Piz Puez Mt. 2913

 
...l' idea iniziale era di fare qualche giorno di ferie a fine agosto tra la val Gardena e la val Pusteria… ma a fronte di una meteo molto incerta… sole… nuvola…acqua… abbiamo deciso di ridurre i giorni e di conseguenza anche le escursioni… .. a malincuore abbiamo rinunciato alla val Pusteria e optato per la val Gardena… un po’ meno lontana da casa nostra…… si fa per dire……!!!
A ragion veduta direi che le previsioni si sono rivelate  esatte e siamo riusciti a fare le  due escursioni programmate… una di fila  all’altra…. senza prendere acqua…..che puntuale è arrivata il giorno dopo …
La prima meta è stata il Piz Puez, partendo dalla Vallunga, a Selva di Val Gardena, che è veramente lunga… (almeno 7 km di cammino) su terreno in debole pendenza e per lunghi tratti in piano.
Cammini… cammini e non fai dislivello………………..
E’ una valle immersa in un bell’ ambiente , attorniata da grandi pareti dolomitiche.
Proseguiamo fino alla  testata della valle,  che finalmente accenna ad avvicinarsi, i prati cominciano a lasciare posto ad alcuni  boschetti, soprattutto, di pino mugo.
Passiamo sotto un costone dal quale scende una picola cascata, il  sentiero cambia completamente carattere divenendo all’improvviso ripido in quanto rimonta un ghiaione detritico.
La salita è interrotta da un bivio: a destra il segnavia 14a sale nel ghiaione alla cui testa è presente la Forcella di Ciampei, che porta in val Badia, noi manteniamo il n. 14 che volge a sinistra e procede, in moderata salita tra pini mughi e pascoli, con scorci a sinistra sulla sottostante Vallunga e belle pareti dolomitiche sulla destra.
La mulattiera, sempre comoda e ben tracciata, guadagna rapidamente quota.
Il nostro sentiero si porta ora sotto la verticale di alcune pareti rocciose: con un tratto più erto ne contorniamo la base sino a raggiungere, con un ultimo sforzo, il piano prativo ove è posto il Rifugio Puez.
Durante la salita le persone incontrate sono state davvero poche…al rifugio Puez cambia completamente… affollamento… naturalmente quasi tutti arrivano dalla più comoda Val Badia…
 Dopo una breve sosta, seguiamo sulla sinistra il sentiero con indicazioni per il Piz de Puez…da qui siamo quasi in completa solitudine….quasi tutti restano al rifugio…
 Il tracciato sale a tornanti entro il fondo erboso andando a raggiungere il costone che domina dall'alto il Rifugio.
Seguiamo verso destra il filo del costone guidati da ometti di pietra e segnavia con la vista che si allarga nuovamente sulla Vallunga, soprattutto appare per la prima volta la nostra meta finale: che appare come una tozza struttura divisa in due da un grande ghiaione inclinato.
Ci portiamo in breve nell'ampia sella che divide il Piz de Puez a sinistra dal Col de Puez a destra, quest’ultima cima può essere facilmente salita sfruttando il sentierino non segnato ma evidente che ne rimonta l'ampio pendio partendo dalla nostra posizione.
In breve raggiungiamo il ghiaione e lo rimontiamo: è questo l’unico punto impegnativo dell’intera escursione e la difficoltà è data sia dalla forte pendenza che dall’ instabilità del fondo.
Ed eccoci in vetta…!!!
Il panorama di vetta è veramente bello, peccato per un po’ di foschia: le vette del gruppo delle Odle, le cime delle Dolomiti di Braies, tra cui spicca la Croda del Becco, i monti della val Badia, la Tofana di Rozes e il Civetta, quindi il gruppo del Sella con l’inconfondibile piramide del Piz Boè, chiude il paesaggio il Sassolungo.
Grande rimpianto per la Croda del Becco… rinunciando alla Val Pusteria …abbiamo rinunciato anche alla Croda… spero il prossimo anno...
Il ritorno avviene a ritroso sino al Rifugio Puez, da qui optiamo per una  via di discesa differente che permette, con un bell’ itinerario circolare, di calare nuovamente in Vallunga.
Dal rifugio seguiamo il bel sentiero n°2,  si rimane in quota e si domina  dall’alto la Vallunga.
Arrivati ad un ampio pianoro  troviamo un importante biforcazione: il sentiero 2 prosegue in direzione del rifugio Firenze mentre noi svoltiamo a sinistra sul sentiero 16, con chiaro cartello indicante Selva di Val Gardena, che ci riporterà infine in Vallunga.
E domani,  prima che cambi il meteo…dove si va?.........
Nadia e Graziano