UNA PERLA ... TASCABILE: IL BERLINGHERA!
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Dopo il tentativo tardo invernale di salita a questa Vetta, purtroppo terminato poco sopra la Bocchetta di Chiaro per le instabili condizioni della copiosa neve presente, oggi abbiamo finalmente fatto la "conquista" di una piccola perla dell'alto Lario, una di quelle montagne messe li' appositamente per darti tanto ma che spesso dimentichiamo che esistono e che sono "a portata di mano".
Lasciamo la macchina in località S. Bartolomeo, dopo aver salito quella che forse è la parte più difficoltosa della salita: i 10km in macchina di stretti e ripidi tornanti che da Sorico portano al parcheggio!
Da qui imbocchiamo il sentiero che sale ripido nel bosco, dove ancora si vedono i resti del devastante incendio scoppiato lo scorso dicembre 2018 e che ha distrutto un migliaio di ettari di prezioso bosco di pini, larici, caprini, faggi e betulle.
Dopo poco più di 1/2 ora di cammino sbuchiamo sull'Alpe: a Sinistra le baite dell'Alpe di Mezzo, a Destra quelle dell'Alpe Pescedo, in mezzo un bel elettrodotto.... da qualche parte devono pur passare!
Da qui intravediamo già chiaramente la Bocchetta di Chiaro e l'anti-cima del Berlinghera.
E' ancora presto e sull'alpe non incontriamo nessuno; il cielo è velato ma non fa freddo ma le previsioni per oggi non sono eccezionali... speriamo di poter ammirare il panorama una volta in vetta.
Così ci affrettiamo ed in poco tempo siamo alla Bocchetta di Chiaro, dove incomincia a spirare un vento di Tramontana; la visuale sulla val Chiavenna è perfetta anche se purtroppo tutti le cime sono semicoperte dalle nubi e da nord non si prospetta nulla di buono.
Iniziamo quindi a salire il versante alla nostra destra, verso ovest e rapidamente -con il vento che rimane sempre molto teso e freddo, arriviamo all'anticima dove una croce metallica un po' inclinata segnala l'inizio della cresta che conduce al Berlinghera che ora vediamo chiaramente davanti a noi.
Già da qui il panorama è eccezionale, un'ampia visuale si apre da ovest a sud est sul Sasso Canale, il Lago di Como, il Legnone.
Procediamo rapidi e, stando sul crinale Sud, il vento sembra diminuire un po’.. l'ultimo pezzetto di salita tra i sassi .. ed ecco che passiamo a lato di cio’ che resta del tetto a forma di cappello alpino della Cappelletta degli Alpini presente appena sotto la vetta.
“Durante la fine della seconda guerra mondiale alle pendici del monte Berlinghera aveva presidio la 52ª Brigata Garibaldi. L'alpeggio del Monte Berlinghera fece da scenario al massiccio rifornimento aereo Britannico nella notte del 5 aprile 1945. Su di esso infatti venne paracadutato materiale bellico per i partigiani del posto.
Nell’anno 1969 sulla vetta venne costruita da parte del Gruppo Alpini di Sorico una cappella votiva. All'interno si conservavano diverse lapidi provenienti dai gruppi alpini italiani ed esteri a ricordo dei caduti di tutte le guerre.
La costruzione ebbe vita breve infatti pochi anni dopo venne sgretolata da un fulmine. Oggi esistono solo i muri perimetrali e un poco più a valle si riconosce ancora parte della curiosa copertura a forma di cappello d’alpino.”
Un panorama fantastico a 360°: la Val Chiavenna, i laghi di Mezzola, Il Pian di Spagna, tutte le cime, un' po' incappucciate …. veramente notevoli... meno male che ho appena scoperto come fare le foto panoramiche con il telefono, così mi sbizzarrisco un po’.
Ci accomodiamo al riparo del vento tra le tante ortiche presenti appena sotto la vetta.. chiassà che buon risotto verrebbe ... e mangiamo sia con gli occhi che con la bocca: aria, luce, vedute e... un buon panino con tonno pomodoro mozzarella e maionese... Goduria allo stato puro!
Ricky oggi ha anche la fiaschetta con il Braulio ed io un ottimo cioccolato fondente con uvetta al Rum.. ma si dai.. crepi l’avarizia, poi si scenderà ancora più allegri!
Intanto la cima si riempie letteralmente di escursionisti italiani e stranieri.. ma da dove sbucano tutti??
Così, dopo aver meditato a lungo sullo stazionare li' fino al tramonto.. nel senso che dopo il Braulio e cioccolato una penichella ci stava.. decidiamo a malincuore di riprendere i nostri passi e scendiamo per il sentiero che taglia il crinale Sud conducendo direttamente all'Alpe Pescedo.
Qui incontriamo nuovamente due ragazzi che avevamo salutato in vetta con due bellissimi cani ai quali ...il nostro tonno era piaciuto tantissimo!
Dei due, il labrador nero è veramente un bel animale, anche Ricky, notoriamente avvezzo a guardare gli animali con indifferenza, rimane colpito.. e non si sa' come ...è simpatia reciproca.. il cane, allontanandosi dai suoi padroni, lo accompagnerà per tutta la discesa standogli sempre accanto tra una scorribanda e l'altra.. quando si dice amore a prima vista!!
Durata complessiva dell’escursione A/R: 4ore 20 minuti di cammino effettivo
Distanza percorsa: 8,81Km
Dislivello totate : 1.476 mt
Quantità di Braulio e Rum utilizzato: QB (Quanto Basta!)
Ortiche raccolte: QB per un risotto!
Durante l’escursione non è stato offeso o maltrattato alcun animale: il Labrador è stato restituito ai padroni aspettandoli al temine della discesa!
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