Montichiari

Oggi sono a Montichiari con Anna per la riunione annuale dell'Associazione dei Corniciai Professionisti. La mattina passa fra corsi di aggiornamento ed incontri, dopo pranzo decidiamo che prima di rientrare a casa faremo una breve visita alla cittadina.
Montichiari ha circa 25000 abitanti e pur trovandosi in pianura è sovrastata dal Colle di San Pancrazio che domina il centro cittadino e su cui sorgono due monumenti: la Pieve omonima, risalente al XII secolo ed uno dei migliori esempi di commistione fra lo stile Romanico lombardo e quello veronese; ed il Castello Bonoris. Quest'ultimo è un ottimo esempio di neogotico valdaostano tardo ottocentesco: dalle linee severe di fortilizio militare medioevale è stato in realtà costruito fra il1891 ed il 1906, su dei preesistenti ruderi, su commissione del conte Gaetano Bonoris (1861 - 1923) per farne la propria residenza. Il Comune di Montichiari lo acquistò nel 1996 ed è circondato da un bel parco da cui si gode un'ottima vista sulla pianura, sui colli bresciani caratterizzati dalle cave di Botticino e sulle Alpi innevate.
Dopo essere saliti al castello ed aver visitato il bel parco ci avviamo verso la chiesa di San Pancrazio che dovrebbe aprire alle 15, arriviamo con un po' di anticipo sull'orario ed abbiamo modo di ammirarne le linee decisamente austere: la facciata sopraelevata è caratterizzata da una scala e da un portone senza decorazioni e rivela l'impianto a tre navate, l'intera muratura dell'edificio è realizzata in pietra di Botticino.
Le uniche aperture sono una bifora con delle colonne binate e due oculi profondamente incassati. Anche le mura laterali hanno aperture decisamente ridotte. La zona absidale è stata con tutta evidenza rimaneggiata: l'abside centrale è caratterizzata da belle decorazioni a motivi geometrici e da faccine. Le absidiole sembrano rifatte in tempi più recenti. Il brutto campanile seicentesco è addossato all'abside centrale. In vari punti si nota l'impiego di pietre iscritte o figurate di epoca anteriore.
Arrivano le 15 ma non si vede ancora nessuno che apra la chiesa, dopo una ventina di minuti telefono al Museo cittadino ma mi dicono che l'apertura è fatta da volontari che forse sono in ritardo...aspettiamo ancora un quarto d'ora ma non vediamo anima viva...peccato, ci sarebbe piaciuto vedere anche l'interno della chiesa anche se, a parziale consolazione, pare che degli affreschi rimang ben poco essendo l'edificio stato usato come ospedale durante la Prima Guerra Mondiale.
Ridiscendiamo alla piazza di Montichiari ed all'auto per ripartire, torneremo probabilmente il prossimo anno per una prossima riunione dell'associazione.