Piz Tri Mt. 2308
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Come capitare nel bel mezzo di un raduno sci alpinistico e arrivare tutti soli e soletti sulla cima del Piz Tri ??
Beh semplice: prendi un inverno scarso di neve che scoraggia gli sci alpinisti e ne invoglia pochi ad iscriversi, prendi due che arrivando sempre da lontano partono tardi e giungono a destinazione quando tutti gli iscritti sono già in discesa per andare a consumare il loro buono pasto a Malonno…..e inconsapevoli lasciano ai due un’ottima traccia e una vetta del Piz Tri tutta per loro…….
E’ accaduto proprio così…. Gli iscritti erano poco più di un centinaio, soprattutto ciaspolatori, ma quasi non li abbiamo visti… l’unico momento di raduno lo abbiamo vissuto alla malga Vent, dove era previsto un ottimo ristoro… ma pochi minuti e poi via verso il Piz Tri , dato che il tempo stringeva…..
Quasi in cima abbiamo incontrato un ragazzo che era la scopa dei ciaspolatori e ci ha avvertito che non c’era più nessuno…neanche il soccorso alpino, gli ULTIMI ….. EVVAI………..
Lungo il percorso erano posizionate tante belle bandierine che ci hanno aiutato nella ricerca del sentiero e hanno agevolato di molto la salita…
Il Piz Tri è super classica invernale della zona.
Saliti in Val Camonica voltiamo per il paese di Malonno proseguendo sulla stretta strada che porta a Loritto .
Continuiamo salendo lungo la strada arrivando poco dopo all’inizio del sentiero che sale al Piz Tri, in località Fletta. Qui ci fermiamo lasciando la macchina ai bordi della strada, già occupata da un bel numero di automobili. …. di quelli che partecipano al raduno sci alpinistico…
Caricati gli zaini in spalla partiamo dando uno sguardo veloce alla palina metallica dei sentieri CAI.
Purtroppo le ciaspole sono attaccate allo zaino fino alla malga delle Muse…..
Con ampi tornanti saliamo la stradina che guadagna i primi metri, seguendo la traccia super battuta che entra nei boschi, passiamo a Malga delle Muse dove finalmente possiamo calzare le ciaspole, sfruttando la poca neve.
Dopo Malga le Muse si entra nel bosco di abeti.
Ogni tanto, se ce ne fosse bisogno, spunta il cartello che indica il verso giusto per il Piz Tri.
Arrivati ad un bivio facciamo un salto verso Malga Vent, attraversiamo il largo pianoro e in leggera discesa ci dirigiamo verso le baite di Malga Vent… e qui musica e raduno….!!!! …..ma ci tratteniamo giusto il tempo di capire la direzione da prendere.
Riprendiamo la traccia di salita, che con un breve strappo porta a dei pianori, qui ancora lontano, appare la cupola del Piz Tri.
Continuiamo a salire seguendo la traccia che passa sopra un pianoro, molto probabilmente una torbiera.
Seguiamo la traccia che punta dritto verso i pendii finali del Piz Tri.
Ci dirigiamo sui pianori che portano sotto la pala finale, la traccia punta poi verso il crestone di sinistra.
Pian piano la traccia aggira il versante portandosi sotto gli spelacchiati pendii finali, proseguiamo con vari zig zag fin poco sotto la cima.
Finalmente arriviamo alla croce posta in cresta del Piz Tri.
La giornata è un po’ nuvolosa e questo non ci permette di godere appieno della vista e del panorama da urlo, che altrimenti si vedrebbe nelle giornate più limpide….intravedo per un attimo il gruppo del Bernina, mentre le cime del parco nazionale dello Stelvio e dell’Adamello sono coperte…ma ecco la Concarena e il Cimone della Bagozza…..
Facciamo una bella pausa pranzo di oltre un’ora e prima di ripartire l’immancabile foto di vetta alla croce del Piz Tri.
Oggi per una volta ce la prendiamo comoda perché non avremo il viaggio di ritorno in giornata…….
Nadia e Graziano
Beh semplice: prendi un inverno scarso di neve che scoraggia gli sci alpinisti e ne invoglia pochi ad iscriversi, prendi due che arrivando sempre da lontano partono tardi e giungono a destinazione quando tutti gli iscritti sono già in discesa per andare a consumare il loro buono pasto a Malonno…..e inconsapevoli lasciano ai due un’ottima traccia e una vetta del Piz Tri tutta per loro…….
E’ accaduto proprio così…. Gli iscritti erano poco più di un centinaio, soprattutto ciaspolatori, ma quasi non li abbiamo visti… l’unico momento di raduno lo abbiamo vissuto alla malga Vent, dove era previsto un ottimo ristoro… ma pochi minuti e poi via verso il Piz Tri , dato che il tempo stringeva…..
Quasi in cima abbiamo incontrato un ragazzo che era la scopa dei ciaspolatori e ci ha avvertito che non c’era più nessuno…neanche il soccorso alpino, gli ULTIMI ….. EVVAI………..
Lungo il percorso erano posizionate tante belle bandierine che ci hanno aiutato nella ricerca del sentiero e hanno agevolato di molto la salita…
Il Piz Tri è super classica invernale della zona.
Saliti in Val Camonica voltiamo per il paese di Malonno proseguendo sulla stretta strada che porta a Loritto .
Continuiamo salendo lungo la strada arrivando poco dopo all’inizio del sentiero che sale al Piz Tri, in località Fletta. Qui ci fermiamo lasciando la macchina ai bordi della strada, già occupata da un bel numero di automobili. …. di quelli che partecipano al raduno sci alpinistico…
Caricati gli zaini in spalla partiamo dando uno sguardo veloce alla palina metallica dei sentieri CAI.
Purtroppo le ciaspole sono attaccate allo zaino fino alla malga delle Muse…..
Con ampi tornanti saliamo la stradina che guadagna i primi metri, seguendo la traccia super battuta che entra nei boschi, passiamo a Malga delle Muse dove finalmente possiamo calzare le ciaspole, sfruttando la poca neve.
Dopo Malga le Muse si entra nel bosco di abeti.
Ogni tanto, se ce ne fosse bisogno, spunta il cartello che indica il verso giusto per il Piz Tri.
Arrivati ad un bivio facciamo un salto verso Malga Vent, attraversiamo il largo pianoro e in leggera discesa ci dirigiamo verso le baite di Malga Vent… e qui musica e raduno….!!!! …..ma ci tratteniamo giusto il tempo di capire la direzione da prendere.
Riprendiamo la traccia di salita, che con un breve strappo porta a dei pianori, qui ancora lontano, appare la cupola del Piz Tri.
Continuiamo a salire seguendo la traccia che passa sopra un pianoro, molto probabilmente una torbiera.
Seguiamo la traccia che punta dritto verso i pendii finali del Piz Tri.
Ci dirigiamo sui pianori che portano sotto la pala finale, la traccia punta poi verso il crestone di sinistra.
Pian piano la traccia aggira il versante portandosi sotto gli spelacchiati pendii finali, proseguiamo con vari zig zag fin poco sotto la cima.
Finalmente arriviamo alla croce posta in cresta del Piz Tri.
La giornata è un po’ nuvolosa e questo non ci permette di godere appieno della vista e del panorama da urlo, che altrimenti si vedrebbe nelle giornate più limpide….intravedo per un attimo il gruppo del Bernina, mentre le cime del parco nazionale dello Stelvio e dell’Adamello sono coperte…ma ecco la Concarena e il Cimone della Bagozza…..
Facciamo una bella pausa pranzo di oltre un’ora e prima di ripartire l’immancabile foto di vetta alla croce del Piz Tri.
Oggi per una volta ce la prendiamo comoda perché non avremo il viaggio di ritorno in giornata…….
Nadia e Graziano
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