Piani d'Erna


Publiziert von cai56 , 7. Juni 2019 um 17:08. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Juni 2019
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 713 m
Abstieg: 716 m
Strecke:Circolare 10,25 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lecco lungo la superstrada 36, con uscita in direzione Valsassina. Alla rotonda di Ballabio si torna indietro fino al bivio per Morterone e si segue la stretta e tortuosa provinciale per una decina di chilometri. Parcheggio dopo la galleria (la terza) della Forcella di Olino.

Le cose (in questo caso le escursioni) vanno fatte quando si presenta l'occasione. Nella zona del Resegone ci sarò stato decine di volte - a piedi, con gli sci o con le racchette, al passo o di corsa - ma questo sentiero, di cui ero a conoscenza da più di trent'anni, non si era mai concretizzato del tutto. Me ne parlò la persona dalla quale in quel periodo stavo apprendendo il lato pratico della mia professione (alla teoria, con parecchie lacune, aveva provveduto l'università): lui si era appena laureato - era il 1943 -  e per qualche mese, da partigiano monarchico, lungo questo sentiero aveva guidato persone in fuga verso la Svizzera (qui "https://staccare.wordpress.com/2013/04/26/il-percorso-dei-partigiani-della-55a-brigata-fratelli-rosselli-da-introbio-a-bondo-novembre-1944/ " la conclusione). Provai a passarci, accompagnato dal mio grosso cane, in una giornata di pioggia/neve, ma non fu una buona idea. Da allora fu solo un rimandare, cambiare programma, dimenticare.
Il "Sentiero dei Carbonai", benché segnalato con tabelle in legno riportanti il numero 21 e antichissimi bolli rossi, è attualmente assai poco percorso, spesso molto inerbato, e i tratti attrezzati con catene sono pericolosi per allentamento degli infissi. C'è inoltre da notare che un vecchio opuscolo escursionistico dell'Azienda di Soggiorno e Turismo di Lecco, pur riportandone a grandi linee una descrizione, ignora totalmente le difficoltà e lo definisce di tipo "E".


Dal parcheggio si torna ad attraversare la galleria dove, sulla sinistra, si trova il frequentatissimo sentiero che porta al Resegone; qualche curva in salita e, in corrispondenza di un breve tratto pianeggiante, si può notare a destra, sul tronco di un faggio, una tavoletta in legno col numero 21. Da qui si intraprende una lunga traversata dove una traccia è quasi sempre visibile, benché coperta da strati di foglie o immersa in erbe alte e folte; si affronta dapprima una ripidissima discesa in una zona con affioramenti di tozze guglie rocciose, poi si procede cercando di evitare i tratti più ripidi, mantenendo comunque sempre una notevole esposizione. Il tratto attrezzato con catene è infido: il passamano è inglobato nell'erba e, vista la lassità, c'è da pensare che alcuni deboli picchetti infissi nel terreno si siano sfilati. Più pericolo che utilità. Procedendo si attraversano quattro canaloni principali, dove la cospicua presenza di detrito suggerisce il rischio di piene in caso di temporali; in ultimo, dove il bosco si spiana un poco, si trova una serie di tronchi abbattuti dal vento, ma ritrovare la traccia dopo gli aggiramenti non è arduo. In modo improvviso e del tutto inaspettato il sentierino termina nella carrareccia sassosa che, dalla Bocca d'Erna, scende in Val Boazzo: una leggiadra indicazione di legno ci dice che per di lì si va alla Forcella di Olino, ma non precisa in alcun modo la situazione e la difficoltà del percorso. Terminate le incertezze, si attraversano in salita i fioritissimi prati delle Baite Ospitale e si raggiungono le case di Erna Borgo (Rifugio Marchett); si prosegue lungo la carrareccia e, dopo il secondo tornante, alla Bocca d'Erna, si trovano le indicazioni per il Passo del Giuff. La mulattiera è quella solita del Giro del Resegone, bella ampia e pulitissima, che attraversa inizialmente quanto rimane delle vecchie piste da sci, poi si immerge in splendide faggete. Oltrepassato il valico, crocevia di sentieri, si volge a sinistra seguendo il percorso della DOL (Dorsale Orobica Lecchese): è un lungo traverso in costante comoda discesa, diviso in due segmenti da una ripida perdita di quota in corrispondenza della radura di un roccolo. Dopodiché non rimane che camminare fino alla Forcella di Olino.


https://www.relive.cc/view/g35516741360
 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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