Monte Torresella (2246 m)


Publiziert von emanuele80 , 14. Mai 2020 um 11:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 Mai 2020
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Portola-San Jorio   CH-GR   I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como a Gravedona lungo la statale "Regina". A Consiglio di Rumo prendere la strada con cartello che indica "ai monti". Si passa davanti alla chiesa e poi si sale alle frazioni Ganda e Taiana. Poco oltre tralasciare a sinistra la deviazione per Brenzio e proseguire sulla stretta stradina asfaltata che sale in direzione NW. L'ultimo tratto è in discesa e conduce al Ponte di Mangiavacca. Parcheggi limitati nelle piazzole che precedono il ponte.
Kartennummer:map.geo.admin.ch

Per la prima uscita in montagna dopo la quarantena, mi prefiggo l’intento di raggiungere il Monte Torresella (Toresella sulla CNS), cima poco conosciuta scovata all'interno della guida “Mesolcina Spluga” durante le lunghe letture del lockdown. Dalla Valle San Jorio sembra interessante il percorso lungo il crestone E, citato dal Brenna nella sua guida delle Alpi mesolcinesi, magari scendendo al ritorno lungo il solatio versante S dove sorgono alcuni alpeggi ormai abbandonati.

Già raggiungere la partenza è un’avventura: la stretta stradina sembra infinita e non bisogna perdere la speranza di arrivare. Lasciata l’auto prima del divieto di transito, mi incammino verso Ceresa sulla strada cementata e sterrata. Raggiunto l’abitato, in prossimità di un bivio, proseguo a destra sulla carrareccia, per poi abbandonarla dopo qualche centinaio di metri e salire a sinistra in direzione di un gruppo di baite. Seguo la traccia dietro di esse che si addentra nel bosco verso sinistra e poco dopo imbocco a destra una deviazione con le indicazioni per “Cresta”, che porta in breve ad una casa isolata preceduta da una bella fioritura di ginestre. La traccia si biforca a mezzacosta sul retro della baita e prendo quella più a monte. Proseguo nel bosco per un buon tratto, con alcune ascese oblique verso destra, fino a sbucare in spazi più aperti con bella vista sul Cardinello e la Val Fiumetto. Superate altre baite, un cartello giallo indica verso N il Rifugio Vincino. Qui abbandono il sentiero per salire a sinistra e raggiungere nel bosco di conifere l’inizio del crestone E dove, leggermente più avanti e poco distanti tra loro, ci sono due ometti di pietre alti quasi due metri. Proseguendo, la dorsale si restringe ma si percorre senza problemi, talvolta lungo il filo roccioso, talvolta poco sotto nella ripida faggeta a destra, mentre sulla sinistra c’è un profondo avvallamento. Giunto al termine del bosco, a circa 1450 m di quota, la vetta è osservabile distintamente così come tutto il percorso per raggiungerla, sostanzialmente obbligato: si percorre il culmine della cresta, tranne per un breve risalto di rocce iniziale da superare lato N. Sulla dorsale, spesso larga e prevalentemente erbosa, è grosso modo sempre presente un sentierino di capre, l’ascesa è piacevole ma la giornata calda oltre le aspettative, il che contribuisce al sopraggiungere della stanchezza dovuta anche al lungo stop. Bellissime però le fioriture di genziane, primule e crochi a contraddistinguere una primavera pienamente sbocciata ed il cui spettacolo contribuisce ad alleviare la fatica, mentre le coturnici nascoste nell’erba partono in volo con fragorosi frullii d’ali. Proseguendo, giungo ad una lapide commemorativa e poco più avanti la cresta si impenna. Mi sposto allora a sinistra del filo roccioso e, appoggiando qua e là le mani ma senza particolari difficoltà, raggiungo la vetta.

Il cielo inizialmente terso si è ora addensato di nubi che guastano parzialmente il panorama, ma il clima adesso è perfetto ed il luogo assai distante dalla civiltà, regalandomi più di un’ora di tranquillità assoluta con pennichella annessa. Bella la mole innevata del Marmontana, all’orizzonte s’intravede il lago tra la foschia e dalla parte opposta l’ancora imbiancato versante elvetico degrada lungamente in direzione di un lontano fondovalle. Una gioia essere qui dopo due mesi che sono sembrati un’eternità.

Risvegliatomi quindi in un’atmosfera plumbea, inizio a scendere lungo il pendio meridionale, puntando ai ben visibili ruderi dell’Alpe Torresella, adagiati su un bucolico pascolo 500 metri più in basso. Altra sosta (oggi ne ho contate parecchie) prima di imboccare la flebile traccia (segnata sulla CNS) che con ampi risvolti scende a Medè. Giunto alla grossa stalla, anziché continuare la discesa verso l’Alpe Giovo, decido di percorrere la stretta ed esposta traccia che taglia il versante passando nei pressi di quel che resta dell’Alpe Paradino prima di rituffarsi nel bosco, raggiungere Piazzolo e di nuovo Ceresa, dove qualche indaffarato alpigiano sta sistemando la baita, zappando l’orto o sfamando gli animali. Scene rinfrancanti dopo questo periodo nero e, anche se siamo ancora in allarme, un giusto modo per ripartire tra le proprie amate montagne.


Tourengänger: emanuele80
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


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imerio hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2020 um 20:53
Complimenti, bel giro e chiara relazione.
Ciao. Imerio.

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 00:13
Grazie Imerio,
un giro che ho apprezzato molto. Riuscendo pienamente ad evitare gli assembramenti :)

Emanuele

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2020 um 23:13
Bella salita davvero, bravo, ottima idea... il Torresella merita decisamente.
Ciao

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 00:17
Si Emiliano,
cima di nicchia ma percorso di soddisfazione.
Ero tentato anche dalla salita grigionese ma, non potendo uscire dalla regione, la scelta è stata obbligata.

Ciao,
Emanuele

atal hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 08:24
Ciao Emanuele,
vedo che ieri eravamo dalle stesse parti. Il crestone E sulla carta sembra interminabile ma a quanto pare i postumi del lockdown non ti hanno rallentato troppo ;-)
Leggendo quello che hai scritto ho “scoperto” che quelle che ho incontrato anch’io sono coturnici e non pernici...

Belli sia il giro che la relazione.

Ciao,
Andrea

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 11:54
Ciao Andrea,
mi era sfuggita la tua relazione, eravamo proprio ad un tiro di schioppo! La zona merita giri approfonditi e ci torno sempre molto volentieri, peccato che la cartografia sia piuttosto imprecisa (anche la CNS) e sul terreno si scoprono ogni volta cose nuove o diverse. Beh, il bello è anche quello.
Per quanto riguarda le coturnici è facile confonderle con le pernici: il tipo di habitat, la quota e le caratteristiche del piumaggio mi orientano verso le prime, ma posso anche sbagliarmi. E non so a te, ma lo spavento dovuto all'improvviso battere d'ali nel silenzio totale mi porta spesso a tirar giù qualche santo dal paradiso! :)

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 09:14
Bellissime le montagne dell'Alto Lario!
Grande!
Irene

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 11:55
Bellissime senz'altro e donano pace!
"Bucoliche" è il termine adatto.

Ciao,
Emanuele

Gesendet am 15. Mai 2020 um 11:30
Il Torresella è nei TODO da tanto (troppo) tempo.
Bella relazione e bel posto .... da fare :-)
ciao!

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2020 um 11:57
Grazie Giorgio,
montagna non molto conosciuta e per questo interessante :)
Ti consiglio vivamente questo itinerario.

Ciao,
Emanuele


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