Vigevano (Ticino)
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Continuazione del percorso fatto una decina di giorni fa, proseguendo la discesa e la risalita del Fiume Ticino, seguendo i sentieri e le stradine di campagna del Parco.
Raggiunta Boffalora, ho proseguito fino a superare il ponte della SS.11 e da lì, sulla sponda piemontese in Provincia di Novara, ho iniziato a seguire il Fiume nel suo percorso verso sud, con l’ausilio della solita guida.
Questa prima zona, caratterizzata da estesi boschi, lanche e rami secondari del Ticino, mi ha permesso di attraversare i Comuni di Trecate e Cerano, per poi entrare nella Provincia di Pavia a Cassolnovo.
Molti sono stati i siti che ho visto e visitato su questo tratto di percorso, quali, la Colonia Elioterapica di Trecate, La Badiola, la Lanca del Bagno, la Cappellina di Villa Guardia, il Molino Crosa, gli allevamenti ittici di Villa Reale, la chiesetta di San Giacomo, la Cascina Buccella, la Cascina Livelli, ecc..
Continuando nella pedalata, dopo una breve sosta per mangiare, sono poi giunto nella Città di Vigevano, dove mi sono diretto verso il centro per visitarne gli elementi più rappresentativi : Piazza Ducale, il Duomo, il Castello, ecc..
Ripartito dal centro di Vigevano, ho ripreso la via del ritorno percorrendo per circa 4 km la trafficata SS. 494, per rituffarmi poi con grande sollievo sui sentieri del Parco, dopo aver superato il ponte sul Ticino e ritornando in Provincia di Milano.
Questa zona, rappresentata da campagne molto coltivate e numerose rogge, è altresì caratterizzata dalla presenza di numerosissime cascine *(circa una ogni kilometro o anche meno), che vengono lambite dal percorso.
*Ci sono cascine di diversa dimensione e stato di conservazione, ma tutte hanno in comune una cosa: la presenza di cani. Io ho sviluppato una mia strategia, che consiste nell’avvicinarsi con una certa attenzione e, dopo aver stimato la taglia dei cani in funzione della sonorità dell’abbaiare, proseguo tranquillo o mi tengo pronto a manovre diversive (gesto di raccolta sassi o dietrofront, che finora però non mi è mai capitato di fare, perché i cani di grossa taglia li ho sempre trovati chiusi).
In questo tratto di percorso mi sono trovato per tre volte la strada sbarrata da cancelli, cosa che mi ha costretto a compiere anche lunghe deviazioni per riprendere la via; in una occasione, trovando il cancello aperto, sono entrato in una cascina incontrando il fattore che però, dopo qualche indecisione, mi ha invitato a invertire la rotta.
Un paio di simpatici incontri rappresentati da un pescatore e da un signore che, visto il libricino che mi spuntava dalla giacca (che mi ha di detto possedere anche lui), mi ha “ubriacato” di informazioni e non mi mollava più…
Ora che mi sono appassionato a questa “avventura”, che consisterà nel riuscire a percorrere tutti gli itinerari della guida “L’Anello Azzurro”, per poterla completare mi mancano il tratto finale, da Vigevano alla confluenza del Ticino nel Po (che penso percorrerò in due tappe, vista la lunga distanza pari a circa 140 km) e quello iniziale, dal ponte di Oleggio a Sesto Calende (dove il Fiume Ticino esce dal Lago Maggiore); entrambe le mete dovrò completare organizzandomi nel portare con l’auto la bici ai punti di partenza, perché troppo lontani da casa.
Oggi giro abbastanza lungo (114.5 km), fatto in una bella giornata di sole anche se un po’ fredda (vento) verso la fine.
Raggiunta Boffalora, ho proseguito fino a superare il ponte della SS.11 e da lì, sulla sponda piemontese in Provincia di Novara, ho iniziato a seguire il Fiume nel suo percorso verso sud, con l’ausilio della solita guida.
Questa prima zona, caratterizzata da estesi boschi, lanche e rami secondari del Ticino, mi ha permesso di attraversare i Comuni di Trecate e Cerano, per poi entrare nella Provincia di Pavia a Cassolnovo.
Molti sono stati i siti che ho visto e visitato su questo tratto di percorso, quali, la Colonia Elioterapica di Trecate, La Badiola, la Lanca del Bagno, la Cappellina di Villa Guardia, il Molino Crosa, gli allevamenti ittici di Villa Reale, la chiesetta di San Giacomo, la Cascina Buccella, la Cascina Livelli, ecc..
Continuando nella pedalata, dopo una breve sosta per mangiare, sono poi giunto nella Città di Vigevano, dove mi sono diretto verso il centro per visitarne gli elementi più rappresentativi : Piazza Ducale, il Duomo, il Castello, ecc..
Ripartito dal centro di Vigevano, ho ripreso la via del ritorno percorrendo per circa 4 km la trafficata SS. 494, per rituffarmi poi con grande sollievo sui sentieri del Parco, dopo aver superato il ponte sul Ticino e ritornando in Provincia di Milano.
Questa zona, rappresentata da campagne molto coltivate e numerose rogge, è altresì caratterizzata dalla presenza di numerosissime cascine *(circa una ogni kilometro o anche meno), che vengono lambite dal percorso.
*Ci sono cascine di diversa dimensione e stato di conservazione, ma tutte hanno in comune una cosa: la presenza di cani. Io ho sviluppato una mia strategia, che consiste nell’avvicinarsi con una certa attenzione e, dopo aver stimato la taglia dei cani in funzione della sonorità dell’abbaiare, proseguo tranquillo o mi tengo pronto a manovre diversive (gesto di raccolta sassi o dietrofront, che finora però non mi è mai capitato di fare, perché i cani di grossa taglia li ho sempre trovati chiusi).
In questo tratto di percorso mi sono trovato per tre volte la strada sbarrata da cancelli, cosa che mi ha costretto a compiere anche lunghe deviazioni per riprendere la via; in una occasione, trovando il cancello aperto, sono entrato in una cascina incontrando il fattore che però, dopo qualche indecisione, mi ha invitato a invertire la rotta.
Un paio di simpatici incontri rappresentati da un pescatore e da un signore che, visto il libricino che mi spuntava dalla giacca (che mi ha di detto possedere anche lui), mi ha “ubriacato” di informazioni e non mi mollava più…
Ora che mi sono appassionato a questa “avventura”, che consisterà nel riuscire a percorrere tutti gli itinerari della guida “L’Anello Azzurro”, per poterla completare mi mancano il tratto finale, da Vigevano alla confluenza del Ticino nel Po (che penso percorrerò in due tappe, vista la lunga distanza pari a circa 140 km) e quello iniziale, dal ponte di Oleggio a Sesto Calende (dove il Fiume Ticino esce dal Lago Maggiore); entrambe le mete dovrò completare organizzandomi nel portare con l’auto la bici ai punti di partenza, perché troppo lontani da casa.
Oggi giro abbastanza lungo (114.5 km), fatto in una bella giornata di sole anche se un po’ fredda (vento) verso la fine.
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
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