanno finalmente riempito, e proseguiamo in direzione Ovest seguendo i bei sentieri che avevo percorso pochi giorni fa.
Rispetto a domenica scorsa il terreno argilloso è molto più bagnato e diversi tratti sono un autentico pantano. un po' inzaccherati raggiungiamo comunque il fondovalle e ci troviamo in via Chiusarella, una traversa interna della strada provinciale che collega Varese a Brinzio.
La seguiamo per un tratto in leggera salita verso Sud finchè possiamo svoltare a sinistra per via Mulino Simone, ridiscendiamo per raggiungere il corso dell'Olona, qui la cartina, alquanto imprecisa, indica un sentiero che dovrebbe permetterci di risalire sull'altro versante, non ve ne è traccia ed inoltre vi sono recinzioni ovunque, il mulino si intravvede appena fra la vegetazione.
Ritorniamo sui nostri passi per raggiungere nuovamente il punto in cui eravamo sbucati in via Chiusarella, ora però svoltiamo a sinistra per seguire una stradina sterrata che si alza sopra il corso del fiume che qui ha scavato il suo letto fra materiali di deposizione molto morbidi e scorre quindi diverse decine di metri al di sotto di noi.
Ai lati vi sono dei muretti a secco ed a tratti si intravvedono i resti di una magnifica "rizzata", incontriamo un edificio abbandonato ed attraversiamo un tratto di bosco costituito quasi interamente da Tigli di notevole altezza, una cosa abbastanza inconsueta.
Raggiungiamo infine la strada forestale che collega Robarello a La Rasa e poco prima del borgo saliamo per raggiungere la parte alta del Roccolo.
Ogni velleità di proseguire l'escursione si arresta perchè la suola di uno degli scarponi di Anna decide di staccarsi, vabbè non siamo poi lontani da casa, in una mezz'oretta siamo di ritorno, meglio sia successo qui che durante una prossima gita in montagna.
Un altro angolo interessante nei dintorni di casa, non si finisce mai di esplorare e di scoprire.
Con Anna decido quindi di andare a vedere la Val Rasa, cioè il tratto scavato dal fiume Olona nei morbidi terreni che ricoprono le pendici occidentali del massiccio Chiusarella - Martica.
Raggiungiamo lo Stagno della Tagliata, che le ultime piogge hanno finalmente riempito, e proseguiamo in direzione Ovest seguendo i bei sentieri che avevo percorso pochi giorni fa.
Rispetto a domenica scorsa il terreno argilloso è molto più bagnato e diversi tratti sono un autentico pantano. un po' inzaccherati raggiungiamo comunque il fondovalle e ci troviamo in via Chiusarella, una traversa interna della strada provinciale che collega Varese a Brinzio.
La seguiamo per un tratto in leggera salita verso Sud finchè possiamo svoltare a sinistra per via Mulino Simone, ridiscendiamo per raggiungere il corso dell'Olona, qui la cartina, alquanto imprecisa, indica un sentiero che dovrebbe permetterci di risalire sull'altro versante, non ve ne è traccia ed inoltre vi sono recinzioni ovunque, il mulino si intravvede appena fra la vegetazione.
Ritorniamo sui nostri passi per raggiungere nuovamente il punto in cui eravamo sbucati in via Chiusarella, ora però svoltiamo a sinistra per seguire una stradina sterrata che si alza sopra il corso del fiume che qui ha scavato il suo letto fra materiali di deposizione molto morbidi e scorre quindi diverse decine di metri al di sotto di noi.
Ai lati vi sono dei muretti a secco ed a tratti si intravvedono i resti di una magnifica "rizzata", incontriamo un edificio abbandonato ed attraversiamo un tratto di bosco costituito quasi interamente da Tigli di notevole altezza, una cosa abbastanza inconsueta.
Raggiungiamo infine la strada forestale che collega Robarello a La Rasa e poco prima del borgo saliamo per raggiungere la parte alta del Roccolo.
Ogni velleità di proseguire l'escursione si arresta perchè la suola di uno degli scarponi di Anna decide di staccarsi, vabbè non siamo poi lontani da casa, in una mezz'oretta siamo di ritorno, meglio sia successo qui che durante una prossima gita in montagna.
Un altro angolo interessante nei dintorni di casa, non si finisce mai di esplorare e di scoprire.
Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare