Pizzo dell’Uomo, anticima N (2585 m) - Skitour
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Per la dodicesima volta al Pizzo dell’Uomo: una cima esteticamente perfetta, che offre un’entusiasmante discesa nel ripido canalone (34°) sopra l’Alpe Croce.
Inizio dell’escursione: ore 8:45
Fine dell’escursione: ore 12:00
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1021 hPa
Temperatura alla partenza: 5°C
Temperatura al rientro: 11,5°C
Velocità media del vento: 15 km/h
Sorgere del sole: 7.06
Tramonto del sole: 18:08
È una giornata incantevole, l’ultima di una lunga serie, prima dell’arrivo delle perturbazioni. Non mi lascio sfuggire l’occasione per l’annuale salita a questa vetta che non mi stanca mai, tanto è variato e bello il percorso.
Arrivo al Passo del Lucomagno alle 8:30, al sorgere del sole sul piazzale dell’ospizio, ancora chiuso per la stagione invernale. Non mi sfugge la novità rispetto all’anno scorso; una colonna di ricarica per le batterie delle e-bike. Spero di poterla sfruttare nei prossimi mesi.
Ci sono altri sciatori in partenza, che non incontrerò più se non a mezzogiorno, al rientro.
Calzo gli sci già al margine del piazzale, quindi seguo la strada costiera fino alla famosa baracca di legno quotata 1923 m. Sono le 8:52, inizia la salita, su neve compatta, in direzione dell’antenna ubicata a 2240 m. Le pelli, finora, fanno buona presa, la progressione è regolare: non devo sollecitare eccessivamente i muscoli delle braccia. Come quasi sempre, su questo versante spira il vento da nord, oggi decisamente mite.
Alla Costa del Scai (2285 m), il panorama si apre sull’incantevole pala sommitale: è una visione paradisiaca che condivido con gli ex colleghi in pausa caffè, tramite MMS. Anche sull’altopiano la neve è compatta: posso continuare in linea retta verso la meta.
Pizzo dell'Uomo - Anticima Nord (2585 m)
Alla base della rampa terminale monto i coltelli. Non l’ho mai trovata così gelata. Per mia fortuna la traccia, ancorché ghiacciata, è discretamente incisa: in soli 12 minuti la risalgo, è il record personale. Dopo due ore dalla partenza dal Passo del Lucomagno posso affermare: Pizzo dell’Uomo (2585 m) geschafft!
Mi basta un quarto d’ora di sosta per dissetarmi, per scattare alcune foto e per cambiare l’assetto.
Affronto i primi metri di discesa con molta circospezione, calandomi in scivolata di fianco, quindi prendo confidenza e comincio a curvare senza problemi, grazie anche alle lamine affilate da pochi giorni. Viste le ottime condizioni di visibilità e il moderato pericolo di valanghe, decido di continuare la discesa lungo il ripido canalone (34°) in direzione dell’Alpe Croce. È un vero piacere, in un ambiente fantastico, oggi per niente pericoloso. Raggiunta la prima baita dell’alpe mi concedo una bella pausa per mettere qualche cosa sotto i denti e per godermi il tiepido sole, al riparo dal vento. Gli ultimi 600 m per arrivare al Passo, poco più che pianeggianti, mi offrono dei bellissimi scorci sul versante occidentale dello Scopi (3190 m).
Di nuovo all’anticima del Pizzo dell’Uomo, con rinnovato entusiasmo, per una salita veloce e sempre piacevole, favorita dalle ottime condizioni meteo. Lungo i 7,7 km del percorso non ho incontrato anima viva.
Tempo di salita: 2 h
Tempo totale: 3 h 15 min
Dislivello in salita: 696 m
Sviluppo complessivo: 7,7 km
Difficoltà: PD (fianco sommitale, 32°)
Coordinate Pizzo dell’Uomo, Anticima Nord: 702ˈ820 / 156ˈ166
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
SLF: debole / moderato
Libro di vetta: no
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